Invito alla conoscenza scientifica
Un progetto con i ragazzi del Liceo Pasteur
Un progetto con i ragazzi del Liceo Pasteur
Queste schede sono state realizzate dagli alunni del Liceo Scientifico Statale “Louis Pasteur” di Roma che hanno frequentato il PCTO “Invito alla conoscenza scientifica”, realizzato da Il Pensiero Scientifico Editore con il patrocinio di FNOMCeO in collaborazione con la Biblioteca Cencelli della ASL Roma 1 e con il contributo della Regione Lazio (Legge n. 24/2019, Piano degli interventi 2021 – Avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a Biblioteche, Musei e istituti similari, e Archivi storici iscritti alle organizzazioni regionali O.B.R., O.M.R. e O.A.R. per l’anno 2021).
Il progetto partiva dal presupposto che stiamo imparando ogni giorno di più quanto sia importante sapersi avvicinare alle informazioni in modo consapevole, accostandosi con giusta misura di prudenza alle notizie che ci vengono proposte dai media: dalla televisione alla carta stampata fino ai social media, il cui ruolo e importanza è sicuramente crescente soprattutto come fonte di informazione degli adolescenti. Tre incontri teorici sono serviti a dare ai ragazzi gli strumenti per poter realizzare una scheda sul modello di quelle di “Dottore ma è vero che…?”: nei due incontri finali i ragazzi suddivisi in gruppi hanno lavorato con i tutor, i redattori del Pensiero Scientifico Editore, alla realizzazione di una scheda.
Le altre schede:
I vaccini contro Covid-19 possono favorire l’infezione da HIV?
L’inquinamento acustico può causare demenza?
I vaccini in gravidanza sono sicuri?
Il carbone attivo sbianca i denti?
Realizzata il 24 febbraio 2022
Autori: Irene Cardola, Filippo Di Mario, Lorenzo Grechi,
Matteo Pietraforte, Riccardo Rubeo, Filippo Scalzi
Gli autori hanno scelto di aggiungere due paragrafi alla scheda “Il carbone attivo sbianca i denti?”
Dottore, quali sono gli ingredienti di cui verificare la presenza in un dentifricio?
Partendo dal presupposto che non esistono dentifrici sbiancanti (poiché il colore dello smalto dei denti è dovuto a un fattore genetico), i dentifrici sono molto importanti per la protezione dalle carie tramite il loro ingrediente principale, il fluoro, che agisce riducendo il processo di demineralizzazione dei denti e contribuendo al loro processo di rimineralizzazione, rendendoli più protetti dall’attacco delle carie. Pertanto, quando acquistiamo un dentifricio, bisogna verificare sull’etichetta che contenga fluoro in quantità adeguate (intorno ai 1450 ppm) [1].
Il dentifricio, inoltre, contiene vari ingredienti base che hanno una funzione abrasiva, in altre parole sono deputati a rimuovere macchie o particelle di cibo e a prevenire la formazione di calcoli sopragengivali. Possono contribuire anche a rimuovere le sostanze che causano l’ingiallimento dello smalto e i tensioattivi, sostanze comunque necessarie in quanto dotate di proprietà detergenti e schiumogene che dissolvono altri ingredienti non solubili in acqua. Alcuni dentifrici possono contenere principi attivi aggiuntivi come gli antibatterici, regolatori del pH, conservanti, aromi e coloranti [1].
Dottore, come prevenire l’ingiallimento dei denti?
Il professor Edoardo Baldoni – docente di Odontoiatria all’università di Sassari – spiega che la colorazione naturale dei denti è correlata geneticamente con quella della pelle, degli occhi e dei capelli. I “denti gialli” possono diventare una preoccupazione solo quando si assiste a un’alterazione della tonalità del proprio colore naturale nel corso della vita.
Le cause dei denti gialli possono essere molte e diverse, alcune attribuibili al consumo di determinati alimenti e bevande e a una cura orale poco costante, altre alla formazione di carie, placca e tartaro e al naturale invecchiamento dello smalto dei denti. Infine, è doveroso ricordare che anche l’invecchiamento e avanzamento dell’età rientrano tra i fattori che possono provocare un cambiamento della colorazione della dentatura [1,2].
Alcune abitudini possono contribuire a un cambiamento di colore [2]:
- I pigmenti contenuti in alcuni alimenti, tra cui la liquirizia, il caffè, il tè, il cioccolato, ma anche in bevande gassose, possono depositarsi sullo strato superficiale dello smalto o spingersi in profondità fino alla dentina e provocare il fastidioso inestetismo delle macchie dei denti.
- Il fumo e il tabacco da masticare possono favorire un progressivo ingiallimento della superficie del dente e della dentina sottostante. Non è raro, infatti, notare come i fumatori di lunga data presentino in maniera piuttosto marcata delle macchie gialle sullo smalto dei denti.
Liberarsi dai denti gialli è comunque possibile. Una possibilità è lo sbiancamento professionale [2], per il quale esistono differenti modalità e metodologie ma che non affronteremo in dettaglio.
Purtroppo i rimedi per curare l’ingiallimento dei denti non sono molti, ma la prevenzione parte dalle buone abitudini. Iniziamo dall’alimentazione: limitare il consumo di quegli alimenti che possono provocare l’ingiallimento dello smalto dentale è un ottimo modo per prevenirne la comparsa. Limitare quindi il consumo di caffè, tè, bibite gassate e con coloranti, liquirizia, caramelle e tutto ciò che può macchiare il dente. Allo stesso modo smettere di fumare o almeno ridurre il consumo di nicotina e di tabacco da masticare metterà al riparo da una dentatura giallastra. Un’accurata cura orale e una pulizia quotidiana e regolare sono sicuramente altre regole da tenere a mente per prevenire l’ingiallimento dei denti. Sì dunque all’utilizzo dello spazzolino e del dentifricio almeno tre volte al giorno e dopo ogni pasto [2].
Argomenti correlati:
MedicinaProgetto “Invito alla conoscenza scientifica”