Mettere lo smalto è pericoloso?

22 Settembre 2025 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Dal primo settembre 2025, è entrata in vigore una normativa europea che vieta l’uso di due ingredienti chimici comunemente presenti negli smalti semipermanenti e in altri prodotti per la manicure: il Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO) e la Dimethyltolylamine (DMTA). Questa decisione, che ha sollevato dubbi e domande, si basa sui risultati di studi su animali che hanno classificato queste sostanze come potenzialmente tossiche anche per l’organismo umano.

Cosa cambia per chi ama la manicure semipermanente? E quali sono le alternative sicure disponibili? Mentre produttori e centri estetici si adeguano, i consumatori possono fare scelte informate e consapevoli per la propria salute.

Di che sostanze si tratta?

Sono entrambe sostanze fondamentali per ottenere una colorazione e decorazione dell’unghia che duri fino a tre o quattro settimane. Ciò è possibile perché il TPO, in particolare, è un fotoiniziatore, cioè un composto che reagisce alla luce. Dopo aver steso sull’unghia il prodotto, la lampada a raggi ultravioletti indurisce e lucida il gel. Un’analoga funzione è svolta dalla DMTA, utilizzata soprattutto per migliorare l’adesione delle vernici coloranti o lucidanti sull’unghia.

Dottore, quali sono i rischi?

Iniziamo dicendo che l’obiettivo di questa normativa è proteggere la salute dei consumatori, evitando l’esposizione ad agenti tossici. Questo non vuol dire, però, che ogni tipo di smalto sia pericoloso. Esistono alternative sicure, altrettanto valide per decorare le unghie [1, 2].

Nello specifico, le ricerche condotte su animali in laboratorio indicano che TPO e DMTA sono potenzialmente tossici per l’organismo umano. L’utilizzo di TPO è associato al rischio di mutazioni del DNA e di un impatto negativo sulla fertilità, mentre il DMTA può causare squilibri ormonali e problemi di fertilità, anche nei maschi. Non si hanno ancora studi sui potenziali effetti di questi prodotti sugli esseri umani. Il divieto, dunque, è una precauzione per proteggere la salute dei cittadini [3, 4].

Se ho usato il semipermanente in passato, devo preoccuparmi per la mia salute?

I rischi sono molto limitati se l’utilizzo dei gel semipermanenti è avvenuto, come si è soliti fare, in abbinamento alle lampade UV e con le procedure eseguite da personale qualificato. Le persone più esposte sono i professionisti che hanno usato questo metodo per anni, rischiando di inalare o assorbire per contatto, e per periodi prolungati, i composti chimici sospetti.

Ricordiamo, tuttavia, che TPO e DMTA sono considerati potenzialmente, e non sicuramente, tossici. In cosmetica le dosi sono minime e l’assorbimento attraverso le unghie è ridotto [2, 3, 5].

Dottore, come facciamo a scegliere smalti e gel sicuri?

La nuova normativa vieta la produzione di nuovi prodotti contenenti TPO e proibisce ai commercianti e agli operatori professionali l’utilizzo di eventuali scorte, anche se acquistate prima del divieto. Può valere la pena informarsi sui prodotti utilizzati nel centro estetico che frequentiamo per assicurarci che siano privi delle sostanze pericolose. Per legge, l’etichetta deve essere chiara [4].

In ogni caso, è bene limitare l’uso frequente di gel semipermanenti, non tanto per il rischio di tossicità quanto per l’esposizione frequente alle lampade a raggi ultravioletti. Queste radiazioni sono ugualmente classificate come potenzialmente cancerogene, sebbene a livelli molto bassi [6].

Come si legge l’etichetta di uno smalto?

Come prima cosa bisogna controllare la lista degli ingredienti (INCI) contenuti nello smalto. Gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di concentrazione, quindi i primi sono quelli presenti in quantità maggiori.

Leggere la lista degli ingredienti permette di identificare le sostanze da evitare, come appunto il TPO o la DMTA. Cerca anche diciture come “5-free”, “7-free” o “10-free”, che indicano che lo smalto è privo di un certo numero di sostanze potenzialmente dannose. Infine, verifica la data di scadenza e il simbolo “PAO” (Period After Opening) per la durata del prodotto una volta aperto.

Ricorda che è una buona abitudine leggere sempre l’etichetta anche quando si acquista un prodotto alimentare.

Le alternative fai-da-te sono ugualmente pericolose?

Anche i prodotti venduti online o al di fuori dei circuiti professionali devono riportare l’elenco degli ingredienti completo e in lingua italiana: questo vale sia per cosmetici come smalti e gel, sia per le lampade UV.

Per proteggere la salute delle unghie, però, il modo migliore resta affidarsi a personale qualificato [6].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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