Prendere integratori di vitamina B tiene lontane le zanzare?

27 Marzo 2024 di Roberta Villa

Disponiamo di molti strumenti per proteggerci dalle zanzare, anche senza lampade o trappole elettriche. Si possono evitare le fastidiose punture con abiti lunghi e zanzariere, oppure attraverso repellenti, che in genere contengono una sostanza, dietiltoluamide (DEET), considerata efficace e sicura [1]: possono essere spruzzati sulla pelle come spray, rilasciati nell’aria da zampironi e fornelletti elettrici o addirittura usati per impregnarci i vestiti. In alternativa, possiamo utilizzare sostanze naturali come i derivati della citronella, la cui efficacia tuttavia sembra essere inferiore e di più breve durata [2,3]. Attenzione, poi, alla citronella, perché non tutti i prodotti sono innocui, come spiegavamo nella scheda “Le zanzare pungono chi ha il sangue dolce?”.

Nulla di ciò che prendiamo per bocca, a oggi, sembra in grado di allontanare questi insetti o fare sì che non ci pungano.

Dottore, ma è vero che le zanzare sono sensibili al nostro odore?

L’efficacia dei repellenti deriva dalla sensibilità di questi insetti agli odori. Le zanzare sono inizialmente attratte dalle nostre emissioni di anidride carbonica, poi probabilmente dal calore, ma a confermare loro la presenza di sangue è l’odore della pelle, determinato da oltre 400 sostanze prodotte dai batteri che vivono sulla superficie cutanea ed emanate col sudore [4].

La variabilità di questa miscela spiega perché alcune persone sono tormentate dalle zanzare, mentre altre le scampano, talvolta cambiando in diverse fasi della vita: ci sono infatti caratteristiche genetiche (per esempio un gruppo sanguigno di tipo 0), ma anche fattori ambientali o circostanze transitorie (come avere alte concentrazioni di acido lattico nel sudore, essere in gravidanza o aver bevuto birra) che qualche studio ha suggerito possano rendere più suscettibili alle punture, mentre altre (per esempio l’uso di deodoranti) potrebbero risultare protettive [5,6,7,8,9].

La maggior parte di queste ricerche, tuttavia, non è molto convincente dal punto di vista scientifico e, soprattutto, si riferisce di volta in volta a una sola specie di zanzara, senza che i singoli risultati si possano estendere direttamente ad altre [10].

Dottore, come è nata questa credenza?

La tradizione popolare vuole che mangiare aglio allontani le zanzare (oltre che i vampiri) perché il suo olezzo si trasmette dalla pelle [11]; la versione più moderna di questa falsa credenza è che questo ruolo possa essere svolto dalla vitamina B1, o tiamina. Ma è proprio così? Purtroppo, oggi sappiamo che no, non può bastare un supplemento assunto all’inizio della primavera per tenere alla larga le zanzare [12].

Come per la maggior parte degli elementi e per tutte le vitamine solubili in acqua, l’organismo ne regola con precisione il contenuto, eliminando con le urine tutta la vitamina B1 assunta in eccesso, senza permettere che si accumuli nell’organismo. La sostanza inoltre non viene degradata dalle cellule né risulta che abbia alcun effetto sulla pelle. La assumiamo di norma con gli alimenti, e non c’è nessun indizio che chi consuma più cereali integrali, pollame o uova sia protetto dalle zanzare. Le quali zanzare hanno poi a loro volta necessità di questa sostanza, per cui è abbastanza inverosimile che la rifuggano.

Eppure, nel 2020, in Australia, più di un farmacista su quattro era ancora convinto dell’utilità di questi prodotti come antizanzare, tanto da raccomandare questa profilassi ai viaggiatori in zone a rischio [13] e ancora oggi molti siti – anche italiani – continuano a promuoverla come efficace.

In realtà, le prove scientifiche vanno in senso contrario, mentre a sostenerne l’utilità sono solo testimonianze aneddotiche. Quelle delle dieci persone che nel 1943 ricevettero dal pediatra statunitense W. Ray Shannon il prodotto, sintetizzato pochi anni prima, e che riferirono sembrasse funzionare. La smentita arrivò subito l’anno successivo da uno studio della Marina americana statunitense, per cui la prevenzione delle malattie portate dalle zanzare avrebbe potuto essere un’arma strategica importante nella guerra mondiale allora in corso [14].

Negativi furono anche i risultati di molti altri studi, fino a che la Food and Drug Administration sancì l’infondatezza di questo approccio, così come di tutti i prodotti presi per bocca con l’obiettivo di proteggersi dalle zanzare. Chiunque apporti questa indicazione sull’etichetta, quindi, negli Stati Uniti commette una frode [15,16,17].

Dottore, perché questi supplementi possono essere pericolosi?

Affidarsi a un integratore per proteggersi dalle zanzare può essere molto pericoloso, soprattutto se si viaggia in Paesi dove la puntura di questi insetti può portare malaria o altre malattie. La falsa sicurezza conferita dal supplemento potrebbe far trascurare altre cautele di maggiore efficacia, come repellenti esterni o zanzariere. Tuttavia, l’evenienza di ammalarsi per una puntura di zanzare si è fatta negli ultimi anni meno remota anche in Italia.

Dopo l’eradicazione della malaria – che in Italia a fine Ottocento ancora provocava circa due milioni di casi clinici e 20.000 vittime ogni anno – per quasi cinquant’anni, alle nostre latitudini, le zanzare hanno rappresentato soltanto un fastidio capace di disturbare il sonno o di rovinare il piacere di stare all’aperto nelle sere di estate, e le malattie trasmesse da questo insetto sono state confinate nell’ambito della medicina tropicale [19].

Oggi, tuttavia, l’aumento degli spostamenti di merci e persone ha facilitato il trasporto in tutto il mondo di questi insetti e delle loro uova, mentre i cambiamenti climatici stanno creando anche in zone prima temperate condizioni più favorevoli alla vita di zanzare capaci di trasmettere virus patogeni per gli esseri umani. In Italia, da trent’anni ormai, si è stabilita la “zanzara tigre” Aedes albopticus, che può fare da vettore al virus della Dengue – che nel 2023 ha infettato in Italia un’ottantina di persone – a zika e a chikungunya, i cui casi registrati nello stesso periodo erano però tutti provenienti da viaggi all’estero [19,20].

Un’altra minaccia tutt’altro che rara in Italia è il virus del Nilo occidentale, trasportato più spesso da zanzare di specie Culex: degli oltre 300 casi riportati dal bollettino della sorveglianza a fine ottobre 2023, solo erano due provenienti dall’estero [21]. Meglio non cercare di proteggersi usando integratori vitaminici.

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Autore Roberta Villa

Giornalista pubblicista laureata in medicina, Roberta Villa ha collaborato per più di vent’anni con le pagine di Salute del Corriere della Sera e con molte altre testate cartacee e online, italiane e internazionali. Negli ultimi anni ha approfondito il tema delle vaccinazioni, soprattutto per quanto riguarda il ruolo della comunicazione, anche in risposta a bufale e fake news. Sul tema della comunicazione della scienza è attualmente impegnata nel progetto europeo QUEST come research fellow dell’Università di Ca’Foscari a Venezia. Insieme ad Antonino Michienzi è autrice dell’e-book “Acqua sporca” (2014), un’inchiesta sul caso Stamina disponibile gratuitamente online. Ha scritto “Vaccini. Il diritto di non avere paura” (2017), distribuito in una prima edizione con il Corriere della Sera e in una seconda (2019) per il Pensiero scientifico editore. È molto attiva sui social network (Youtube, Instagram, Facebook) su cui sta sperimentando un approccio semplice e confidenziale alla divulgazione.
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