Iniziamo subito dicendo che avere un figlio se si è malati di sclerosi multipla è possibile, perché la fertilità non è compromessa dalla malattia. La decisione di intraprendere una gravidanza, però, necessita della preliminare consultazione dello specialista neurologo di riferimento, per un’attenta valutazione della malattia e del suo trattamento.
Ma andiamo per ordine.
Dottore, cos’è la sclerosi multipla?
La sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa autoimmune – si chiamano così quelle malattie in cui il sistema immunitario attacca i tessuti del corpo – che colpisce il sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale).
È caratterizzata dalla così detta “demielinizzazione”, ovvero la scomparsa o il danneggiamento della mielina, sostanza che riveste e isola le fibre nervose del sistema nervoso centrale.
La mielina consente la trasmissione degli impulsi nervosi dal cervello in tutto il corpo, trasmissione che permette, tra le altre cose, di eseguire ad esempio movimenti in modo rapido e coordinato.
Dottore, cosa succede quando ci si ammala di sclerosi multipla?
Quando ci si ammala di sclerosi multipla, il sistema immunitario attacca la guaina mielinica danneggiandola e creando le così dette “placche” o “lesioni”.
Le fibre nervose in cui la mielina è danneggiata diventano quindi meno capaci di inviare correttamente gli impulsi nervosi: se a danneggiarsi sono le fibre nervose che trasmettono le informazioni sensoriali si avranno sintomi sensoriali (ad esempio, formicolii, sensazione di bruciore, sensibilità ridotta o accentuata o alterata al tatto, al calore o al freddo); se invece a danneggiarsi sono le fibre nervose che trasmettono le informazioni ai muscoli si avranno sintomi di tipo motorio (spasticità, riduzione della forza, alterazioni dell’equilibrio e della coordinazione).
Inoltre possono manifestarsi disturbi visivi (ad esempio, la visione doppia o diplopia, o il nistagmo, cioè il movimento involontario dei globi oculari). Possono inoltre manifestarsi, specie nelle fasi più avanzate della malattia, sintomi cognitivi (ad esempio, disturbi della memoria e dell’attenzione). Le cure attualmente disponibili possono rallentare, ma non interrompere, il deterioramento del decorso clinico.
È vero che le donne si ammalano più frequentemente degli uomini?
Sì, la sclerosi multipla è più frequente nelle donne rispetto agli uomini [1,2] ed esordisce molto spesso nella giovane età adulta: per questo motivo, una diagnosi di sclerosi multipla porta con sé una serie di dubbi, tra cui quello sulla possibilità e opportunità di avere figli.
La sclerosi multipla incide sulla fertilità?
Le evidenze disponibili non permettono di stabilire con certezza quali siano gli effetti della sclerosi multipla sulla fertilità, che comunque non è compromessa. La comunità scientifica concorda invece sulla necessità che le donne con sclerosi multipla che intendano intraprendere una gravidanza ne debbano discutere con il proprio neurologo di riferimento prima di provare a concepire [3].
Questo perché la gravidanza, pur non aumentando il rischio di peggioramento della disabilità a lungo termine, può incidere temporaneamente sull’andamento della malattia: sono note, infatti, le sue implicazioni sul rischio di ricadute di malattia, che diminuiscono durante la gravidanza per poi aumentare nel periodo immediatamente successivo al parto [4,5].
Pertanto, la decisione di avere un figlio, sebbene possibile, come dicevamo necessita della preliminare consultazione dello specialista neurologo di riferimento per una attenta valutazione della malattia e del suo trattamento.
Se decido di avere un figlio, che probabilità ci sono che si ammali anche lui di sclerosi multipla?
Le evidenze disponibili a oggi [6] non permettono di definire la sclerosi multipla come malattia ereditaria in senso stretto. Piuttosto è definita come una malattia multifattoriale: diversi fattori (tra cui quelli genetici, ambientali e infettivi) possono contribuire in varia misura alla sua insorgenza.
C’è quindi una suscettibilità genetica alla sclerosi multipla che comporta un maggior rischio di ammalarsi – gran parte di questa ereditabilità è oggi nota ed è dovuta quasi interamente ai geni che influenzano la risposta immunitaria [7] – ma è necessario che a questa si associno altri fattori di rischio noti per causare l’insorgenza di malattia [8].
Argomenti correlati:
GravidanzaMedicinaSclerosi multipla