I difetti visivi si possono curare con la chirurgia?

16 Giugno 2023 di Maria Cristina Valsecchi

ragazza I difetti visivi si possono curare con la chirurgia?Al giorno d’oggi esistono interventi chirurgici che permettono di correggere definitivamente tutti i difetti refrattivi dell’occhio: miopia, ipermetropia e astigmatismo. Con questi interventi si può correggere anche la presbiopia, che è definita invece un difetto dell’accomodamento. Il loro vantaggio è che riducono e spesso eliminano del tutto la dipendenza dagli occhiali, ma si tratta pur sempre di interventi chirurgici che comportano un rischio di complicazioni, per quanto piccolo, e in alcune circostanze possono essere controindicati. È importante quindi parlare con uno specialista, che potrà aiutare il paziente a valutare l’opportunità di sottoporsi a un’operazione di questo tipo.

C’è da prendere in considerazione anche il costo economico del trattamento, perché in Italia gli interventi di chirurgia refrattiva sono rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale solo in presenza di difetti della vista gravi e dimostrata intolleranza alle lenti a contatto [1]. In tutte le altre circostanze, la spesa ricade interamente sul privato.

Dottore, cosa sono i difetti refrattivi dell’occhio?

occhio I difetti visivi si possono curare con la chirurgia?A grandi linee, il nostro occhio è formato da uno strato superficiale trasparente, la cornea. Dietro la cornea, tra le altre strutture, si trova il cristallino, una lente elastica di cui modifichiamo volontariamente la forma attraverso i muscoli ciliari quando mettiamo a fuoco oggetti a distanze diverse. Il cristallino raccoglie la luce proveniente dagli oggetti che osserviamo e la focalizza sulla retina, che si trova sul fondo dell’occhio, dotata di fotorecettori, cioè cellule sensibili alla luce che raccolgono lo stimolo luminoso e lo trasmettono al cervello attraverso il nervo ottico.

Se la luce rifratta dal cristallino non si focalizza esattamente sulla retina, ma più avanti o più indietro, l’immagine dell’oggetto che stiamo osservando ci appare sfocata. I difetti refrattivi sono anomalie della forma o della struttura dell’occhio che impediscono al cristallino di focalizzare la luce esattamente sulla retina. Si ha la miopia quando il cristallino focalizza la luce su un piano anteriore rispetto a quello della retina. In tal caso appaiono sfocate le immagini degli oggetti lontani e a fuoco quelle degli oggetti vicini. Nella maggior parte dei casi la miopia è dovuta a una lunghezza eccessiva del bulbo oculare.

Si ha l’ipermetropia, invece, quando il cristallino focalizza la luce su un piano posteriore rispetto a quello della retina. Allora appaiono sfocate le immagini degli oggetti vicini e a fuoco quelle degli oggetti lontani. L’ipermetropia è dovuta spesso a una lunghezza ridotta del bulbo oculare.  L’astigmatismo, infine, è dovuto a un difetto della forma della cornea, ovale anziché sferica, come la sezione di una palla da rugby, che impedisce al cristallino di focalizzare sulla retina tutta la luce proveniente dall’oggetto che si osserva. Il risultato è che le immagini di oggetti sia vicini che lontani appaiono deformate o sdoppiate.

operazione I difetti visivi si possono curare con la chirurgia?Come dicevamo, la presbiopia non rientra nella categoria dei difetti refrattivi, ma è un difetto dell’accomodamento, cioè della capacità di modificare volontariamente la forma del cristallino per mettere a fuoco oggetti a distanze diverse. È un fenomeno fisiologico associato all’avanzare dell’età, perché dopo i 40-45 anni il cristallino diventa progressivamente meno elastico. La presbiopia si manifesta con mancanza di nitidezza degli oggetti vicini.

Tutti questi difetti si possono correggere con l’uso di occhiali o lenti a contatto. Nel corso degli ultimi decenni sono stati messi a punto interventi che permettono nella maggior parte dei casi di risolverli definitivamente: interventi di chirurgia laser e impianti di lenti intraoculari.

In che cosa consistono gli interventi di chirurgia laser per curare i difetti visivi?

Si effettuano in ambulatorio, con l’ausilio di un anestetico locale sotto forma di collirio. Il chirurgo utilizza un laser, cioè un fascio rettilineo e sottile di luce ultravioletta, che viene indirizzato con estrema precisione sull’occhio e scolpisce la cornea, modificando la sua forma in modo tale da influire sulla rifrazione dei raggi luminosi che la attraversano e raggiungono il cristallino, permettendo al cristallino stesso di focalizzarli correttamente sulla retina [2].

Va detto che la chirurgia laser corregge solo i difetti refrattivi dell’occhio e la presbiopia, e non le altre patologie eventualmente correlate a questi difetti. Per esempio, le persone affette da miopia spesso hanno anche delle alterazioni della retina che contribuiscono a ridurre la loro funzionalità visiva. L’intervento chirurgico non consente di correggere il difetto della retina né di prevenire eventuali future malattie retiniche. Inoltre, i difetti refrattivi sono progressivi, cioè tendono ad accentuarsi col tempo. È possibile intervenire con il laser solo se il difetto è stabile da almeno un anno.

Esistono poi diverse tecniche di chirurgia refrattiva con il laser. Il chirurgo sceglie di volta in volta quella più indicata per la situazione del paziente da trattare. Prima di affrontare l’intervento, è importante che il paziente si confronti con lo specialista per capire quali risultati può aspettarsi di ottenere nel suo caso specifico e quali sono le potenziali complicazioni dell’operazione.

Dottore, cosa sono invece le lenti intraoculari?

lenti a contatto I difetti visivi si possono curare con la chirurgia?Un’alternativa alla chirurgia laser per la correzione dei difetti refrattivi e della presbiopia, perfezionata nel corso degli ultimi anni, è l’impianto di lenti intraoculari. Una lente intraoculare è un dispositivo medico di un materiale che non provoca rigetto, che si può impiantare davanti o dietro l’iride, cioè la parte colorata dell’occhio [3]. È trasparente e morbida, e si inserisce praticando una minima incisione sul bulbo oculare. La sua forma influisce sulla rifrazione dei raggi luminosi che raggiungono l’occhio e permette di focalizzarli correttamente sulla retina, correggendo il difetto visivo.

Si può impiantare una lente oculare al posto del cristallino naturale del paziente, nei casi in cui il cristallino viene rimosso nel corso di un intervento per il trattamento della cataratta, risolvendo così oltre alla cataratta anche i difetti refrattivi del paziente. Oppure, la lente artificiale può essere aggiunta al cristallino naturale, senza rimuovere quest’ultimo se non ce n’è necessità. Si parla allora di lenti fachiche.

Al contrario dell’intervento con il laser, che modifica irreversibilmente la forma della cornea, la lente intraoculare può essere rimossa al bisogno, riportando l’occhio alle sue condizioni precedenti. Anche per questo tipo di intervento è necessario valutare attentamente pro e contro con l’aiuto dello specialista che informa il paziente su quali benefici può aspettarsi e a quali potenziali complicazioni può andare incontro.

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Autore Maria Cristina Valsecchi

Maria Cristina Valsecchi lavora come giornalista scientifica freelance per diverse testate, occupandosi principalmente di salute riproduttiva e salute materno-infantile. Con la collega Valentina Murelli ha creato il sito web indipendente di informazione sulla salute della donna “Eva - Sapere è potere” (https://evasaperepotere.wordpress.com/).
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