Esistono sport che la mamma può fare insieme al bambino?

9 Maggio 2025 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

esistono sport che la mamma può fare insieme al bambino passeggiata corsaI primi mesi dopo la nascita di un bambino sono spesso dedicati al recupero dalle fatiche del parto e alla gestione delle notti insonni. Si cerca un nuovo equilibrio familiare, il tempo per sé sembra una risorsa scarsa e l’idea di dedicarsi all’attività fisica può apparire superflua, quasi un’ingiustificata sottrazione di tempo alla cura del neonato. Recuperare il benessere sia fisico sia mentale è invece fondamentale.

Nella ricorrenza della Festa della mamma, ecco i consigli per cominciare a pianificare una ripresa dell’allenamento, in armonia con i cambiamenti fisici e pratici del periodo dopo il parto e, quando possibile, insieme al neonato. È però fondamentale consultarsi con il proprio ginecologo prima di cominciare evitando allenamenti “di tendenza” che possono comportare rischi ed eccessi.

Dottore, quali sono i benefici e i rischi dell’attività fisica dopo il parto?

Secondo moltissimi studi e linee guida sul tema, l’attività fisica è salutare e non comporta rischi. Anzi: sia la gravidanza sia il periodo dopo il parto sono momenti ideali per adottare o riprendere uno stile di vita attivo.

I benefici sono evidenti: [1,2]

I rischi sono limitati se l’attività è moderata. In generale, si raccomandano almeno 150 minuti settimanali di attività aerobica moderata, con regolarità. Si tratta di quel tipo di esercizio in cui il nostro corpo usa l’ossigeno per far lavorare il cuore e i polmoni in modo più efficiente, senza però arrivare a sentirsi esausti o senza fiato. Qualche esempio? Camminare a passo svelto, andare in bicicletta o nuotare.

Quando si può riprendere l’attività fisica, anche in caso di taglio cesareo?

esistono sport che la mamma può fare insieme al bambino ginnastica fitnessIl momento giusto è diverso per ogni mamma. Le linee guida internazionali sulla salute della donna, tuttavia, concordano sull’attendere almeno sei settimane dopo il parto.
Il corpo ha bisogno di circa quaranta giorni per tornare alla normalità dopo i cambiamenti fisici e funzionali avvenuti durante la gravidanza. Si recupera la struttura muscolare e nervosa e guariscono le eventuali ferite da parto, sia quelle causate dalla lacerazione spontanea sia quelle da episiotomia (l’incisione chirurgica di alcuni tessuti, come il perineo) [3].

Sei settimane sono il tempo di recupero anche dopo un parto avvenuto con taglio cesareo. In ogni caso, ma soprattutto dopo il cesareo, è consigliabile consultare il proprio ginecologo che valuterà le specifiche condizioni di salute.

In generale, è sconsigliato forzare la schiena, già sottoposta a sforzi particolari sia durante la gravidanza sia nei primi mesi a contatto con il neonato. Per evitare infortuni, occorre prima rinforzare i muscoli della parte bassa della schiena e addominali indeboliti dalla gravidanza e allenare le articolazioni e i legamenti a tornare flessibili ed elastici [2,3,4].

Se allatto, dovrei essere più cauta?

Allattare al seno e praticare attività fisica è possibile, anzi è consigliato per gli effetti positivi sul benessere psicofisico della mamma e del neonato. L’allattamento, tuttavia, richiede energie, quindi è bene non affaticarsi troppo. Ed è fondamentale idratarsi: bere più acqua agevola la produzione del latte e ne migliora la qualità [3,5].

Allora, quali tipi di esercizi sono più indicati, considerando tempi limitati e orari disordinati?

Sul web si sta diffondendo lo “strollercize”: sport come corsa leggera ed esercizi aerobici da praticare spingendo la carrozzina o il passeggino o utilizzandoli come sostegno. Mancano, al momento, evidenze scientifiche e indicazioni mediche ufficiali.
Si stanno poi diffondendo corsi di ginnastica postnatale, spesso con il neonato vicino, ma è importante scegliere strutture e istruttori qualificati e consultare prima il medico.

Attività senza particolari rischi per le mamme possono consistere, per esempio [4]:

  • camminare con il passeggino, tenendo la schiena dritta e le braccia piegate ad angolo retto e ben salde alle maniglie;
  • praticare nuoto libero (se già esperte) o seguire corsi specifici per genitori in strutture attrezzate per neonati. In questo caso in particolare bisogna fare attenzione che le ferite chirurgiche siano guarite del tutto;
  • fare ginnastica (compresa la cyclette, il ballo, esercizi con piccoli pesi ed elastici) in casa, secondo i tempi a disposizione.

Dottore, anche durante la gravidanza dovremmo praticare attività fisica?

esistono sport che la mamma può fare insieme al bambino nuotoCertamente. Essere inattive in gravidanza non è salutare. Tutte le evidenze scientifiche concordano nel raccomandare esercizi moderati per evitare l’eccessivo aumento di peso, i mal di schiena e condizioni più pericolose come il diabete mellito gestazionale e l’ipertensione. Si aiuta così il fisico ad arrivare forte e sano al termine della gravidanza, agevolando anche il parto.

Ogni attività, nella frequenza e intensità, va concordata con il proprio ginecologo e naturalmente occorre escludere sport che espongono a traumi e cadute [6,7].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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