Solo la chirurgia risolve la cataratta?

8 Ottobre 2025 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

La cataratta è la principale causa di ipovisione e cecità nel mondo, ma è anche una delle malattie oculari più curabili grazie a un intervento chirurgico semplice e sicuro.

Ogni anno, il 9 ottobre, la Giornata mondiale della vista (World Sight Day) richiama l’attenzione su questa patologia così diffusa, soprattutto tra gli anziani.

Dottore, cos’è la cataratta?

La cataratta è una malattia che colpisce il cristallino, la parte dell’occhio che funziona da lente: mette a fuoco ciò che vediamo e lascia passare la luce necessaria per una visione chiara. Quando un occhio o entrambi sono colpiti da cataratta, sul cristallino si forma una sorta di velo, causato da un accumulo di proteine. La pupilla diventa opaca e la vista inizia progressivamente a offuscarsi. La caratteristica di questa malattia, infatti, è che peggiora nel tempo. La cataratta è la prima causa di cecità, nonostante la progressione dei danni sia lenta e facile da individuare.

I sintomi sono [1]:

  • vista ridotta, annebbiata o disturbata da macchie e ombre scure;
  • difficoltà a vedere quando c’è poca luce;
  • difficoltà a distinguere i colori;
  • sensazione di abbagli o aloni in presenza di fonti di luce forte, come i fari delle auto o le insegne;
  • cambiamenti di colore della pupilla che può diventare giallastra, grigia o, nei casi più gravi e avanzati, bianca (leucocoria).

Perché si sviluppa e chi è più a rischio?

Esistono più forme di cataratta, con cause diverse. La più comune è la senile: colpisce circa la metà delle persone oltre i 65 anni di età. L’età avanzata è quindi il principale fattore di rischio. Quando questa malattia si presenta già alla nascita o nell’infanzia si tratta di cataratta congenita, quindi la causa è genetica. Esistono poi una forma traumatica, conseguenza di lesioni oculari, e la cataratta secondaria, che può insorgere dopo l’uso prolungato di farmaci, soprattutto cortisonici.

Altri fattori di rischio sono il fumo, il diabete, un’alimentazione scorretta, l’eccessiva esposizione a raggi UV (sole) o raggi X. E, infine, la familiarità: se genitori o nonni ne hanno sofferto, le probabilità di esserne colpiti aumentano. Non è vero, invece, che la cataratta sia causata dall’affaticamento prolungato degli occhi o che sia contagiosa [ 1, 2].

Dottore, tutte le cataratte sono curabili?

Sì, a differenza di altre patologie oculari che possono portare alla perdita definitiva della vista, la cataratta si può eliminare. E il metodo più efficace è la chirurgia. Una volta diagnosticata con una visita oculistica, è importante stabilire i tempi giusti per l’intervento; operare precocemente, infatti, permette di evitare danni permanenti. Generalmente si raccomanda di intervenire quando l’offuscamento, anche se lieve, compromette già le attività quotidiane, come leggere e guidare.

Esistono rimedi per evitare o posticipare l’intervento chirurgico?

Al momento non è stata provata l’efficacia di integratori (né di principi attivi naturali o chimici) per prevenire, rallentare o curare la cataratta. Come sempre, è meglio diffidare degli integratori: si tratta di prodotti alimentari, non sono medicinali, perciò raramente sono utili [2].

La strategia migliore per controllare la salute degli occhi, non solo in riferimento alla cataratta, è sottoporsi a regolari visite oculistiche e adottare uno stile di vita sano: non fumare, proteggere gli occhi dalle radiazioni solari. Seguire un’alimentazione equilibrata non cambia il decorso della malattia ma è una buona idea. Si raccomandano frutta e verdura, in particolare agrumi e vegetali con foglie verdi, e la riduzione di alcol, caffè, zuccheri, sale; fanno bene anche gli acidi omega-3 contenuti nel pesce e nei semi [1, 3]. È importante restare sempre ben idratati.

Dottore, nemmeno i farmaci funzionano?

Per ora no, non esistono farmaci che possano guarire dalla cataratta.

Recentemente si è diffusa la notizia di uno studio che ha testato una proteina capace di far scomparire la cataratta [4]. Si è notato che il cristallino degli occhi di una specie di scoiattoli subisce una cataratta durante il letargo; questo fenomeno è però reversibile, e i roditori riacquistano la piena funzionalità degli occhi quando le temperature aumentano. Lo scopo dello studio era cercare un’alternativa alla chirurgia replicabile nell’uomo, ma al momento siamo lontani da questo risultato.

Dottore, è vero che l’operazione semplice e indolore?

Sì. Si tratta di uno degli interventi chirurgici più comuni, efficaci e sicuri. Le tecniche sono diventate sempre più sofisticate e oggi è possibile recuperare le funzioni visive con un intervento breve, eseguito in day hospital con l’anestesia locale. Si rimuove il cristallino opaco con una microscopica incisione, frammentandolo con una sonda a ultrasuoni. Subito dopo si inserisce una piccola lente intraoculare, cioè un cristallino artificiale, che ripristina la visione. In molti casi è possibile correggere contemporaneamente anche miopia, astigmatismo e ipermetropia, per fare a meno degli occhiali [1, 2].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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