Mangiando una gomma da masticare posso ingerire microplastiche?

14 Aprile 2025 di Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

mangiando una gomma da masticare posso ingerire microplasticheOccorre premettere che numerosi studi hanno rilevato varie microplastiche nelle feci umane, il che suggerisce un’ingestione involontaria da diverse fonti. Ad ogni modo, le ricerche sull’entità dell’assunzione di microplastiche e sui potenziali effetti sulla salute umana sono in corso di svolgimento in diversi istituti internazionali.[1]

Come abbiamo spiegato nella scheda “Le microplastiche fanno male alla salute?”, le microplastiche sono minuscoli frammenti che si formano dalla degradazione della plastica e hanno dimensioni minime, non più di cinque millimetri. Le nanoplastiche, invece, hanno un diametro inferiore ai cento nanometri (un nanometro è un milionesimo di millimetro): sono invisibili a occhio nudo, perché più piccoli delle cellule del corpo umano.

Ciò premesso, micro e nanoplastiche sono riconosciute come un insieme molto diversificato di contaminanti di importanza globale. Sono state confermate molteplici fonti, per esempio i cosmetici e le vernici, oltre alle microplastiche generate dall’abrasione di oggetti più grandi durante l’uso, tra cui tessuti e pneumatici, e dalla frammentazione di detriti più grandi nell’ambiente.[2]

Le microplastiche sono presenti nel cibo che mangiamo, nell’acqua che beviamo e nell’aria che respiriamo. Sono state rilevate in diversi tessuti e organi del corpo umano, con prove emergenti di potenziali effetti. Come spiega a Dottore ma è vero che Ferdinando Scavizzi, dell’Istituto di Biochimica e Biologia Cellulare del CNR di Monterotondo, Roma, uno studio italiano “ha rivelato per la prima volta profondi effetti tossici associati all’esposizione a nanoplastiche di polistirene (PS-NP) inalate nel sistema olfattivo di topi da laboratorio. Abbiamo scoperto che le PS-NP inalate possono diffondersi in vari organi, come il cervello, i testicoli, i polmoni e il grasso viscerale”.[3]

Anche le gomme da masticare possono contenere polimeri plastici, sia di origine vegetale sia sintetica, che migliorano consistenza e sapore. Durante la masticazione, queste sostanze possono rilasciare microplastiche che vengono ingerite insieme alla saliva, quindi l’ingestione di microplastiche masticando una gomma è del tutto plausibile.[1]

Perché si è parlato di recente dei pericoli delle microplastiche nei chewing gum?

L’argomento è diventato di attualità perché uno studio sperimentale, interessante sebbene sia stato condotto su un campione molto ridotto, ha analizzato gomme da masticare naturali e sintetiche masticate per periodi da 2 a 20 minuti. I ricercatori hanno raccolto e analizzato la saliva con tecnologie specifiche per individuare la presenza di microplastiche. Sebbene di dimensioni molto modeste, la ricerca ha attratto l’attenzione di diversi media rivolti al pubblico generale.[4]

Quali sono stati i risultati?

Ogni grammo di gomma può rilasciare fino a 637 particelle di microplastica, e circa il 94% di queste viene rilasciato entro gli 8 minuti iniziali di masticazione. Le dimensioni medie delle particelle rilevate nello studio erano di circa 45 micrometri, anche se è possibile che particelle più piccole siano sfuggite all’analisi. Le microplastiche più comuni appartenevano al gruppo delle poliolefine, usate frequentemente nei materiali plastici.

Ci sono differenze tra gomme naturali e sintetiche?

Sorprendentemente, non sono state osservate differenze significative nel rilascio di microplastiche tra le gomme di origine naturale e quelle sintetiche. Questo suggerisce che la composizione vegetale non garantisce automaticamente l’assenza di microplastiche.

Quindi, mangiare una gomma è pericoloso?

Lo studio indica che le gomme da masticare potrebbero essere una fonte diretta di esposizione a microplastiche, anche se i rischi per la salute legati a questa esposizione non sono ancora del tutto chiari. Ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio le implicazioni a lungo termine. Tuttavia, è ragionevole adottare un approccio prudente, soprattutto per chi fa un uso frequente di gomme da masticare.

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Autore Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Fabio Ambrosino ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Dal 2016 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per siti di informazione e newsletter in ambito cardiologico. È particolarmente interessato allo studio delle opportunità e delle sfide legate all’utilizzo dei social media in medicina.
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