Posso usare il saturimetro per collaborare col mio medico?

26 Aprile 2021 di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Abbiamo imparato a conoscere il saturimetro con la scheda “Per sapere se ho la Covid-19 posso misurare l’ossigenazione del sangue con una app?”, pubblicata sul nostro sito nel giugno 2020. In sintesi, è uno strumento facilissimo da usare che serve a misurare la quantità di ossigeno che si ha nel sangue. È utile, quindi, per valutare il grado di funzionalità respiratoria di un individuo. Da sottolineare, però, che è uno strumento da considerare essenziale solo “nei pazienti sintomatici con Covid-19 e fattori di rischio per la progressione a malattia grave che non sono ricoverati in ospedale” [1].

Dall’inizio della pandemia, informazioni e conoscenze sui modi per usare il saturimetro sono aumentate e si sono perfezionate, adattandosi ai problemi specifici vissuti dalle persone contagiate da SARS-CoV-2. Anche da parte delle istituzioni sanitarie l’attenzione è crescente: una specie di linee guida pubblicate nel gennaio 2021 dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) [1] includono una raccomandazione provvisoria per “l’uso del monitoraggio del saturimetro a casa come parte di un pacchetto di cure, compresa la formazione del paziente e un follow-up appropriato.” Insomma, è un vero e proprio strumento di cura del malato.

Qual è il livello normale di saturazione?

Posso usare il saturimetro per collaborare col mio medico? - Saturimetro da ditoL’intervallo normale di saturazione dell’ossigeno è del 94-98% a riposo nei pazienti senza malattia polmonare cronica. Se nel display compare la cifra 92% o un valore inferiore, potremmo essere di fronte a un segnale di allarme, potenzialmente distintivo di una forma grave di Covid-19 acuto, per il quale il medico di medicina generale potrebbe richiedere un invio urgente all’ospedale [3]. La panoramica proposta di recente dalla rivista ufficiale dei medici britannici (Il BMJ – British Medical Journal) spiega che “una lettura del 93-94% può indicare una malattia moderata”. In questo caso, quindi, è fondamentale una valutazione tempestiva, chiamando il medico e stabilendo la necessità o meno di un ricovero in ospedale. È molto importante tenere d’occhio la tendenza di più valori riscontrati a distanza regolare nel tempo: valori progressivamente in calo sono più preoccupanti di valori bassi ma stabili. In generale, però, tutte le raccomandazioni sottolineano che la lettura del saturimetro fa parte di una valutazione del paziente più ampia.

Va considerato che anche le linee guida del Ministero della Salute (dicembre 2020) raccomandano l’uso del saturimetro, e a seconda dei valori registrati “qualora venga esclusa la necessità di ospedalizzazione, potrà essere attivata, con tutte le valutazioni prudenziali di fattibilità del caso, la fornitura di ossigenoterapia domiciliare” [4].

Dottore, i valori possono essere misurati a tutte le ore della giornata?

Una diminuzione dei valori letti sul saturimetro durante la notte può essere normale, se la desaturazione non va oltre il 3%. Ciò può essere dovuto alla variazione della profondità della respirazione durante il sonno [5]. Desaturazioni più prolungate o frequenti possono indicare apnea ostruttiva del sonno, ma in casi del genere è sempre opportuno rivolgersi al proprio medico. Questa è una delle raccomandazioni principali: evitare il fai-da-te su questioni importanti che riguardano la salute. Ma non è la sola cosa da tenere a mente.

Quale sarebbe un’altra cosa importante da ricordare sul saturimetro?

Posso usare il saturimetro per collaborare col mio medico? - Saturimetro da ditoC’è il rischio che l’uso di un saturimetro domestico possa peggiorare lo stato d’ansia della persona malata e dei familiari. In realtà, è un rischio più ipotetico che reale: è forse più frequente che i pazienti e i parenti siano rassicurati dalla possibilità di tenere sotto controllo lo stato di salute. A ogni modo, se i pazienti avessero la sensazione che il monitoraggio della saturazione peggiora la loro ansia, non dovrebbero farlo [6].

La rilevazione della saturazione deve rientrare in un insieme di attività con le quali il medico di medicina generale deve controllare la situazione del paziente. In alcuni contesti – e soprattutto dove questo è possibile, sia per le competenze del malato, sia per la presenza di dispositivi e di connessione – il monitoraggio da parte del medico curante è messo in atto grazie a strumenti informatici. In questo modo, il medico può più facilmente vigilare sullo stato del paziente, sul suo stato nutrizionale, sulle condizioni familiari e sociali (come ad esempio l’assistenza da parte di familiari, beninteso con ogni precauzione e con le adeguate protezioni).

Perché, dunque, il saturimetro è così importante?

Tra le cose che abbiamo imparato in questo drammatico anno di pandemia c’è l’importanza del rilevamento accurato della saturazione di ossigeno e dell’intervento tempestivo per correggere la carenza di ossigeno nel sangue (ipossia). Il monitoraggio domiciliare con il saturimetro, guidato e supportato dal medico curante, potrebbe potenzialmente salvare molte vite consentendo l’identificazione precoce dei pazienti che necessitano di ricovero, preservando anche i letti ospedalieri e riducendo il rischio di infezione nosocomiale [3].

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Autore Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Rebecca De Fiore ha conseguito un master in Giornalismo presso la Scuola Holden di Torino. Dal 2017 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per riviste online e cartacee di informazione scientifica. Fa parte della redazione del progetto Forward sull’innovazione in sanità e collabora ad alcuni dei progetti istituzionali con il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio.
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