La dieta Dukan è salutare?

5 Dicembre 2017 di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Cos’è?

La dieta Dukan è una dieta iperproteica a base di carne magra (con esclusione della carne di maiale), pesce e uova, ipocalorica e priva di carboidrati. È stata lanciata nel 2000 dal medico francese Pierre Dukan, da cui ha preso il nome, ma ha iniziato ad avere successo nel 2009.

Questa dieta è divisa in quattro fasi principali:

    • la fase di attacco (3-7 giorni), in cui si possono mangiare solo proteine pure;
    • la fase di crociera (una settimana per ogni chilo da perdere), in cui si possono reintrodurre le verdure a basso tenore di zuccheri;
    • la fase di consolidamento (10 giorni per ogni chilo perso), in cui si possono reintrodurre la frutta, i legumi e ogni tanto i carboidrati;
    • la fase di stabilizzazione, in cui si tenta di mantenere il peso forma raggiunto mangiando solo proteine almeno una volta a settimana.

Per cosa è prescritta?

La dieta Dukan viene prescritta per dimagrire velocemente poiché, secondo i suoi sostenitori, permette di perdere parecchi chili in pochi giorni [1].

È vero che funziona?

La dieta dukan fa dimagrireLe diete iperproteiche, tra cui la dieta Dukan, fanno perdere peso molto rapidamente, ma secondo una ricerca francese che ha seguito per almeno due anni 4761 persone che hanno volontariamente partecipato all’inchiesta in circa 3 casi su 4 i chili perduti sono recuperati [2].

Per quanto, dunque, la perdita di peso sia notevole, è quasi sempre a breve termine: pochi riescono a mantenere il peso ottenuto, determinando il cosiddetto “effetto yo-yo” delle diete ipocaloriche. Inoltre, nel 60% dei casi nella persona che ha seguito la dieta si innesca un meccanismo di colpevolizzazione per non aver saputo ottenere benefici dal regime dietetico.
Nonostante la dieta Dukan accompagni le indicazioni riguardanti gli alimenti con la raccomandazione di attività fisica, nessuna dieta può garantire un dimagrimento qualitativamente soddisfacente senza un vero e costante incremento dell’attività muscolare [3].

Ma è vero che può essere pericolosa?

Secondo molti medici, la dieta Dukan è sbilanciata e quindi pericolosa, soprattutto per le donne in gravidanza, per chi soffre di ipertensione o di malattie cardiovascolari o di problemi renali. Introdurre un’eccessiva quantità di proteine, infatti, significa accumulare nell’organismo delle sostanze nocive che vengono prodotte per bruciare i grassi del corpo e ricavarne energia.

Cosa posso mangiare con la dieta iperproteicaEd è proprio su questo meccanismo che punta la dieta Dukan: il corpo, con un introito molto ridotto di carboidrati, brucia i grassi con il rischio di affaticare i reni e il fegato. Occorre poi tenere conto dei rischi connessi alla dimostrata correlazione tra un’eccessiva assunzione di carne e l’aumento del rischio di cancro al colon retto. Uno studio condotto da ricercatori di diverse città del mondo su una popolazione di oltre 40.000 donne svedesi e pubblicato su una rivista specializzata molto importante, The BMJ, ha mostrato che una riduzione di 20 grammi nell’apporto giornaliero di carboidrati e un aumento di 5 grammi nell’apporto giornaliero di proteine sono significativamente associate a un aumento del 5% del rischio di malattia cardiovascolare [4].

Infine, una dieta povera di frutta e di verdure può causare stitichezza, oltre a essere controindicata considerando che i vegetali avranno un ruolo sempre più importante nella dieta delle popolazioni sedentarie e propense al consumo di cibi industriali [3].

Cosa dicono le Società scientifiche?

Giacinto Miggiano, Direttore del Centro Nutrizione Umana della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica di Roma e Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Dietetica del Policlinico “A. Gemelli” di Roma, spiega: “La difficoltà nel perdere peso non è tanto nel trovare uno o più alimenti da limitare, quanto piuttosto nel mantenere queste limitazioni a lungo termine. Difatti, il più della metà delle persone interrompe la dieta entro due mesi dal suo inizio e questo è dovuto, tra l’altro, alla lentezza dei risultati che contrasta con ciò che si immaginava essere un cambiamento rapido e facile in quanto osservano come, ogni giorno che passa, la loro perdita di peso rallenta a causa, principalmente, della decelerazione del loro metabolismo basale”.

Autore Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Rebecca De Fiore ha conseguito un master in Giornalismo presso la Scuola Holden di Torino. Dal 2017 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per riviste online e cartacee di informazione scientifica. Fa parte della redazione del progetto Forward sull’innovazione in sanità e collabora ad alcuni dei progetti istituzionali con il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio.
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