Abbiamo imparato a proteggere la pelle dagli effetti dannosi del sole con creme e spray, ma spesso dimentichiamo che anche gli occhi sono esposti ai raggi UVA e UVB. Dunque, considerare gli occhiali da sole un accessorio di moda o necessario solo in spiaggia o durante lo sport non è la cosa giusta da fare: le lenti che schermano gli ultravioletti sono raccomandate per la salute degli occhi, degli adulti come dei bambini. Se il legame tra radiazioni solari e tumori oculari è ancora da accertare, esiste il rischio di incorrere in danni alla vista, spesso risolvibili ma che, in alcuni casi, possono avere conseguenze permanenti. La soluzione contro il solleone è semplice: proteggere la pelle, non disdegnare l’ombra, scegliere un bel cappello a tesa ampia e, soprattutto, indossare il modello di occhiali da sole preferito.
Dottore, il sole fa male anche agli occhi?
Il sole è la fonte principale di radiazioni ultraviolette (UV). Sono raggi invisibili ma non innocui. Tutti conosciamo gli effetti dell’esposizione al sole e sappiamo che occorre proteggersi. Diverse tipologie di UV penetrano in ogni struttura dell’occhio proprio come nel resto del corpo [1].
Sui danni alla pelle siamo più preparati e ci proteggiamo, non solo quando siamo stesi sul lettino in spiaggia o sulla neve. Allo stesso modo, è bene filtrare i raggi UV anche con lenti da sole, sia in città sia in vacanza, in ogni periodo dell’anno, a qualsiasi età.
Ha detto che esistono più tipologie di raggi ultravioletti?
Sì. In riferimento alla nostra salute ne consideriamo due:
- I raggi UVA, a onda lunga e i più diffusi, rappresentano il 95% delle radiazioni che raggiungono il nostro ambiente. Sono i principali responsabili dell’abbronzatura e dell’invecchiamento della pelle, causano infatti rughe e macchie. Inoltre, sono anche la causa dei principali tumori della pelle.
- Gli UVB, invece, sono i raggi che stimolano la melanina e procurano l’abbronzatura e, talvolta, le scottature perché sono i più intensi e pericolosi nell’immediato. In parte, l’atmosfera terrestre riesce e filtrarli con le nuvole. In estate, però, con cieli sereni e alta pressione, diventano più pericolosi. Come è noto, poi, la sabbia e la schiuma del mare riflettono maggiormente gli UV [2].
Ho capito, la pelle si abbronza e si scotta. Ma agli occhi cosa succede?
Gli UVA arrivano più in profondità, fino al cristallino, mentre gli UVB sono assorbiti dalla cornea. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato diverse patologie dell’occhio causate dall’esposizione senza protezione a radiazioni ultraviolette. I danni agli occhi possono presentarsi nell’immediato o nel tempo [1].
Gli effetti dannosi, acuti ma temporanei sono:
- Fotocheratite: è una “scottatura” della cornea, un’infiammazione che insorge rapidamente e con dolore ma guarisce in poche ore senza conseguenze.
- Cecità da neve: è una fotocheratite provocata dai riflessi del sole sulla neve, perché questa riflette maggiormente gli UV; inoltre l’atmosfera a certe altitudini blocca solo piccole quantità di UV [3].
- Fotocongiuntivite: in questo caso ad essere infiammata è la membrana che riveste internamente le palpebre, chiamata congiuntiva; è la conseguenza di una scottatura, fastidiosa o dolorosa, ma reversibile.
Gli effetti cronici, o che portano a sviluppare problemi cronici, sono invece più gravi:
- Cataratta, una degenerazione del cristallino: le conseguenze vanno dalla vista opacizzata fino alla cecità.
- Ispessimento della congiuntiva (pterigio), che rende la cornea opaca o può limitare i movimenti oculari.
- Retinopatia solare, che porta a un calo permanente della vista; è associata spesso all’osservazione del sole a occhio nudo e accade soprattutto durante le eclissi solari.
Dottore, come per la pelle, il sole potrebbe causare anche tumori agli occhi?
Il legame diretto tra tumori come il melanoma e la penetrazione dei raggi UV non è stato dimostrato [4], se non nel caso di alcune forme maligne che colpiscono le palpebre. L’esposizione al sole è, tuttavia, un fattore di rischio [5].
Indossare occhiali da sole, allora, comincia a sembrarmi necessario…
Esatto. Possiamo proteggerci utilizzando lenti anti UVA e UVB. Molti li indossano solo quando guidano o fanno sport per evitare di essere abbagliati, oppure come accessorio di moda. Sono invece fondamentali per la nostra salute e per quella dei più piccoli [6].
Proprio i bambini sono i soggetti più a rischio, per due ragioni: trascorrono più tempo all’aria aperta, e quindi al sole, rispetto agli adulti, e i loro occhi sono particolarmente delicati perché non filtrano i raggi UV in modo efficace. La protezione cresce utilizzando anche un cappello, meglio se a tesa larga.
E non prendere il sole nelle ore più calde, giusto?
Nel caso della salute degli occhi, questo è un falso mito. Certamente è bene evitare l’esposizione diretta nelle ore più calde (indicativamente, dalle 10 alle 16), ma gli occhi sono vulnerabili alle radiazioni UV anche quando il sole non è a picco. All’alba e prima del tramonto, per esempio, i raggi si concentrano in orizzontale verso il nostro sguardo.
Dottore, come posso scegliere un buon occhiale da sole?
Le lenti da sole normalmente in commercio sono dotate di filtri anti UV. Sarebbe bene, comunque, leggere l’etichetta che indica il tipo di protezione. Dovrà riportare una prestazione di schermatura al 99%, al 100% oppure specificare che possiede un filtro fino UV400, capace cioè di schermare le radiazioni fino a 400nm (nanometri), una misura che comprende sia gli UVA sia gli UVB.
È preferibile una montatura ampia e avvolgente, per proteggere anche il contorno occhi. Per fare chiarezza, tra le svariate tipologie di occhiali da sole in vendita:
- Un colore più scuro delle lenti non garantisce maggiore capacità di filtro anti UV;
- Anche le lenti dai colori chiari e persino quelle da vista, trasparenti, possono essere dotate di schermo totale;
- Le lenti polarizzate riducono soprattutto i bagliori accecanti, proteggono dalle radiazioni solo se è chiaramente indicato;
- Le lenti fotocromatiche sono quasi sempre dotate di filtri proprio perché fotosensibili, reagiscono cioè all’intensità della luce, attivando uno schermo chimico;
- Il costo o il luogo di acquisto (ottico, negozio di moda, farmacia) non sono influenti; è importante controllare che ci sia il marchio di sicurezza CE e, appunto, l’etichetta informativa sulle performance contro gli UV.
Se, infine, intendiamo continuare a utilizzare un occhiale comprato tanti anni fa, molto probabilmente non sarà adatto a proteggerci dagli ultravioletti. Possiamo verificarlo in un negozio di ottica [7,8].
Dottore, un’ultima informazione: come capire se gli occhi hanno subìto danni dal sole?
Occorre fare attenzione a sintomi come gonfiore delle palpebre, lacrimazione, dolore, sensazione di sabbia negli occhi, vista annebbiata o ridotta. In questi casi è bene consultarsi quanto prima con un medico di medicina generale o con l’oculista [9].
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