Posso cambiare colore degli occhi con un collirio?

25 Novembre 2024 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Cambiare il colore degli occhi con poche gocce di collirio: è uno degli slogan che si stanno di recente diffondendo su TikTok. In video di pochi secondi viene mostrato il classico “prima e dopo” di un trattamento cosmetico che promette di schiarire (temporaneamente) e rendere meno comuni gli occhi castani. I negozi online si sono perciò premurati di offrire il prodotto, con foto inverosimili, pochissime informazioni e, soprattutto, senza garanzie di qualità e sicurezza.

Due anni fa l’Autorità Antitrust è intervenuta per multare la pubblicità ingannevole di un collirio schiarente: i personaggi in camice nei video social non erano medici; gli ingredienti del prodotto non erano né ben descritti, né naturali; nessuna autorizzazione ufficiale poteva essere vantata [1]. Nel frattempo, le gocce oculari per cambiare colore all’iride sono ancora in vendita, promosse sui social, e nessuna autorità sanitaria è ancora intervenuta.

Dottore, perché le gocce che cambiano colore agli occhi sono pericolose?

Non esiste garanzia che questi colliri siano sicuri, e tantomeno efficaci. Non si hanno tali informazioni perché si tratta di prodotti venduti al di fuori di ogni norma, a differenza dei farmaci, dei dispositivi medici e di molti cosmetici che utilizziamo sul nostro corpo.

Sebbene si pubblicizzi l’effetto temporaneo del cambio di colore, è molto pericoloso introdurre negli occhi gocce delle quali non conosciamo origine e composizione. Questa ragionevole avvertenza è arrivata dall’American Academy of Ophthalmology che ha emesso un allarme contro le “soluzioni che cambiano colore degli occhi”. Ha infatti ricordato che la Food and Drug Administration, l’agenzia che negli Stati Uniti si occupa di regolamentare i farmaci, ha negato l’autorizzazione a colliri di questo tipo.

Le motivazioni sono due:

  • l’assenza, nella composizione, di sostanze capaci di schiarire i pigmenti oculari;
  • il potenziale rischio di danni permanenti.

Inoltre, è molto complicato risalire ai produttori, perciò non si sa nulla sui metodi di produzione, su eventuali contaminazioni, sulla qualità degli ingredienti [2].

Quale sarebbe l’effetto delle gocce oculari?

Il metodo non è affatto chiaro. Alcuni venditori affermano che i colliri siano capaci di regolare i livelli o la concentrazione di melanina nell’iride. Aggiungono che l’effetto sia visibile già dopo poche ore, mentre sulla durata le informazioni sono ancora più vaghe: si parla di una o due settimane fino a qualche mese. Nessun produttore garantisce invece che il cambio di colore sia permanente, quindi si lascia al consumatore la decisione di ripetere oppure no il trattamento. Se consideriamo tutte le indicazioni contenute nei foglietti illustrativi dei farmaci, dalla composizione al dosaggio, è evidente che queste gocce non siano affidabili.

Dottore, qual è la composizione di queste gocce?

Pur volendo affidarci alla veridicità della composizione dichiarata dai produttori, non è semplice capirlo. L’elenco degli ingredienti include sostanze che comunemente si trovano in altri colliri, sia farmaci sia cosmetici, ma non è mai menzionato un principio attivo capace di cambiare davvero la pigmentazione dell’iride [3]. Per comprendere la differenza tra medicinali e prodotti a uso cosmetico si può consultare la nostra scheda “La cosmeceutica funziona?”. In mancanza di informazioni certe e controllate, intanto, si corre il pericolo di esporsi a numerosi rischi..

Quali potrebbero essere i rischi?

I colliri per cambiare colore degli occhi sono prodotti molto recenti e, come abbiamo visto, gli enti sanitari non si sono ancora attivati per rilevare gli effetti avversi e i casi di danni già subìti. Rapporti specifici sulla correlazione tra questi prodotti e danni oculari non sono ancora reperibili; dalle testimonianze sui social network e dalle recensioni sui negozi online, però, è evidente che gli schiarenti non siano efficaci, e che provochino dolore e bruciori. Affermazioni diverse da queste rientrano quasi certamente nei messaggi pubblicitari ingannevoli.

L’American Academy of Ophthalmology ha elencato i potenziali rischi per la sicurezza, in riferimento ai colliri in commercio senza regolamentazione [2]:

• infiammazioni,
• infezioni, come la congiuntivite,
• fotosensibilità,
• aumento della pressione oculare, il principale fattore di rischio per il glaucoma,
• perdita permanente della vista.

Le infezioni possono essere causate dall’introduzione, tramite i colliri, di agenti patogeni e sostanze nocive prodotte o introdotte nelle fasi di produzione non controllate. Le irritazioni e la fotosensibilità potrebbero essere causate da danni alla superficie dell’occhio: se davvero le gocce schiarenti agissero sul pigmento, si potrebbero danneggiare i tessuti dell’iride e la retina. Se a essere lesionata è, invece, la cornea, cioè la parte più esterna ed esposta dell’occhio, le conseguenze sarebbero più gravi, fino alla perdita della vista [2].

E se volessi cambiare colore degli occhi con le lenti a contatto?

Questa alternativa è generalmente sicura, a patto di scegliere prodotti controllati e previo consulto con il proprio oculista. A differenza degli Stati Uniti, in Italia le lenti a contatto colorate (non correttive della vista) non sono un dispositivo medico; sono quindi vendute liberamente. Prima di provarle è raccomandabile una visita oculistica che accerti che non ci siano controindicazioni all’utilizzo.

Occorre poi scegliere con attenzione prodotti dotati del marchio europeo di sicurezza e delle istruzioni per l’uso e la manutenzione, obbligatorie per legge, che informano anche sui rischi [3]. Chi utilizza lenti oftalmiche, infatti, potrebbe riscontrare lievi fastidi, spesso dovuti all’utilizzo scorretto o prolungato, come secchezza, irritazioni, infezioni. In presenza di sintomi più persistenti è bene rivolgersi al medico [4,5].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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