A maggio 2023 la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha approvato il primo prodotto non ormonale specificamente indicato contro le vampate di calore e le sudorazioni notturne in menopausa [1]. Si chiama fezolinetant (Veoza) e verso la fine dell’anno è stato autorizzato anche dall’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) e da quella britannica [2,3]. Per il momento non è disponibile in Italia, ma lo sarà dopo il via libera di AIFA, che si aspetta nelle prossime settimane.
Non si prevedono infatti particolari ostacoli, se non la contrattazione sul prezzo e la possibilità che venga passato dal Servizio Sanitario Nazionale, dal momento che il costo del trattamento negli Stati Uniti supera i 500 dollari per 30 giorni di cura. Anche nel Regno Unito, per ora, è disponibile su prescrizione, ma a pagamento, non a carico del National Health Service (NHS). Non si esclude tuttavia che le cose possano cambiare nei prossimi mesi, dal momento che l’azienda produttrice, la giapponese Astellas, ha già dato il via alle pratiche necessarie per ottenerne la rimborsabilità.
Il meccanismo di azione del farmaco è completamente nuovo, perché agisce direttamente sui centri che regolano la temperatura corporea, riducendo frequenza e gravità delle vampate in tre mesi di trattamento più di quanto ottenga il placebo. Ciò lo rende adatto anche a chi ha avuto un tumore al seno o trombosi venose, o soffre di pressione alta fuori controllo, categorie per cui è controindicato il comune trattamento ormonale, in genere molto efficace [4].
Buoni risultati si sono ottenuti nei confronti dei disturbi vasomotori anche dalla sperimentazione di un altro nuovo medicinale non ormonale basato sugli stessi principi, elinzanetant. L’azienda produttrice (Bayer) ha inoltre annunciato all’inizio dell’anno di aver iniziato un nuovo studio specificamente diretto a misurarne gli effetti sul sonno, sempre in menopausa [5,6].
Dottore, ma la menopausa è una malattia?
La menopausa fisiologica non è una malattia e perciò, di per sé, non richiede cure. È una normale fase della vita, in cui le ovaie cessano la loro attività e si chiude il periodo di fertilità iniziato durante la pubertà con la prima mestruazione, detta menarca.
La menopausa inizia in media dopo i 50 anni, quando si interrompono le ovulazioni perché si esaurisce il numero di cellule da cui hanno origine gli ovociti (anche detti ovuli o cellule uovo). Queste cellule sono presenti nell’ovaio fin dalla nascita, in numero predefinito, e vanno a costituire la cosiddetta “riserva ovarica”, che si fa via via più esigua con il passare degli anni. Quando si interrompe l’ovulazione, smette anche il ciclo periodico di produzione di ormoni femminili da cui dipendono, in età fertile, i cambiamenti della parete interna dell’utero (endometrio). Questo ogni 28 giorni circa si prepara per accogliere un eventuale embrione e, se ciò non accade, si sfalda, provocando la mestruazione.
Di menopausa vera si parla dopo 12 mesi di amenorrea, cioè senza mestruazioni, ma già nei mesi o anni precedenti, durante il cosiddetto “climaterio”, i cicli si fanno spesso irregolari e possono comparire alcuni disturbi fastidiosi e talvolta persistenti [7].
Dottore, che disturbi provoca la menopausa?
Il disagio dipende soprattutto dalla carenza di ormoni estrogeni, che le ovaie non producono più. Ciò non significa che i loro livelli scendano a zero. Una quota inferiore a quella liberata dalle ovaie in età fertile è ancora messa in circolo dalle ghiandole surrenali e dai tessuti periferici, in particolare il tessuto adiposo, che trasforma in estrogeni gli ormoni maschili.
I più noti e fastidiosi disturbi della menopausa sono gli sbalzi di umore, le vampate di calore e la sudorazione profusa, anche di notte, che contribuiscono a disturbare il sonno; la secchezza vaginale che può rendere fastidiosi o dolorosi i rapporti sessuali; l’aumento di peso legato al rallentamento del metabolismo; la perdita di volume dei capelli e di idratazione della pelle. I sintomi possono essere accentuati quando la menopausa non insorge gradualmente, ma è causata da un intervento chirurgico di rimozione delle ovaie o da altre terapie, come radiazioni o chemioterapia, che interrompono bruscamente l’attività di questi organi, anche in età giovanile.
In molti casi di menopausa fisiologica i disturbi sono ben tollerati e controllati da miglioramenti nello stile di vita che facilitano il sonno, controllano l’aumento di peso e migliorano il benessere in generale, anche in termini psicologici. La secchezza vaginale può essere trattata con prodotti lubrificanti o estrogeni applicati a livello locale.
Non sempre, tuttavia, questi provvedimenti bastano a controllare i sintomi, che possono interferire in maniera importante con la qualità di vita, per cui può essere necessaria una cura, fino a oggi basata per lo più sulla somministrazione di ormoni presi per bocca, per cerotto o per via vaginale. Esistono tuttavia controindicazioni a questo trattamento molto efficace, per cui la ricerca è impegnata a trovare nuove cure, come quelle in arrivo sul mercato.
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