In Italia circa una famiglia su due convive con un animale domestico [1], un legame che spesso accompagna anche il sonno. Sono molti, infatti, i proprietari di cani e gatti abituati alla loro presenza durante la notte. Non sempre, però, si tratta di un’abitudine priva di rischi. Gli studi scientifici sul tema sono recenti e ancora controversi; si può tuttavia imparare a gestire il rapporto con gli animali da compagnia con consapevolezza e rispetto. Basta seguire le giuste norme igieniche e conoscere i pro e dei contro di ogni scelta, anche quando coinvolge i più piccoli.
Dottore, da quando ho permesso al mio cane di dormire vicino a me mi sveglio più serena. È solo una mia impressione?
Il sonno è molto importante e ognuno di noi ha sviluppato una routine personale per dormire meglio. La presenza di un animale domestico, come il cane o il gatto, per moltissime persone ha effetti positivi. Si tratta soprattutto di una ricaduta psicologica, come dimostrato da diversi studi: ben 69 ricerche su questo tema sono state analizzate in una revisione, molto citata dalla stampa generalista.
L’interazione uomo-animale, secondo gli autori della revisione, riesce a stimolare la produzione di ossitocina, un ormone che migliora l’umore e può contribuire a ridurre stress e dolore. Come sanno i “padroni” di cani e gatti, carezze e coccole danno un’immediata sensazione di benessere. Sostenere queste emozioni positive grazie alla convivenza con un animale è senza dubbio una buona pratica [2]. Questo studio considera anche gli impatti sulla salute fisica, aspetto del quale ci siamo già occupati nella scheda “Avere un cane allunga la vita?”.
Teniamo sempre a mente, però, che l’interazione uomo-animale è un campo di ricerca scientifica relativamente nuovo e gli studi sono spesso basati sull’aneddotica, con affermazioni tratte da sondaggi e da riferimenti soggettivi. Non tutte le conclusioni poi sono allineate; emergono prove contrastanti sugli effetti in riferimento al benessere psico-fisico.
Quindi dormire con gli animali domestici presenta anche effetti negativi?
Secondo uno studio molto recente, focalizzato proprio sullo stress e sul benessere psicologico, sì. I 1.500 partecipanti allo studio convivevano soprattutto con cani e gatti, ma non mancavano i possessori di altri animali di piccola taglia (pesci, uccelli, rettili, roditori). Prima dell’esperienza di co-sleeping, il 93% dei partecipanti era convinto di poter trarre un effetto positivo (o neutro) sulla qualità del sonno. È emerso, invece, che la condivisione della stanza o del letto con gli animali causava un sonno più scadente e, in certi casi, l’insorgenza o il peggioramento dell’insonnia.
Il sonno è stato infatti disturbato dal rumore, dai movimenti, dal calore – cani e gatti, infatti, hanno una temperatura superiore a quella degli esseri umani. Tali risultati hanno riguardato soprattutto i possessori di cani, mentre la presenza del gatto è risultata molto meno invasiva. Una spiegazione sta nella diversa natura e nei diversi ritmi del sonno dei principali animali domestici: non sono allineati ai modelli di sonno degli esseri umani ed è molto difficile trovare un punto di incontro [3].
È dunque necessario imparare a gestire il rapporto con gli animali domestici, soprattutto quando coinvolge un fattore fondamentale per la salute, come il sonno.
Dottore, cosa bisogna sapere per proteggere la nostra salute?
Senza paura, è bene conoscere anche i rischi, per prevenire situazioni pericolose. Oltre ai disturbi del sonno ai quali abbiamo già accennato (movimenti, rumori, nonché morsi e graffi), occorre considerare alcuni eventuali rischi per la salute. Si possono, per esempio, sviluppare o acuire allergie e forme di asma. Ne abbiamo parlato anche nella scheda “Si può guarire dall’allergia ai gatti?”.
Nonostante tutte le precauzioni igieniche alle quali badiamo quando portiamo fuori il cane, è inoltre possibile entrare in contatto con parassiti, come pulci e zecche, pericolosi sia per l’animale sia per l’umano.
Non sono da trascurare, infine, i rischi di sviluppare zoonosi, cioè malattie causate da germi e virus contratte dagli animali e trasmesse all’uomo [4].
Gli animali che vivono in casa possono trasmettere malattie?
Le infezioni zoonotiche trasmesse da animali domestici sono rare, ma alcune forme possono essere particolarmente gravi e, talvolta, letali. Per questo problema, così come per le allergie e il controllo dei parassiti, occorre seguire attentamente la prevenzione raccomandata dalle istituzioni sanitarie e rivolgersi all’occorrenza al veterinario. Per ogni animale sono previste visite veterinarie periodiche, che comprendono vaccini e trattamenti antiparassitari [1,4,5].
Dottore, gli animali domestici possono dormire accanto ai bambini?
Crescere con un animale domestico è un arricchimento per i più piccoli e non presenta rischi diversi rispetto agli adulti. Ovviamente i genitori dovranno vigilare attentamente l’interazione fra cani e gatti (meglio se di piccola taglia) e i figli. Non ci sono controindicazioni, quindi, alla presenza dell’animale domestico in cameretta, se si rispetta l’igiene, e ciò vale anche per i neonati [6].
Come possiamo prepararci, allora, a un buon sonno con cani e gatti?
Intanto mantenere una buona igiene degli animali, soprattutto al rientro dalle uscite, accertandosi che non abbiano avuto contatti con oggetti sporchi, escrementi, altri animali. E curare anche l’igiene casalinga: cambiare più spesso le lenzuola, igienizzare materassi e cuscini periodicamente, eliminare i peli dell’animale dalle superfici con un’aspirapolvere dotata di filtro specifico. Per creare una convivenza serena, occorre abituare cani e gatti a seguire la nostra routine notturna, agendo con rispetto e responsabilità [4].
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