Sui rischi del calendario vaccinale fai-da-te
Uno dei numerosi falsi argomenti usati dagli oppositori alle vaccinazioni per mettere i genitori in uno stato di ansia è che sarebbe meglio rimandare e/o distanziare le vaccinazioni, facendo credere che le raccomandazioni degli esperti, espresse con il calendario vaccinale, espongano sistematicamente tutti i bambini a dei gravi rischi.
Se si ragiona con calma ci si rende conto che questo “consiglio alla prudenza” che a primo impatto può suonare ragionevole e condivisibile è invece molto rischioso, infatti qualche bambino l’ha pagato con la vita. Chi suggerisce ai genitori di rimandare le vaccinazioni e/o di farle singolarmente e distanziate nel tempo, non tiene conto del fatto che le malattie infettive esistono e alcune di queste circolano attualmente in Italia. È un azzardo lasciare i propri figli senza protezione per mesi e mesi. I vaccini multipli esavalenti sono stati sviluppati e testati proprio per quella fascia di età e si usano con sicurezza dal 2000, con più di 100 milioni di dosi vendute in molti Paesi del mondo.
Naturalmente bisogna anche essere consapevoli che l’opzione “rischio zero” non esiste e che non si può chiedere l’impossibile. Vaccinare significa ridurre il rischio, non azzerarlo. Chi usa quei casi eccezionali di gravi reazioni a qualche vaccino o i rarissimi casi di fallimento vaccinale (cioè quando un individuo si ammala di una malattia contro cui è stato vaccinato) per spingere verso la decisione di non vaccinare, o di seguire un calendario vaccinale personalizzato, vi mostra la realtà vista con un paraocchi, utile se utilizzato sui cavalli da corsa, ma non quando si deve decidere sulla salute dei propri figli. È molto più saggio guardare l’intero quadro invece di un pezzetto di un puzzle, strappato dal contesto generale. Seguire scrupolosamente il piano vaccinale vuol dire ridurre il rischio al minimo umanamente possibile.
Non ha alcun senso costruire un calendario fai-da-te. A due mesi compiuti il sistema immunitario di tutti i bambini è abbastanza maturo per ricevere la prima dose di esavalente ed è per questo che gli esperti raccomandano di non rimandarla nemmeno di un giorno, soprattutto per proteggere al più presto i bambini dalla pertosse e dall’Haemophilus influenzae di tipo B.
Il compito del sistema immunitario è quello di proteggerci, non di essere protetto. È pronto in ogni momento a ricevere stimoli dal mondo che lo circonda, e le vaccinazioni rappresentano solo una minima parte di un grande insieme di stimoli a cui ognuno è esposto in continuazione, fin dal momento della nascita.
Cito da un’intervista fatta al Dr. Michael Brady, un esperto in malattie infettive dell’infanzia che attualmente lavora al Nationwide Children’s Hospital di Columbus. È anche editore associato del “The Red Book” dell’American Academy of Pediatrics.
“Prima di tutto cerchiamo di prendere le distanze dai calendari vaccinali alternativi, perché questo suggerirebbe che siano un’opzione. C’è un calendario vaccinale scientificamente provato e raccomandato, e di conseguenza tutti gli altri piani vaccinali non sono basati su prove scientifiche e non vengono raccomandati. Il motivo è che se si rimandano/separano le singole vaccinazioni si prolunga il periodo in cui la persona è suscettibile alle malattie. Il calendario vaccinale si basa su ciò che si sa dell’epidemiologia delle malattie, su quando si vorrebbe attivare la protezione e su come raggiungerla nel modo più efficace per cercare di proteggere il bambino. L’altra cosa è che molte delle persone che si oppongono ai vaccini chiedono che il calendario vaccinale raccomandato venga confrontato con un piano vaccinale alternativo. L’Istituto di Medicina ha puntualizzato che non sarebbe etico e non si dovrebbero fare studi su nessun programma che estende il tempo di suscettibilità. Non vedremo questo tipo di studio perché non sarebbe etico, e questo sostiene il fatto che il calendario vaccinale scientificamente provato e raccomandato è quello appropriato.”
Bibliografia
- Childhood Vaccines – part 2 – PediaCast 352
- Il Dr. Michael Brady ha citato il documento dell’Institute of Medicine in modo corretto, mentre nel seguente link ho raccontato un esempio di citazione distorta dello stesso documento: “Sarebbe etico fare uno studio con bambini mai vaccinati?“
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