La celiachia colpisce circa l’uno per cento della popolazione e, in due casi su tre, riguarda le donne. Secondo l’Associazione Italiana Celiachia, inoltre, nel nostro paese ci sarebbero 400mila casi non diagnosticati [1]. Tra le possibili conseguenze ci sono anche difficoltà nel concepimento, insieme ad altri disturbi che possono interessare sia la donna sia l’uomo e influire negativamente anche sulla gravidanza. La diagnosi, che spesso arriva proprio quando si decide di avere un figlio, è fondamentale per correggere l’alimentazione e risolvere così i sintomi e i disturbi legati alla malattia.
Nella Settimana Nazionale della Celiachia, che comprende la Giornata Internazionale dedicata del 16 maggio, affrontiamo le più recenti evidenze della ricerca sul rapporto tra celiachia e infertilità.
Che cos’è la celiachia?
La celiachia è una malattia in cui l’intestino tenue si infiamma in modo permanente. Nelle persone che hanno una predisposizione genetica, questa malattia è causata dal consumo di alimenti che contengono glutine. Il glutine è un insieme di proteine che si trovano nel frumento e in altri cereali come il farro, la segale, l’orzo e il kamut. Si trova anche in alimenti derivati come pane, pasta, biscotti, pizza, in alcuni farmaci e integratori e, a volte, anche in prodotti industriali insospettabili come yogurt, gelati e salse.
Nelle persone celiache il glutine danneggia i villi intestinali, che sono delle piccole protuberanze che rivestono l’intestino tenue, causando sintomi come:
- diarrea;
- gonfiore e dolore alla pancia;
- perdita di peso e anemia (dovuta al fatto che l’intestino non assorbe bene le sostanze nutritive, come il ferro);
- crescita più lenta nei bambini.
Possono comparire anche stanchezza, perdita di capelli, fragilità ossea (osteoporosi), problemi alla pelle, e c’è un rischio più alto di sviluppare malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1, problemi alla tiroide e alcuni tipi di tumore.
Non ci sono cure per guarire completamente da questa malattia, anche se si stanno sperimentando diversi farmaci. L’unica terapia disponibile al momento è evitare completamente di mangiare cibi che contengono glutine (della dieta senza glutine avevamo parlato nella scheda “Una dieta gluten-free fa bene anche a chi non soffre di celiachia?”).
Come si diagnostica la celiachia?
Si fanno delle analisi del sangue per vedere se sono presenti specifici anticorpi in quantità elevata. Se il risultato di queste analisi è positivo si fa una biopsia intestinale, cioè si preleva un piccolo pezzetto di intestino per vedere se è danneggiato.
Fonti:
- Istituto Superiore di Sanità. “Celiachia”. Ultimo aggiornamento: 13 maggio 2020
Dottore, esiste una correlazione tra celiachia e infertilità?
La celiachia può causare sintomi diversi da persona a persona. A volte i problemi intestinali non sono molto evidenti, ma possono esserci difficoltà nel concepimento. Questo non significa che la celiachia causi direttamente l’infertilità, ma piuttosto che può essere una conseguenza della malattia: la celiachia può portare a non assorbire bene sostanze importanti come l’acido folico, il ferro e lo zinco, che sono fondamentali per la fertilità e la gravidanza [2].
Nel tempo, sono stati osservati diversi problemi nelle persone con celiachia [3]:
- nelle donne: il primo ciclo può arrivare in ritardo, ci possono essere squilibri ormonali, problemi con il ciclo mestruale, più aborti e difficoltà a rimanere incinta;
- negli uomini: gli spermatozoi possono muoversi meno e ci possono essere problemi di erezione.
Possono anche esserci complicazioni durante la gravidanza, come problemi alla placenta, parto prematuro e bambini che nascono sottopeso.
Allora, se sono celiaca devo aspettarmi queste difficoltà?
Molte ricerche dicono che i problemi di riproduzione sono più comuni nelle persone che hanno la celiachia e non lo sanno, o non la curano. A volte, si scopre di avere la celiachia proprio perché si fanno degli esami perché si fatica ad avere figli.
Per evitare rischi, è importante che il medico conosca bene la salute del paziente e cosa mangia. Togliendo il glutine dalla dieta, gli effetti sono rapidamente positivi: l’intestino si infiamma di meno e si assorbono meglio le sostanze importanti. Però, con la dieta senza glutine si prendono meno sostanze nutritive, quindi bisogna assumerle con degli integratori [3,4].
Un esempio è il caso dell’acido folico che è sempre indispensabile nella prevenzione delle malformazioni fetali.
Dottore, è vero che aumentano anche le probabilità di aborto?
Sempre in riferimento alle donne con celiachia non diagnosticata, in diversi studi si è notato un rischio lievemente maggiore di gravidanze non portate a termine (aborto spontaneo) oppure di parto prematuro e di crescita rallentata del feto. Non è stato invece rilevato un aumento del rischio di malformazioni fetali [3,4,5].
Sarà comunque necessario approfondire questi legami con ulteriori ricerche, anche per escludere la responsabilità di altre cause [6].
Cosa comporta la celiachia per gli uomini?
Sebbene meno numerosi, gli studi sull’infertilità maschile nella celiachia evidenziano spesso anomalie nella struttura e motilità degli spermatozoi, nonché difficoltà sessuali legate a squilibri ormonali. È perciò importante valutare sempre anche la salute maschile quando si affronta l’infertilità, includendo nelle indagini i test per la celiachia.
Come nelle donne, anche negli uomini la dieta priva di glutine porta a miglioramenti.
Va sottolineato infine che, in assenza di celiachia, eliminare il glutine non offre benefici documentati per l’infertilità [3].
Dottore, se ho la celiachia ce l’avrà anche mio figlio?
Poiché colpisce soggetti con certe caratteristiche genetiche, la predisposizione per la celiachia può essere trasmessa ai figli. I familiari di primo grado di un soggetto celiaco (oltre ai figli, fratelli e sorelle, genitori) hanno infatti una probabilità 10-15 volte maggiore di sviluppare anch’essi la malattia; il rischio per la popolazione generale è invece di circa l’1% [7].
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