Le bevande energetiche fanno male?

29 Marzo 2024 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Etichette colorate e slogan che promettono carica per corpo e mente: è questo l’aspetto degli energy drink, bevande da anni popolari soprattutto fra i più giovani. La loro commercializzazione è aggressiva e si diffonde soprattutto in contesti frequentati da adolescenti, come concerti ed eventi sportivi, oltre che online, con pubblicità in giochi e app.

Sulle lattine che li contengono si può leggere: elevato tenore di caffeina, non raccomandato per i bambini, consumare moderatamente. Perché? Sebbene non alcoliche, le bevande energetiche vanno davvero consumate con molta moderazione, soprattutto perché sono ricche di caffeina (e di zuccheri). Il consumo di dosi eccessive di sostanze stimolanti non aiuta la concentrazione né le prestazioni sportive: è invece nocivo per la salute.

Dottore, cosa contiene una bevanda energetica e quali sono gli effetti?

Gli ingredienti principali, oltre all’acqua, sono zuccheri e altri additivi, vitamine, taurina e caffeina. Possono essere presenti anche altre sostanze stimolanti o eccitanti come il ginseng e il guaranà. Sono ingredienti di per sé non nocivi, anzi spesso consumati per ravvivare le energie mentali o combattere la sonnolenza e la fatica fisica. Occorre però conoscere i limiti del dosaggio oltre il quale possono diventare pericolosi.

La taurina è un amminoacido presente nell’organismo; quando viene introdotta negli alimenti dà un effetto stimolante per fisico e mente, dando la sensazione di poter sopportare la fatica. Esiste una dose massima consigliata (1000 mg al giorno) oltre la quale possono insorgere effetti indesiderati.

La caffeina è l’altro elemento fondamentale in queste bibite. Una lattina (250 millilitri) della bevanda energetica più nota contiene 80 milligrammi di caffeina, cioè come una tazzina di espresso del bar o poco più di una tazza di tè nero [1].

In particolare, la caffeina interagisce con alcune molecole del sistema nervoso, cardiovascolare ed endocrino. La carica di energia è determinata dalla produzione di due ormoni, adrenalina e noradrenalina, che aumentano il metabolismo, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa [2].

Quali sono i rischi per la salute?

Se aumentano la capacità di concentrarsi e la resistenza al sonno, aumenta spesso anche l’eccitabilità. Gli effetti indesiderati più immediati della caffeina sono noti: insonnia, agitazione, irrequietezza, talvolta ansia. Le eventuali ripercussioni sul sistema cardiocircolatorio possono essere più gravi: oltre all’aumento della pressione arteriosa, si rischiano aritmia (battito cardiaco irregolare) e tachicardia (battito accelerato).

La combinazione di sostanze eccitanti con gli zuccheri presenti in queste bevande è particolarmente rischiosa per chi soffre di diabete. Bere frequentemente sostanze zuccherate ha un impatto negativo sul controllo del peso, sulla salute dei denti e, nei casi più gravi e legati a un consumo abituale, può contribuire allo sviluppo di diabete di tipo 2.

I rischi aumentano, infatti, se il consumo di energy drink diventa un’abitudine e quando, oltre a queste bevande, si aggiungono caffè, tè o altre bibite contenenti caffeina, taurina, guaranà. In questi casi le conseguenze sono anche psicologiche e comportamentali e possono manifestarsi ansia, sbalzi d’umore, insonnia, depressione [3].

Dottore, allora quanta caffeina si può assumere?

L’effetto della caffeina non è uguale per chiunque, dipende dall’età e dalle condizioni di salute. Per gli adulti, tre o quattro tazzine di caffè al giorno (cioè 400 milligrammi di caffeina) non comportano danni. Occorre ricordare che anche il caffè decaffeinato contiene una piccola parte di caffeina: da 1 a 3 milligrammi per tazzina, contro la dose di 60-80 milligrammi dell’espresso, i 120 della moka e i 95-200 dell’americano [2].

In Europa, secondo l’EFSA (Autorità per la sicurezza alimentare), gli adulti consumano al massimo 300 milligrammi di caffeina; ma, poiché questa sostanza è contenuta anche nel cioccolato o nella versione classica della coca cola, si registra un consumo anche tra i bimbi con più di 12 mesi di età [4]. Bambini e adolescenti dovrebbero invece astenersi. Le donne in gravidanza o che allattano possono consumare fino a 200 mg al giorno, dose che non crea problemi al feto [1,5]. L’assunzione di caffeina è sconsigliata a soggetti con patologie cardiache e renali [1,2].

Anche i più giovani rischiano problemi cardiaci o neurologici?

L’associazione tra consumo di bevande energetiche e rischi per la salute nei bambini e negli adolescenti è sempre più evidente. Proprio ai più giovani sono indirizzati i messaggi pubblicitari degli energy drink, presenti in eventi dal vivo e in ambiti online.

Per coloro che ne fanno uso (anche moderato), gli effetti psicofisici sono molti e importanti: intossicazione da caffeina, disturbi del sonno, comportamenti iperattivi. A questi, a lungo termine, si aggiungono i rischi correlati all’eccesso di zucchero.

Una fra le più recenti revisioni sul tema ha considerato 410 studi con partecipanti tra gli 11 e i 18 anni in Nord America ed Europa. I risultati evidenziano come siano più i giovani maschi rispetto alle femmine a consumare bevande energetiche e che la maggior parte degli affezionati agli energy drink conduca uno stile di vita sedentario. I risultati hanno confermato i rischi di cui abbiamo parlato, senza però rilevare benefici o vantaggi importanti per i ragazzi impegnati nello sport [6].

Dottore, ho letto che gli energy drink possono attenuare gli effetti di una ubriacatura…

Diversi studi, in passato, avevano ipotizzato che l’azione stimolante delle bevande energetiche potesse mascherare la sensazione di essere ubriachi, con la conseguenza di un consumo più irresponsabile di alcolici. Oggi sappiamo che non è così: la caffeina non ha alcun effetto sul metabolismo dell’alcol e non dà la sensazione di essere sobri [4].

Ci sono alternative salutari per avere energia fisica e mentale?

Intanto occorre sapere che l’effetto stimolante delle bevande energetiche, così come quello del caffè, è temporaneo [6]. Se sentiamo che la caffeina ci provoca una sferzata di energia, sicuramente un espresso o un tè sono più salutari: si evita così l’eccesso di zuccheri e additivi degli energy drink.

Quando siamo impegnati in attività fisica intensa, bere tanta acqua aiuta a ridurre la sensazione di fatica, evitando la disidratazione. Per sentirci energici, infine, è necessario soprattutto dormire bene e seguire una dieta sana [1].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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