Con la Circolare dell’11 luglio 2022 il Ministero della Salute ha esteso la fascia di popolazione che può ricevere la seconda dose di richiamo del vaccino contro Covid-19, raccomandandola anche alle persone con più di 60 anni, agli ospiti dei presidi residenziali per anziani e alle persone fragili con più di 12 anni [1]. Qualche giorno prima, infatti, Il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) e l’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) – anche a causa dell’aumento dei casi – avevano raccomandato di estendere la seconda dose di richiamo, perché risultata efficace nel ridurre malattia grave, ospedalizzazione e morte [2].
La seconda dose di richiamo del vaccino era disponibile già da metà aprile per le persone con più di 80 anni o con più di 60 anni e particolari problemi di salute, tali da rendere necessarie maggiori precauzioni per ridurre i rischi di ammalarsi [3].
Dottore, chi può sottoporsi alla “quarta dose”, cioè alla seconda dose di richiamo?
Può sottoporsi alla seconda dose di richiamo tutta la popolazione over 60 (circa 13 milioni di italiani) e i soggetti fragili di età superiore ai 12 anni per i quali siano trascorsi almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo (la cosiddetta terza dose) o dall’ultima infezione successiva al richiamo (considerando come data da cui contare quella in cui si è risultati positivi a un test).
Nella circolare ministeriale [1] è presente una tabella in cui sono indicate tutte le patologie per cui si è considerati fragili. Tra queste, persone con sclerosi multipla, diabete, cirrosi epatica, anemie gravi, sindrome di Down, persone che hanno avuto un ictus o che hanno una marcata compromissione del sistema immunitario. In caso di dubbi è comunque consigliabile un confronto con il proprio medico per aiutare a chiarire se si è candidabili o meno a ricevere la dose aggiuntiva di vaccino. Infine, la seconda dose booster è raccomandata agli ospiti dei presidi residenziali per anziani.
L’ECDC e l’EMA hanno inoltre consigliato di dare, per ora, la priorità a chi ha ricevuto la prima dose di richiamo più di sei mesi fa, e che quindi ha più bisogno di rinvigorire la risposta immunitaria [2].
Dottore, come faccio a prenotarmi?
Le indicazioni per prenotare la seconda dose di richiamo sono le stesse usate per tutte le altre vaccinazioni. Si può fare il vaccino dal proprio medico di famiglia, negli hub vaccinali ancora attivi e in farmacia. Le modalità potranno essere differenti a seconda delle scelte delle Regioni e delle disponibilità sui territori, per questo è consigliabile andare sul sito di riferimento della propria Regione o sentire il proprio medico di famiglia.
Quale vaccino sarà utilizzato?
Come per la prima dose booster, verranno utilizzati solo vaccini a mRna indipendentemente dai tipi utilizzati per le altre dosi. Gli unici due vaccini a mRNA autorizzati dalle agenzie internazionali regolatorie sono quelli di Pfizer-BioNTech e di Moderna, che saranno distribuiti secondo disponibilità. Ai ragazzi tra i 12 e i 17 anni sarà somministrato il vaccino di Pfizer [1].
Dottore, ma vale la pena fare adesso la quarta dose o è meglio aspettare?
Questa domanda se la stanno facendo in molti. Da un lato, infatti, si tende a pensare che in estate il virus circoli meno che nella stagione fredda, dall’altro diverse persone hanno la sensazione di aver già ricevuto dosi sufficienti per stare tranquilli. Abbiamo visto, però, che nell’ultimo periodo, nonostante il caldo abbia permesso di trascorrere molto più tempo all’aperto, c’è stato un aumento notevole di casi e sappiamo anche che con il passare dei mesi l’effetto del vaccino tende a diminuire. Per questo è sempre bene fare attenzione ed è ragionevole cercare di proteggersi con tutti i mezzi che abbiamo a disposizione.
Un altro motivo per cui alcune persone hanno deciso di aspettare a vaccinarsi è che Pfizer-BioNTech, Moderna e altri produttori hanno realizzato versioni aggiornate dei loro vaccini che, pur avendo come base i sistemi già sviluppati contro le prime versioni del coronavirus, contengono alcuni elementi per contrastare meglio la variante Omicron, seppure nelle sue versioni precedenti a quelle ora in circolazione [4,5]. L’autorizzazione da parte delle agenzie regolatorie alla somministrazione di questi nuovi vaccini dovrebbe arrivare in autunno, ma il consiglio è di procedere comunque con un secondo richiamo nelle fasce di età più a rischio utilizzando i vaccini già disponibili in modo da avere maggiore protezione nei prossimi mesi.
Il vaccino attualmente disponibile, infatti, riduce il rischio di infezione da coronavirus, ma soprattutto offre una protezione molto alta contro le forme gravi di Covid-19, che in alcuni casi possono rendere necessario il ricovero in ospedale e possono causare la morte [6,7].
Dottore, se adesso faccio il richiamo in autunno potrò comunque fare il nuovo vaccino?
Certo, l’importante è che anche in questo caso sia passato l’intervallo minimo di 120 giorni tra una somministrazione e l’altra [1]. Indicativamente, quindi, chi decide di vaccinarsi prima dell’estate potrà sottoporsi al nuovo vaccino per la fine di novembre. Spetterà comunque al Ministero della Salute e all’Agenzia Italiana del Farmaco decidere intervalli e tempi per la somministrazione di un eventuale nuovo richiamo in autunno.
Dottore, ma non faranno male tutti questi richiami?
Le modalità e i tempi di somministrazione dei vaccini contro Covid-19 sono decisi dalle autorità di controllo – come la Food and Drug Administration negli Stati Uniti, l’EMA in Europa e l’AIFA in Italia – sulla base delle ricerche scientifiche e delle evidenze emerse fino a oggi. Abbiamo potuto vedere anche noi che in questo primo anno i vaccini si sono rivelati sicuri e hanno permesso di salvare milioni di vite in tutto il mondo [7].
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