L’aglio protegge dalle malattie cardiovascolari?

23 Settembre 2024 di Maria Cristina Valsecchi

L’aglio è un bulbo a cui diverse culture attribuiscono tradizionalmente un effetto protettore della salute del cuore. In tempi moderni, quindi, sono stati condotti diversi studi per valutare queste sue supposte proprietà.

L’interesse della scienza si è concentrato in particolare sull’allicina, un composto dello zolfo che si libera dalla polpa dell’aglio esposta all’aria quando gli spicchi vengono frantumati. È l’allicina che conferisce all’aglio il suo odore caratteristico.

Dottore, cosa è emerso da questi studi?

Studi condotti in vitro hanno dimostrato che l’allicina interferisce con la sintesi del colesterolo [1]. Questo meccanismo potrebbe giustificare una correlazione tra il consumo di aglio e una riduzione della concentrazione nel sangue del colesterolo LDL, il cosiddetto “colesterolo cattivo”, che contribuisce a formare placche nei vasi sanguigni aumentando il rischio cardiovascolare.

Inoltre, l’allicina interferisce con il metabolismo dell’angiotensina, un ormone che provoca la costrizione dei vasi sanguigni e quindi l’aumento della pressione del sangue. Il consumo di aglio avrebbe quindi un effetto protettivo nei confronti dell’ipertensione, un altro fattore che contribuisce al rischio cardiovascolare.

Dottore, ma sono stati fatti studi anche sull’uomo?

A fronte dei risultati incoraggianti degli studi condotti in vitro e su modelli animali sono stati condotti studi anche sull’uomo. I risultati, però, non hanno fornito prove di efficacia altrettanto solide: alcuni hanno evidenziato effettivamente una riduzione del colesterolo LDL e un abbassamento della pressione sanguigna associati al consumo di aglio, altri invece no [2,3].

Una delle ragioni di questa incertezza sta nell’eterogeneità degli studi condotti [4]: alcuni prevedevano l’assunzione di aglio crudo, altri di estratti di aglio sotto forma di olio o di polvere di aglio maturo. La biodisponibilità dell’allicina in questi prodotti è molto variabile. Inoltre, la dose quotidiana di aglio assunta dai soggetti coinvolti nei diversi studi era eterogenea. Infine, i partecipanti ad alcuni studi erano sani, altri soffrivano di ipercolesterolemia o di ipertensione e assumevano farmaci per tenere sotto controllo queste condizioni.

Al momento, dunque, la ricerca non offre conclusioni definitive a favore o contro gli ipotetici effetti cardioprotettivi dell’aglio.

Dottore, ma per usufruire dei supposti benefici dell’aglio sarebbe sufficiente usarlo come condimento nell’alimentazione quotidiana?

Gli studi che hanno evidenziato effetti significativi sul colesterolo e la pressione sanguigna prevedevano l’assunzione di diversi spicchi d’aglio crudi al giorno ogni giorno [5,6]. Dunque, è difficile assumerne dosi così elevate se ci si limita a usarlo per insaporire i piatti.

D’altra parte, mangiare diversi spicchi d’aglio crudi può provocare bruciori di stomaco e gonfiore addominale nelle persone più sensibili e modifica in modo sgradevole l’odore dell’alito e del sudore. Per questa ragione, si trovano sul mercato integratori alimentari a base di olio o polvere di aglio che sono privi dell’odore e del sapore penetrante della spezia originale. Attenzione, però, perché dal momento che gli studi non confermano gli effetti cardioprotettivi dell’aglio non c’è alcun motivo per assumere questi integratori.

Inoltre, l’assunzione di integratori alimentari non può sostituire i benefici di una dieta varia ed equilibrata. La dieta mediterranea, che prevede un uso generoso dell’aglio come condimento, protegge la salute cardiovascolare non in virtù del solo aglio, ma perché nel suo complesso è ricca di fibre, vitamine, sali minerali, acidi grassi insaturi e proteine vegetali. Una dieta sana e uno stile di vita attivo sono le armi più efficaci per preservare la salute del cuore.

D’altra parte, chi soffre di ipercolesterolemia o ipertensione deve affidarsi alle indicazioni del proprio medico che, all’occorrenza, gli prescriverà la terapia farmacologica più appropriata.

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Autore Maria Cristina Valsecchi

Maria Cristina Valsecchi lavora come giornalista scientifica freelance per diverse testate, occupandosi principalmente di salute riproduttiva e salute materno-infantile. Con la collega Valentina Murelli ha creato il sito web indipendente di informazione sulla salute della donna “Eva - Sapere è potere” (https://evasaperepotere.wordpress.com/).
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