Molti neogenitori si chiedono se sia prudente partire per una vacanza con un neonato. La risposta è sì: è possibile farlo, ma con alcune accortezze.
Secondo la Società Italiana di Neonatologia (SIN), i neonati possono affrontare ogni tipo di viaggio, purché siano garantite condizioni adeguate al loro comfort e alla loro sicurezza [1]. Un viaggio ben pianificato può essere un momento sereno per tutta la famiglia, ma ci sono precauzioni da adottare e aspetti da considerare per viaggiare in sicurezza e senza stress.
Dottore, da che età si può viaggiare con un neonato?
Non c’è un’età minima obbligatoria per viaggiare con un neonato. Idealmente, sarebbe meglio attendere almeno i primi dieci giorni di vita, periodo in cui si stabilizzano funzioni importanti come l’allattamento e si monitora l’eventuale presenza di ittero e il calo ponderale (la fisiologica perdita di peso che si verifica dopo la nascita). Inoltre, il bambino o la bambina inizia a stabilizzare le funzioni vitali, il sistema immunitario si rafforza e i genitori iniziano a conoscere meglio le sue esigenze.
Se il neonato è sano, si può partire anche prima, ma è essenziale consultare il pediatra, soprattutto in caso di parto prematuro [1].
Che tipo di destinazione è consigliabile con un neonato?
Sono adatte il mare, la montagna e la campagna, ma è essenziale evitare luoghi troppo affollati, isolati o con condizioni climatiche estreme.
Al mare, il neonato non deve essere mai esposto direttamente al sole e va portato fuori solo nelle ore più fresche [1,2]. In montagna, meglio evitare altitudini superiori ai 2000-2500 metri (anche ai 1500 metri, secondo alcuni esperti) e gite troppo impegnative. Inoltre, è preferibile che non si tratti di periodi così brevi da non permettere al neonato di adattarsi al cambio di altitudine e, quindi, di pressione atmosferica [1,3].
La campagna è ideale per il clima mite e la tranquillità, ma bisogna evitare aree con molti insetti, come stagni o stalle. Anche l’ambiente della struttura ricettiva deve essere a misura di bambino: pulito, silenzioso, dotato dei servizi essenziali come lettino, fasciatoio ed eventualmente possibilità di preparare il latte.
Si può prendere l’aereo con un neonato?
Sì, anche i neonati possono volare. È però consigliabile posticipare il volo fino a quando il neonato ha almeno una settimana di vita [4]. Viaggiare in aereo può causare stress a causa di rumori, sbalzi di temperatura e pressione. Inoltre, in periodi di epidemie respiratorie, il rischio di infezioni è più alto.
Se si deve partire, meglio contattare la compagnia aerea o il vettore per sapere quali servizi offre, come la possibilità di portare a bordo bagagli aggiuntivi o di prenotare una culla o un seggiolino in caso di tratte lunghe. In genere, poi, è possibile disporre del passeggino fino al momento dell’imbarco e superare il limite di 100 ml per liquidi e alimenti necessari al bambino o alla bambina, presentandoli separatamente ai controlli di sicurezza.
Durante decollo e atterraggio, è utile far succhiare il neonato (seno, biberon o ciuccio) per ridurre il dolore alle orecchie dovuto ai cambi di pressione [1,4,5]. Per i voli internazionali, è fondamentale controllare se ci sono vaccinazioni obbligatorie o raccomandate.
Alcuni consigli per viaggiare in aereo con un neonato
- Se il neonato è irrequieto, si può considerare di fare una pausa occasionale per camminare nel corridoio. Ovviamente, l’equipaggio deve aver dato il permesso di muoversi in cabina.
- Se il bambino o la bambina ha già iniziato lo svezzamento, si possono portare diversi tipi di snack e tirarli fuori in momenti diversi durante il volo. Considerate anche di portare diversi piccoli giocattoli per tenerlo/la occupato, introducendo un nuovo giocattolo quando l’interesse per quello precedente diminuisce.
- Non dare al neonato farmaci sedativi da banco per indurre il sonno durante il volo. Non è un comportamento raccomandato e, inoltre, in alcuni casi il farmaco potrebbe produrre l’effetto opposto e renderlo più agitato.
- Se il neonato piange durante il volo, fai del tuo meglio per capire cosa non va e cerca di mantenere la calma. È probabile che molti passeggeri sull’aereo si siano trovati nella stessa situazione prima di te.
Fonti:
- Klaas KM. “Air travel with an infant”. Mayo Clinic Press. Pubblicato il 24 marzo 2024
Come organizzarsi per il viaggio e il soggiorno?
La parola chiave è: pianificazione. Serve una valigia ben organizzata con tutto il necessario: pannolini, salviette, abiti di ricambio, medicinali di base, termometro, prodotti per l’igiene, biberon e latte (se non si allatta esclusivamente al seno), tiralatte, giochi, copertine.
Durante il viaggio è utile prevedere delle soste frequenti (in auto) per il cambio e l’allattamento. In treno o aereo, meglio scegliere orari in cui il bambino di solito dorme. È importante mantenere, per quanto possibile, la routine quotidiana del neonato, anche in vacanza. Se allattato al seno, la gestione sarà più semplice, ma in ogni caso è bene tenere sempre a disposizione acqua potabile sicura e strumenti per la sterilizzazione. Anche la sicurezza è fondamentale: seggiolino auto omologato, lettino con sponde, attenzione alle zanzare se si viaggia in zone dove possono trasmettere malattie [1].
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