I virus che possono infettare gli smartphone non sono soltanto digitali. I cellulari sono anche mezzi per la diffusione di virus biologici, e ogni giorno dovremmo fare attenzione a prevenire la loro diffusione o a rimediare in caso di contaminazione. Così come aggiorniamo le applicazioni per la sicurezza dei nostri dispositivi elettronici, è infatti necessario curare l’igiene degli schermi elettronici per proteggere la nostra salute.
Manipoliamo gli smartphone centinaia di volte al giorno e li abbiamo sempre con noi, sul comodino (oppure tra le lenzuola) e addirittura in bagno. Diventano così veicoli per trasmettere batteri e virus pericolosi. Per non rischiare gastroenteriti, infezioni cutanee o respiratorie, dovremmo trattarli con le stesse precauzioni con le quali ci laviamo le mani, spesso e accuratamente.
Dottore, gli smartphone sono davvero una fonte di germi?
I telefoni digitali non producono germi, ma li veicolano. Come altri strumenti utilizzati ogni giorno, come le maniglie delle porte o le banconote, sono oggetti che trasferiscono microrganismi patogeni e, a volte, infezioni. Quando un batterio, un virus o un fungo arrivano a contatto con lo smartphone, restano lì, anche per lungo tempo, e possono poi essere trasmessi altrove. La responsabilità è nelle nostre mani che, da sporche, utilizzano il cellulare per telefonare e passare il tempo scrollando, per poi posarlo su qualsiasi superficie, altrettanto sporca. Durante una telefonata, inoltre, avviciniamo il telefono alla bocca, all’orecchio e agli occhi, aumentando il rischio di contaminazione diretta [1].
Il rapporto tra esseri umani ed elettronica, insomma, può essere anche pericoloso, e non solo per la distrazione, la dipendenza da social o altre conseguenze che abbiamo trattato nella scheda “Gli smartphone fanno male alla salute?”.
Quali malattie possono essere veicolate dai telefoni?
I rischi di infezione microbica sono variegati. Pensiamo che nessuna ricerca è riuscita a individuare un dispositivo pulito. I batteri sono gli organismi maggiormente presenti ed è particolarmente preoccupante la presenza di Stafilococchi. Si trasmettono facilmente e possono causare infezioni che colpiscono soprattutto la pelle.
Non mancano poi batteri di origine fecale, come la Salmonella e l’Escherichia, che causano infezioni intestinali, talvolta virulente, e altri ceppi come gli Enterococchi, potenzialmente responsabili di infezioni a organi vitali. Questi patogeni, in particolare, ci svelano una cattivissima abitudine: portare con sé lo smartphone anche in bagno [1,2].
Dottore, da dove arrivano i germi che sono stati trovati sugli smartphone?
I responsabili della contaminazione siamo noi: li posiamo ovunque, non abbiamo l’abitudine di disinfettarli e, soprattutto, li tocchiamo continuamente. Non è semplice stabilire per quanto tempo, nell’arco della giornata, utilizziamo lo smartphone. I metodi per calcolarlo sono diversi e variano con l’età e l’attività che si svolge. Nel 2020 il numero di telefoni cellulari nel mondo ha iniziato a crescere costantemente, arrivando a tre miliardi l’anno successivo [3]. Sembra che siano almeno 58 le volte che ognuno di noi prende in mano lo smartphone ogni giorno [4]. Per poi trascorrere poco più di tre ore, quotidianamente, telefonando, messaggiando o navigando tra le app [5].
Dovremmo, allora, avere l’abitudine di pulire i dispositivi digitali con la stessa attenzione che dedichiamo all’igiene personale [1,6].
Come si può igienizzare un cellulare?
La pulizia dovrebbe essere molto frequente e regolare, perché la ricolonizzazione dei microrganismi, come abbiamo visto, avviene continuamente. Quindi non esiste una decontaminazione definitiva. Per lavarlo, la cosa migliore è utilizzare un panno in microfibra, delicato, tipo quelli che usiamo per gli occhiali, dopo aver spento il telefono e rimosso tutti i cavi.
I detergenti è meglio evitarli, perché i prodotti chimici presenti possono logorare il rivestimento oleorepellente degli schermi, progettato per mantenerli senza impronte digitali e senza umidità. Possiamo, però, inumidire il panno con un po’ d’acqua, avendone anche uno asciutto a portata di mano per poter rimuovere alla fine l’umidità in eccesso soprattutto vicino ai pulsanti e alle porte di accesso. In questo modo i batteri non vengono uccisi ma allontanati.
Ogni tanto, per una pulizia più profonda, si possono utilizzare le salviette per neonati o poco sapone per le mani, dopo esserci assicurati che siano approvati per l’uso su dispositivi elettrici [8]. In ogni caso è bene sapere che esistono per gli schermi (anche di tablet, tastiere, telecomandi) delle pellicole lavabili, su cui è possibile utilizzare detergenti specifici in spray o salviette. Attenzione perché sono in vendita apparecchi che promettono la pulizia con i raggi ultravioletti, ma non esistono prove solide sulla loro efficacia [1,6].
Qualche utile accorgimento, infine, per limitare il contatto con i germi [7]:
- fuori casa tenere il telefono in tasca, o nella borsa, anziché sempre in mano;
- ridurre il contatto con il viso utilizzando il vivavoce o gli auricolari;
- evitare gli usi superflui;
- disinfettare i dispositivi prima e dopo averli prestati ai bambini.