La soluzione minerale miracolosa protegge da diverse gravi malattie?

9 Luglio 2019 di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Assolutamente no: è un prodotto pericoloso che non ha alcun effetto benefico. Conviene riportare subito quanto ha precisato il Ministero della Salute: “L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) informa che il prodotto denominato ‘Soluzione Minerale Miracolosa’, reclamizzato per la cura di numerose malattie, fra cui HIV, tubercolosi, malaria, epatite, cancro, autismo, dengue e chikungunya e in vendita via internet anche con altri nomi (‘Supplemento Minerale Miracoloso’, ‘Soluzione di biossido di cloro’, ‘Soluzione di purificazione dell’acqua’), può provocare effetti negativi sulla salute, come vomito e diarrea persistenti, che possono portare talvolta a disidratazione, dolori addominali e bruciore alla gola. In rari casi sono stati riscontrati effetti più gravi” [1].

D’accordo: ma cosa contiene questa “Soluzione Minerale Miracolosa”?

Contiene clorito di sodio diluito in soluzione acquosa al 28%. Si tratta di un potente ossidante, analogo per composizione chimica alla candeggina (ipoclorito di sodio). In certe quantità è tossico per l’organismo e lo è ancor di più quando viene miscelato con l’acido citrico come indicato nelle istruzioni per la preparazione della “soluzione miracolosa”. Aggiungendo al preparato una soluzione acida si forma infatti il biossido di cloro, lo stesso composto utilizzato nell’industria tessile come sbiancante e nel trattamento delle acque come antimicrobico; studi sugli animali hanno mostrato che questo composto incide sulle funzioni della tiroide e riduce il numero di globuli rossi [2]. Il problema è che le quantità di clorito di sodio suggerite dai promotori di questa “soluzione” superano di molto la dose tollerabile stabilita dall’OMS. Anche per questo il Ministero invita a tenersi alla larga da questo prodotto.

Per curiosità: da dove nasce questo composto?

Possiamo farcelo raccontare dalla persona che ha inventato questo business, Jim Humble. “Nel 1996, durante una spedizione di estrazione dell’oro in Sud America, ho scoperto che il diossido di cloro sradica rapidamente la malaria.” Ecco: “sradica rapidamente la malaria”, scrive il signor Humble (che, paradossalmente, in inglese vuol dire “umile”…) sul suo sito [3].  E così prosegue: “Da quel momento, ha dimostrato di ripristinare la salute del tutto o in parte a centinaia di migliaia di persone affette da una vasta gamma di malattie, tra cui cancro, diabete, epatite A, B, C, malattia di Lyme, sclerosi multipla, Parkinson, Alzheimer, HIV/AIDS, malaria, autismo, infezioni di tutti i tipi, artrite, colesterolo alto, reflusso acido, malattie renali o epatiche, dolori e allergie, infezioni del tratto urinario, problemi digestivi, ipertensione, obesità, parassiti, tumori e cisti, depressione, problemi del seno, malattie agli occhi, infezioni dell’orecchio, dengue, problemi della pelle, problemi dentali, problemi alla prostata (alto PSA), disfunzione erettile e la lista continua” [3].

Ma com’è possibile? La Soluzione Minerale Miracolosa” cura dal cancro all’autismo?

Sì, e Mister Humble sostiene addirittura che non sia un elenco completo: “So che sembra troppo bello per essere vero, ma in base al feedback che ho ricevuto negli ultimi 20 anni, penso che sia possibile affermare con certezza che la soluzione minerale miracolosa ha il potenziale per superare la maggior parte delle malattie note all’umanità”. E, a chi gli faceva presente gli effetti tossici dell’assunzione della soluzione, rispondeva dando paradossali, precise indicazioni: “Per la nausea, nessun problema, è sufficiente mangiare fettine di mela ghiacciata, perché sono in grado di assorbire e neutralizzare le tossine nell’apparato digerente”.

L’autismo non poteva mancare tra i disturbi suscettibili di “guarigione”…

Purtroppo è così. I venditori della soluzione “miracolosa” sostengono che l’autismo sia causato da parassiti e per questa ragione il clorito di sodio possa risolvere il problema. Ovviamente è una fandonia che mette a repentaglio la salute dei bambini e degli adolescenti a cui questo “trattamento” è stato somministrato. Il protocollo di terapia – se così possiamo chiamarlo – prevede tra l’altro che la soluzione sia introdotta nell’intestino con dei clisteri, che inducono un assorbimento ancora maggiore e più rapido rispetto alla ingestione del prodotto per via orale (per esempio, può capitare di bere acqua clorata, successivamente a una disinfezione. A ogni modo, è stato messo al bando in diverse nazioni, ovviamente, perché oltre ad essere tossico alle dosi suggerite dalla “Chiesa della salute e della guarigione” (l’organizzazione di Jum Humble), si tratta di qualcosa che non è mai stato sperimentato in modo rigoroso. In altre parole, prima di essere proposto, un potenziale trattamento deve dimostrare una plausibilità biologica (quindi aver dato risultati promettenti in studi effettuati in laboratorio) e, successivamente, deve essere valutato su gruppi di persone gradualmente più numerosi, ovviamente dopo essere passato al vaglio di un comitato etico: vale a dire un organismo composto da professionisti di formazione e competenze diverse capaci di considerare la proposta da punti di vista molteplici e tra loro complementari, da quello medico a quello farmacologico, bioetico, economico e così via. Tutto ciò, ovviamente, non è mai stato fatto e diversi Stati degli USA hanno messo al bando il prodotto, processando e condannando alcune tra le persone che lo avevano promosso e messo in vendita [4].

Perché queste proposte fanno presa sui cittadini?

Probabilmente perché chi è malato farebbe qualsiasi cosa pur di provare a stare meglio, ad alleviare la sofferenza anche senza arrivare ad una “guarigione”. “Alcuni criticano i genitori” spiega una biologa molto presente su internet nella promozione di una corretta informazione scientifica “ma chi sarebbe davvero da biasimare sono i proponenti della soluzione minerale miracolosa che traggono vantaggio dallo stato di necessità dei genitori che cercano supporto e sono sopraffatti nel tentativo di aiutare i propri figli” [5].

Oltre alle agenzie che regolano approvazione e commercializzazione dei prodotti farmaceutici – come la Food and Drug Administration statunitense – si sono mobilitate anche diverse università, cercando di fare buona informazione ai cittadini. “È un incubo” ha scritto la McGill University, e “commercializzare il prodotto è da criminali” [6], anche perché in letteratura sono comunque presenti casi clinici preoccupanti e segnalazioni di reazioni avverse anche assai gravi [7].

Il caso della soluzione minerale miracolosa è l’ennesima conferma della pericolosità della Rete nel diffondere notizie false e pericolose?

Sicuramente, il rischio che internet diffonda più capillarmente e più rapidamente notizie del genere esiste. Anche siti assai “celebrati” e considerati come spazi per il coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi della salute, come PatientLikeMe, continuano a considerare questo “trattamento” alla stregua di qualcosa di rispettabile, e non di una frode come ha dimostrato di essere [8].

Però, i risultati che si ottengono con una ricerca su web propongono un numero assai maggiore di notizie critiche e documentate, come per esempio quelle offerte da uno dei siti di debunking delle informazioni sanitarie più conosciuti del mondo [9].

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Autore Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Rebecca De Fiore ha conseguito un master in Giornalismo presso la Scuola Holden di Torino. Dal 2017 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per riviste online e cartacee di informazione scientifica. Fa parte della redazione del progetto Forward sull’innovazione in sanità e collabora ad alcuni dei progetti istituzionali con il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio.
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