Chi soffre di reflusso non può bere caffè?

21 Aprile 2023 di Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

Il caffè è una delle bevande più consumate e apprezzate, ma è anche fra quelle maggiormente evitate da chi soffre di reflusso gastroesofageo. Si dà per scontato che la caffeina incida negativamente sui sintomi del reflusso, peggiorando la fastidiosa sensazione di bruciore alla parte alta del torace causata dalla risalita del contenuto acido dello stomaco verso la bocca. Vediamo cosa dice la letteratura scientifica al riguardo.

Dottore, quali sono gli effetti della caffeina sul reflusso?

Chi soffre di reflusso non può bere caffè?La caffeina stimola la produzione di succhi gastrici e, allo stesso tempo, rilassa la muscolatura del cardias, che chiude la strada verso la cavità orale al cibo parzialmente digerito. Secondo le teorie più accreditate, questi sarebbero i principali meccanismi responsabili del peggioramento dei sintomi da reflusso gastroesofageo attribuito al caffè [1].

Tuttavia, alcuni ricercatori hanno dimostrato che il caffè provocherebbe un aumento, anziché una diminuzione, della pressione esercitata dal cardias sul tratto digerente, con la conseguenza che i succhi gastrici sarebbero trattenuti ancora meglio dallo stomaco [2].

Inoltre, secondo altri ricercatori, l’aumento degli episodi di reflusso associato alla caffeina sarebbe in realtà una conseguenza del fatto che, quando si beve caffè, lo stomaco è un ambiente molto acido [3]. Non di rado, infatti, il caffè viene consumato alla fine di un pasto, quando lo stomaco ha prodotto già mezzo litro di succhi gastrici.

Bere caffè aumenta l’acidità dello stomaco?

Come abbiamo detto, il caffè stimola le cellule dello stomaco a produrre succhi gastrici, costituiti per lo più da acido cloridrico, una sostanza che favorisce la digestione delle proteine e contribuisce a neutralizzare eventuali microbi presenti nel cibo ingerito. Ma non è del tutto chiaro se l’effetto acidificante del caffè sia dovuto esclusivamente alla caffeina o anche ad altre sostanze in esso contenute, a prescindere dai livelli di caffeina [4].

Intende dire, Dottore, che anche il caffè decaffeinato potrebbe favorire l’acidità di stomaco?

Chi soffre di reflusso non può bere caffè?L’eccessiva produzione di succhi gastrici è la causa più comune dei sintomi attribuiti al reflusso gastroesofageo. Quando si considera questo particolare aspetto, gli effetti del caffè decaffeinato appaiono del tutto paragonabili a quelli del caffè normale: entrambi i tipi di caffè aumentano la secrezione gastrica [2].

Anche su questo punto, però, esistono dati contrastanti. In alcuni esperimenti è stato dimostrato che il caffè decaffeinato, se confrontato al caffè contenente caffeina, abbassa i livelli di acidità nell’esofago, migliorando la sensazione di bruciore associata al reflusso [5,6].

Il metodo di tostatura influisce sulla possibilità che il caffè favorisca il reflusso?

Il fatto che la caffeina sembri non essere l’unica responsabile ha spinto alcuni ricercatori a ipotizzare che le differenze fra una varietà e l’altra di caffè potessero essere all’origine del bruciore da reflusso. Esiste uno studio, randomizzato in doppio cieco, che ha confrontato gli effetti sul sistema digerente della tostatura diretta (tramite contatto con una superficie di metallo riscaldata) e indiretta (tramite esposizione all’aria calda) in presenza di acidità gastrica provocata dal consumo di caffè. I risultati ottenuti hanno evidenziato che non ci sono differenze significative in termini di frequenza e gravità degli episodi di reflusso riconducibili alle due miscele, suggerendo che il metodo di tostatura non avrebbe ripercussioni in tal senso [7].

Quindi, posso continuare a bere caffè anche se soffro di reflusso?

Chi soffre di reflusso non può bere caffè?Come abbiamo visto, le evidenze scientifiche di cui disponiamo non giustificano la raccomandazione, piuttosto diffusa, secondo la quale tutti i pazienti con reflusso gastroesofageo dovrebbero eliminare dalla propria alimentazione il caffè e altre bevande (come tè e coca-cola) contenenti caffeina [8].

Secondo alcuni ricercatori cinesi, autori di un recente studio sulla relazione fra stile di vita e reflusso, prima di smettere di bere caffè sarebbe più efficace cambiare altre abitudini, tra cui mangiare frettolosamente, riempirsi troppo la pancia e consumare cibi eccessivamente caldi [9]. Sarebbe più utile anche compilare un diario alimentare in cui tenere traccia delle proprie abitudini per capire se, a livello personale, il caffè peggiora i sintomi del reflusso e, in tal caso, evitarlo o ridurne il consumo [10].

Autore Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

Sara Mohammad ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Si occupa principalmente di ricerca, neuroscienze e salute mentale. Scrive su MIND, LeScienze, Rivista Micron, Il Tascabile, e collabora con Mondadori Education e Il Pensiero Scientifico Editore. Oltre a lavorare nell'ambito della comunicazione scientifica, insegna scienze alle scuole superiori.
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Bibliografia