In caso di tumore l’alimentazione è importante?

22 Luglio 2022 di Giulia Annovi (Pensiero Scientifico Editore)

Spesso si associa la parola dieta alla necessità di dimagrire, a un modo di alimentarsi regolato così da assumere una quantità contenuta di calorie. In realtà, la dieta indica un regime alimentare: è importante la qualità di quello che mangiamo, la quantità, ma anche la modalità di assunzione degli alimenti. Studi scientifici hanno dimostrato che seguire una dieta corretta in caso di diagnosi di tumore è utile per rendere più efficaci le terapie farmacologiche e per diminuire gli effetti collaterali dei farmaci anticancro.

Dottore, dopo una diagnosi di tumore devo seguire una dieta particolare?

In caso di tumore è importante quello che mangioÈ molto importante seguire una dieta appropriata in caso di diagnosi di tumore. Infatti, tanto il tumore quanto i trattamenti somministrati per contrastarlo possono provocare una perdita di peso e di energie nel paziente. La persona malata di tumore può andare incontro a malnutrizione per malassorbimento del cibo, difficoltà a masticare e deglutire, inappetenza. Inoltre, si registra anche una riduzione della massa muscolare. Quindi una dieta mirata può aiutare ad affrontare la malattia.

In particolare, per evitare l’eccessiva perdita di peso è importante seguire una dieta che includa cibi con più calorie e ricchi di proteine. Ad esempio, si raccomanda il consumo di formaggio, latte, uova, carne, olio e in piccole quantità di burro. Oltre a regolare il peso, un’attenta selezione di cibi può aiutare il proprio organismo a potenziare le difese contro la malattia.

Attenzione, però, una corretta alimentazione può aiutare ad affrontare la malattia, ma non può curare il cancro (noi ne avevamo parlato nella scheda “Il cancro si cura con l’alimentazione?”).

Dottore, in che modo l’alimentazione aiuta il mio organismo a superare la malattia?

Una persona malata di tumore può sostenere la riparazione dei tessuti e il sistema immunitario con una dieta ricca di proteine. Inoltre, può fornire energia al proprio corpo consumando carboidrati e grassi polinsaturi, cioè derivati da oli vegetali e frutta secca [2].

A volte nelle persone malate di tumore si registra un’infiammazione che può alterare il metabolismo delle proteine, provocando la perdita di massa muscolare, e il metabolismo dei carboidrati, perché aumenta la resistenza all’insulina. Ciò significa che le cellule hanno una minor sensibilità a questo ormone. Ne consegue che diminuisce la capacità delle cellule di assorbire lo zucchero nel sangue e di utilizzarlo [1]. Inoltre, l’infiammazione produce delle molecole (i radicali liberi) che potrebbero danneggiare le cellule e il DNA. Una dieta ricca di frutta, verdura, cereali, legumi, carne magra e pesce è fondamentale per rendere più forte il sistema immunitario e contrastare gli effetti dell’infiammazione. Infatti, questi cibi sono ricchi di vitamine e minerali che permettono di combattere i radicali liberi.

In generale, comunque, per scegliere i cibi più appropriati in base al tipo di tumore, è importante rivolgersi a uno specialista capace di prescrivere la dieta adeguata e che, in caso di difficoltà ad alimentarsi in modo completo, può intervenire con integratori appropriati [1,2].

Su quali cibi posso contare per combattere gli effetti collaterali delle terapie?

I principali effetti collaterali legati a chemioterapia e radioterapia sono inappetenza, nausea e vomito, difficoltà a masticare e deglutire, diarrea e alterazioni del gusto. Dato che ciascun paziente può sperimentare differenti risposte avverse alle terapie, ribadiamo ancora una volta che è opportuno rivolgersi allo specialista della nutrizione per affrontare le difficoltà che si incontrano in modo personalizzato [3].

In caso di tumore è importante quello che mangioÈ consigliabile svolgere un’attività fisica regolare e non eccessivamente pesante per contrastare la mancanza di appetito, che contribuisce anche alla perdita di peso. L’esercizio fisico favorisce la digestione e aumenta l’appetito. Anche in questo caso però è opportuno rivolgersi a uno specialista del settore che saprà indicare quale tipo di allenamento seguire durante e dopo le terapie [4]. Inoltre, anche fare piccoli spuntini regolari ed evitare di bere troppo durante il pasto possono contribuire a contrastare l’inappetenza. Si possono introdurre nuove ricette e cercare di mangiare regolarmente anche se non si avverte lo stimolo della fame.

Contro la nausea, è opportuno preferire cibi leggeri ed evitare quelli fritti o speziati. Riso, patate bollite, pollo, yogurt e cracker sono tutti cibi facili da masticare, deglutire e digerire. Gli stessi cibi sono consigliati anche in caso di diarrea, insieme a tanta acqua per evitare la disidratazione e a verdure ben cotte e private delle parti più fibrose. Per l’alterazione del gusto occorre evitare tè, caffè, cioccolato e carni rosse. Inoltre, bere acqua e limone stimola la salivazione e il recupero delle capacità gustative.

Dato che tali sintomi si possono spesso manifestare durante e nei giorni successivi alle terapie, è opportuno selezionare cibi leggeri e con scarsa acidità durante il trattamento (i cibi acidi, ad esempio, sono crostacei, cioccolato, caffè, birra, bevande gassate…). In generale, durante le terapie è opportuno aumentare il consumo di proteine, carboidrati, grassi “buoni” (olio di oliva, pesce, carne magra, formaggi, uova e frutta secca) per consentire al corpo di riparare prontamente i tessuti corporei, rigenerare le cellule e sostenere il sistema immunitario [3].

Dottore, ci sono anche cibi da evitare durante le terapie anticancro?

È meglio evitare cibi fritti e ricchi di grassi idrogenati perché aumentano l’infiammazione. I malati di tumore hanno un sistema immunitario compromesso e l’infiammazione sopprime le naturali risposte immunitarie antitumorali che il nostro organismo è in grado di mettere in atto.

Data la compromissione del sistema immunitario è opportuno anche evitare frutta e verdura non lavata, cibi non pastorizzati, pesce, carne e uova crudi o poco cotti [5].

Ma l’alimentazione potrebbe anche aiutare a prevenire i tumori?

Le nostre abitudini alimentari sono importanti. Il raggiungimento e il mantenimento di un peso adeguato possono aiutare a prevenire il cancro. È importante anche adottare una dieta principalmente a base vegetale, ricca di cereali non raffinati e legumi. Si tratta di cibi ricchi di carboidrati, proteine, vitamine e fibre. È opportuno seguire una alimentazione povera di carni rosse e lavorate, di zuccheri semplici e caratterizzata da un limitato consumo di alcol [6].

In caso di tumore è importante quello che mangioTuttavia è ancora difficile stabilire gli esatti effetti della dieta sul rischio di sviluppare alcune forme di tumore. Gli studi sulle popolazioni umane non hanno ancora dimostrato in modo definitivo che alcuni alimenti causino o proteggano dal cancro. Possiamo dire che la componente dietetica è associata a una variazione del rischio di cancro, non che è responsabile o causa della variazione di rischio [7]. Ad esempio, i tumori alla cavità orale, alla faringe o all’esofago e allo stomaco possono essere favoriti da una dieta ad alto contenuto di sale. Il rischio di sviluppare tumore al colon-retto può variare in soggetti in sovrappeso e che consumano grandi quantità di alcool e carne rossa o processata con conservanti. L’obesità gioca un ruolo chiave anche per tumori al fegato, al pancreas e al seno [8]. I nitrati e i nitriti, composti chimici aggiunti come conservanti della carne, hanno effetti diversi a seconda del sito del tumore [9].

La dieta non è dunque importante solo quando una persona è impegnata a fronteggiare un tumore e le terapie annesse. Il nostro modo di alimentarci gioca un ruolo chiave sia per ridurre il rischio di sviluppare alcuni tumori sia per prevenirli.

Autore Giulia Annovi (Pensiero Scientifico Editore)

Giulia Annovi è giornalista pubblicista laureata in biologia. Ha conseguito un dottorato di ricerca in medicina molecolare e rigenerativa. In seguito si è specializzata in comunicazione della scienza frequentando il master presso la SISSA di Trieste. Scrive su diverse riviste di salute e innovazione.
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