I braccialetti di rame servono contro i reumatismi?

10 Marzo 2018 di Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Di cosa si tratta?

I bracciali di rame – o braccialetti della salute – sono talvolta indossati da chi ritiene possano avere un’influenza benefica sulla salute. Si dice che possano “riequilibrare il benessere psicofisico” di chi li indossa, e tale effetto sarebbe immediatamente visibile: questo perché si pensa che la luminosità del bracciale sia segno di buona salute e, al contrario che l’opacità del metallo possa essere indicativa di una condizione di stress.

Per cosa sono prescritti?

Le indicazioni che dovrebbero suggerire di indossare bracciali di rame sono piuttosto generiche. C’è chi dice che abbiano un effetto antinfiammatorio e che, anche per questo, avrebbero la proprietà di contrastare le malattie reumatiche. In altri casi, l’obiettivo sarebbe quello di ridurre l’affaticamento. Ancora, il passaparola tra le persone convinte dell’utilità dei bracciali di rame sostiene che questi oggetti possano rinforzare le difese immunitarie o “favorire la distensione dei muscoli”.

Ma è vero che funzionano?

La consultazione della letteratura scientifica non offre basi sufficienti per sostenere l’efficacia dei bracciali di rame per prevenire o trattare dei disturbi o delle malattie organiche. Uno studio pubblicato nel 2013 sulla rivista PLoS One (Richmond, 2013) ha valutato l’effetto di indossare un bracciale di rame sui sintomi dell’artrite reumatoide. Lo studio è stato svolto coinvolgendo 70 persone, prevalentemente di sesso femminile (52): ognuno dei partecipanti ha indossato per cinque settimane ciascuno dei cinque braccialetti in studio, tutti simili ma con diverse caratteristiche magnetiche o di composizione metallica. Sessantacinque persone hanno completato lo studio, al termine del quale i partecipanti non hanno riferito alcuna differenza in termini di intensità del dolore, livello dell’infiammazione, funzionalità e ricorso a medicinali per lenire la sintomatologia legata alla malattia reumatica.

L’Associazione statunitense di Reumatologia (American College of Rheumatology) ha stabilito che per giudicare “benefico” un trattamento sulla sintomatologia reumatica è necessario che uno studio dimostri un miglioramento minimo del 20% su almeno 5 dei 7 esiti delle cure considerati più importanti per il malato (Felson, 1995). Ebbene, il solo studio che ha analizzato gli effetti dei braccialetti di rame sul dolore reumatico non ha evidenziato alcun beneficio su nessuno degli esiti di rilievo per i pazienti.

In conclusione, compro o no i braccialetti di rame?

I braccialetti di rame possono tranquillamente essere indossati ma non avranno alcun beneficio sulla salute. In definitiva, la decisione riguarderà esclusivamente l’estetica. A proposito di “monili”, la stessa assenza di evidenze di utilità possiamo estenderla alle collanine d’ambra che qualcuno prova a vendere illustrandone i benefici per la dentizione dei bambini. In questo caso, spiega il medico Salvo Di Grazia nel proprio blog, esistono anche pericoli: “La collanina può rompersi e il lattante soffocare con uno dei componenti della stessa, può impigliarsi o può stringersi al collo del bambino strangolandolo; è chiaro che questa non è un’esclusiva dei talismani d’ambra per i denti ma di tutte le collane, le corde e i pendagli a portata di ‘bambino’, sembrerebbe qualcosa che il semplice buonsenso dovrebbe sconsigliare”.

Autore Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Fabio Ambrosino ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Dal 2016 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per siti di informazione e newsletter in ambito cardiologico. È particolarmente interessato allo studio delle opportunità e delle sfide legate all’utilizzo dei social media in medicina.
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