Per un’istituzione è di fondamentale importanza saper raccogliere la sfida della modernità con tutto il peso della propria autorevolezza; ma anche con l’agilità, concettuale prima che operativa, di chi è capace di guardare al nuovo come a un’opportunità, con l’ottimismo della consapevolezza della qualità, dell’indipendenza e della pubblica utilità delle proprie funzioni.
Le “bufale” o “fake news”, fenomeno purtroppo quanto mai moderno – che oggi incidono pesantemente sulla salute – rischiano di trasformarsi in vere e proprie azioni criminose, colpevolmente sostenute o meno da interessi economici, o soltanto dalla scellerata supponenza dell’ignorante. Da questa premessa è partito il nostro lavoro con il prezioso apporto di esperti comunicatori e di un board scientifico di altissimo spessore, oltre a un team tecnico di comunicazione.
Il nome del nuovo sito, “dottoremaeveroche”, è già di per sé un manifesto e una scommessa: rinforzare anche sui piani virtuali del web quel rapporto di fiducia, quel rapporto empatico che fortunatamente ancora esiste e resiste nella pratica quotidiana della professione, nella relazione fra il cittadino e il “suo” medico. Per ribadire in questi tempi incerti che le risposte alle proprie domande, nei momenti di fragilità e di timore per la propria salute, non si trovano su un motore di ricerca, ma nell’attenta valutazione di chi, per attitudine deontologica e solidità del sapere, è l’unico capace di fornirle e personalizzarle: il medico.
L’operazione di comunicazione che la Federazione ha messo in atto è sicuramente ambiziosa e unica nel suo genere: offrire ai cittadini una piattaforma certificata di consultazione sulla salute, mettendoli nelle condizioni di trovare risposte semplici, veloci e chiare alle loro domande.
Tutto questo su un sito in continuo aggiornamento e aperto a suggerimenti per migliorarne la funzionalità. Un sito che però potrà essere anche un valido strumento per i colleghi, per migliorare il passaggio di informazioni tra medico e paziente e rinsaldare ulteriormente la compliance terapeutica.
Parole d’ordine: semplicità e affidabilità. Perché la Scienza deve essere compresa da tutti. Solo così è possibile tutelare la propria salute e quella della comunità intera.