Si può dare sollievo agli occhi secchi?

22 Novembre 2023 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Per la salute degli occhi, le lacrime sono importanti. In ogni lacrima sono contenuti cloruro di sodio e altri sali, proteine, urea, glucosio ed enzimi battericidi: è un insieme di componenti indispensabili per umidificare e proteggere costantemente l’occhio. Ogni anno l’organismo produce tra i 15 e i 30 litri di lacrime. Questa produzione può diminuire con l’età e in particolari condizioni, dando origine a fastidi come secchezza, irritazioni, sensibilità [1].

La sensazione di avere l’occhio secco è davvero molto comune: interessa oltre 350 milioni di persone del mondo. Anche sulla popolazione italiana l’incidenza è importante, circa il 25%. Ne sono colpite di più le donne, soprattutto in menopausa [2]. Negli ultimi decenni, i casi di sindrome dell’occhio secco sono aumentati notevolmente. Le cause sono diverse: cambiamenti ambientali, invecchiamento della popolazione, sonno insufficiente, sedentarietà e utilizzo di dispositivi digitali [3].

Dottore, perché gli occhi si seccano?

La sensazione di occhio secco, asciutto, capita quando non si producono abbastanza lacrime o quando le lacrime si asciugano rapidamente. I fattori di rischio principali sono: avere più di 50 anni, utilizzare le lenti a contatto, trascorrere molto tempo su schermi digitali, vivere in ambienti troppo riscaldati, il fumo e l’alcol, l’assunzione di determinati farmaci. Contribuiscono a peggiorare la salute dell’occhio anche alcune condizioni meteorologiche come il caldo eccessivo, il sole, il vento, nonché l’utilizzo di climatizzatori e sport come il nuoto [4].

Quali sono i sintomi?

Nelle situazioni citate possono manifestarsi prurito, irritazione, arrossamento, fino ad alterazioni della qualità della vista, che può diventare offuscata, appannata. Quando sentiamo che l’occhio è secco, inoltre, diventiamo più sensibili alla luce [4].

Mi succede soprattutto la sera, dopo aver passato tanto tempo davanti a computer o smartphone…

La secchezza oculare può essere il sintomo del cosiddetto affaticamento visivo digitale. Secondo i dati di una revisione, la stanchezza visiva causata da strumenti digitali colpisce circa il 50% degli utilizzatori. L’occhio secco è il sintomo principale dell’affaticamento visivo digitale, ma è transitorio [5].

Occorre tuttavia considerarlo un campanello d’allarme per modificare certe abitudini. Consigli utili si possono trovare nella scheda “Il computer fa male agli occhi?”.

Dottore, come rimediare e dare sollievo agli occhi?

Una recente revisione ha valutato l’efficacia dei farmaci più comuni, come i corticosteroidi topici, cioè i trattamenti antinfiammatori a base di cortisone da applicare localmente. L’effetto di questa terapia è considerato assodato, a fronte di potenziali effetti collaterali che possono insorgere con l’uso prolungato (ipertensione oculare, cataratta o infezioni).

In realtà, secondo questo studio, i corticosteroidi, rispetto a trattamenti lubrificanti o rispetto a nessun rimedio (placebo), sono efficaci e sicuri solo per breve tempo. I colliri con questo principio attivo forniscono un sollievo moderato, ma agiscono bene anche le cosiddette lacrime artificiali [6].

Inoltre, per migliorare la lubrificazione dell’occhio è bene partire dall’idratazione dell’intero organismo, quindi bere molta acqua. Mantenere gli occhi puliti ed eliminare bene il trucco sono buone abitudini, così come lavarli a lungo quando si ha la sensazione di polvere o corpi estranei al loro interno. Quando sono accesi i riscaldamenti, è utile umidificare gli ambienti e, in estate, mantenere puliti i filtri dei condizionatori [2].

Qualche consiglio anche per chi utilizza le lenti a contatto: toglierle quando si avverte fastidio, non utilizzarle più del tempo previsto o oltre la scadenza, idratare gli occhi con prodotti appositi (lacrime artificiali o spray nebulizzati).

Cosa sono le lacrime artificiali?

Sono soluzioni che inumidiscono gli occhi quando si ha la sensazione che le lacrime naturali siano insufficienti. Sono formulate come collirio, in gocce o gel, e sono composte soprattutto da acido ialuronico, che idrata e rende viscoso l’occhio. La loro utilità, nell’immediato, è umidificare la superficie dell’occhio, con un effetto che dura qualche ora. Si trattano così i sintomi transitori come, oltre alla secchezza, l’arrossamento e la sensazione di bruciore e prurito, evitando possibili infiammazioni o danni da sfregamento [2].

Dottore, è vero che alcuni integratori sono utili?

Effettivamente si parla molto di integratori specifici per la salute dell’occhio e, nel caso di secchezza, i più citati sono quelli che contengono Omega-3 e Omega-6, acidi grassi che è fondamentale inserire nella dieta. Sulla loro efficacia sotto forma di integratori è stata pubblicata una revisione molto completa che li ha valutati come trattamento per l’occhio secco. Sembrerebbe che ci sia un miglioramento di alcuni dei sintomi, soprattutto quando l’assunzione dell’integratore era abbinato ad altri trattamenti efficaci, come appunto le lacrime artificiali e i colliri con corticosteroidi e gli impacchi caldi sulle palpebre. Affidarsi, quindi, unicamente alle capsule di acidi grassi non è opportuno [8].

Dottore, esiste il collegamento fra questo disturbo e malattie gravi?

Se la secchezza oculare è troppo frequente e persiste, e quando i rimedi citati non risolvono il problema, è bene approfondire con il proprio medico di medicina generale e, se necessario, con esami specifici presso un oculista. I sintomi lievi possono nascondere patologie dell’occhio più importanti, come congiuntivite e blefarite, o malattie autoimmuni come artrite reumatoide, lupus eritematoso sistemico, sclerodermia, cirrosi biliare primitiva [8].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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