A gennaio bisogna per forza iniziare una dieta?

2 Febbraio 2022 di Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Stare a dieta è un dovere“Un nuovo anno, un nuovo te”. Si intitola così (in inglese New year, new you) un programma della BBC che fornisce informazioni e consigli per perdere peso e tornare in forma dopo Capodanno. Sottotitolo: “Per iniziare l’anno nel modo giusto!”. Spesso la fine delle festività natalizie, dense di brindisi e cene ipercaloriche, corrisponde all’inizio di una serie di sensi di colpa per tutto quello che abbiamo mangiato e che non avremmo dovuto mangiare, per tutta l’attività fisica che avremmo dovuto fare e che non abbiamo fatto. Sensi di colpa che di solito sono seguiti dalla formulazione di buoni propositi per l’anno nuovo: “Devo perdere 3 kg entro gennaio”, “basta carboidrati”, “da oggi si va a correre almeno due volte a settimane”, e via dicendo.

Si tratta di uno stato psicologico che viene cavalcato dalle aziende che operano nel settore delle diete e del benessere, i cui annunci pubblicitari in questo periodo sono spesso incentrati proprio sul concetto di “nuovo anno, nuovo te”. “Questo invito a mettersi in forma è ovunque,” scrive la giornalista Casey Gueren in un articolo sul tema uscito su Vox [1], “su internet, sui social media, nelle pubblicità in TV. Ovunque brand e influencer promuovono diete detox, purificanti e programmi di allenamento. Il messaggio implicito è l’accusa di aver ‘esagerato’ nei mesi precedenti, da cui l’invito a iniziare l’anno nuovo con un approccio diverso. Promuovono un maggiore controllo su se stessi ma il sottinteso puzza di giudizio e biasimo”.

In molti casi, infatti, l’obiettivo non è promuovere salute ma fare profitti. È quindi importante imparare a difendersi da questo “assedio” pubblicitario e distinguere i casi in cui è veramente utile iniziare una dieta e quelli in cui farlo non è necessario o è addirittura pericoloso.

Farsi convincere a iniziare una dieta può essere un errore?

Se mangio bene posso vivere più a lungo?La scelta di iniziare una dieta non dovrebbe essere presa a cuor leggero, basandosi solo sulle poche informazioni fornite da uno spot commerciale, ma concordata con il proprio medico o con un medico specialista in scienze dell’alimentazione. In alcuni casi, infatti, la dieta pubblicizzata potrebbe non essere adatta alle nostre condizioni di salute (una che raccomanda il consumo di pompelmo, ad esempio, non è indicata per le persone in trattamento con alcuni farmaci [2]) mentre in altri l’invito a sottoporsi a una dieta potrebbe persino favorire lo sviluppo di un disturbo mentale [3].

Le persone che hanno determinate tendenze psicologiche potrebbero fare più fatica ad affrontare tutto questo”, ha commentato Jessica Stern, psicologa della New York University Langone Health [1]. Uno studio pubblicato nel 2020 e condotto su ragazze e giovani donne statunitensi, ad esempio, ha messo in evidenza come l’uso di pillole dietetiche e lassativi per perdere peso si associasse a una probabilità rispettivamente di 5 e 6 volte maggiore di sviluppare un disturbo alimentare entro tre anni [4].

In generale, poi, bisogna ricordarsi che non sempre gli annunci pubblicitari si basano su dati scientifici affidabili. Uno studio che ha analizzato l’utilizzo del concetto di dieta mediterranea, approccio alimentare noto per alcuni effetti benefici per la salute [5,6], nell’ambito del marketing alimentare in Spagna, ha dimostrato che molti dei cibi che vengono venduti sotto l’etichetta di “mediterraneo” in realtà non appartengono a questo tipo di dieta [7].

Come proteggersi dal marketing di inizio anno sulle diete?

L’articolo di Gueren su Vox propone cinque consigli per gestire lo stress relativo alla propria salute e il proprio corpo dopo le festività natalizie:

  • Smetti di seguire account e testate che ti fanno sentire a disagio nei confronti del tuo corpo.
  • Circondati di contenuti (immagini, opinioni) ragionevoli e inclusivi sul corpo umano.
  • Individua una risposta predefinita per evitare di innescare conversazioni che potrebbero metterti a disagio.
  • Potenzia la tua rete di supporto (famiglia manche il terapista, il dietista) e le strategie utili a mantenere il controllo su te stesso.
  • Dedica un po’ di tempo a pensare ai valori a cui tieni davvero.

Il punto, come spiega la dietista Christine Byrne ­nell’articolo, sta nel riconoscere che molte aziende che lavorano nel settore delle diete cercano di convincere le persone che non possono vivere al meglio le loro vite finché non appaiono in un certo modo, quando non è così. “Puoi raggiungere la felicità e la salute in qualsiasi corpo – sostiene Byrne – non importa come mangi, non importa come sembri”.

cistite mirtilli

Come dovrei scegliere la mia dieta?

La dieta è uno dei fattori che influenza di più la nostra salute. Molti studi hanno mostrato come una buona alimentazione si associ a una riduzione del rischio di malattie croniche e a un aumento dell’aspettativa di vita [8]. In merito a quale sia una ‘buona alimentazione”, poi, sono state prodotte numerose evidenze circa i benefici di diete ricche di frutta, verdura, pesce, semi e cereali integrali e povere di carne rossa, grassi idrogenati (ad esempio la margarina) e carboidrati raffinati (ad esempio zucchero e farina) [9].

Nonostante questo è tuttavia molto difficile, se non impossibile, stabilire quale sia la dieta migliore in assoluto. Una revisione che ha messo a confronto diversi pattern alimentari (dieta mediterranea, povera di grassi, povera di carboidrati, paleolitica, vegana e altre) è giunta a questa conclusione: “Anche se spesso le dichiarazioni sul tema mettono in evidenza, specie in presenza di interessi economici, delle differenze tra le varie diete, quelle associate a benefici per la salute sono perlopiù sovrapponibili. Non sono stati realizzati studi di confronto ben condotti e a lungo termine, e per diverse ragioni è improbabile che vengano fatti anche in futuro. In assenza di questi confronti diretti, tuttavia, le dichiarazioni circa la superiorità di una dieta rispetto alle altre sono esagerate” [8].

Dunque, se vuoi metterti a dieta conviene concordare quella più giusta per te con il tuo medico o con un medico specialista in scienze dell’alimentazione.

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Autore Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Fabio Ambrosino ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Dal 2016 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per siti di informazione e newsletter in ambito cardiologico. È particolarmente interessato allo studio delle opportunità e delle sfide legate all’utilizzo dei social media in medicina.
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