La qualità delle acque di balneazione in Italia è molto alta, tra le migliori in Europa. Tuttavia, condizioni particolari come la presenza di batteri e alghe, possono provocare divieti temporanei.
È bene sapere che l’acqua contaminata, sia di mare sia di fiumi e laghi, può causare disturbi gastrointestinali, infezioni agli occhi, alle orecchie o alle vie respiratorie: sebbene nella maggior parte dei casi non si tratti di condizioni gravi, conoscere i rischi e informarsi sulla balneabilità ci aiuta a trascorrere una vacanza sicura e in salute.
Dottore, il mare in Italia è sicuro per la salute?
Decisamente sì. Il 95% delle acque marine sono state classificate di qualità “eccellente”. Se si considerano anche le coste giudicate “buone”, la percentuale arriva al 98,5%. Il monitoraggio, a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), ha considerato anche laghi e fiumi con esiti positivi: il 90% è “eccellente”. Fare il bagno in Italia, dunque, non è rischioso per la salute.
Negli ultimi decenni, in Europa, la qualità delle acque è migliorata grazie alla riduzione degli inquinanti e alle tecnologie che permettono una migliore depurazione. Prima di una nuotata, tuttavia, è bene informarsi sullo specifico tratto di costa scelto perché potrebbero crearsi problemi temporanei che impediscono la balneazione [1, 2].
In quali casi si vieta la balneazione?
Il divieto per i bagnanti si verifica quando dai controlli periodici risulta un livello eccessivo di batteri pericolosi per la salute. Il caso più frequente di contaminazione riguarda la concentrazione di Escherichia coli e di enterococchi intestinali.
La presenza di questi batteri indica che le acque sono contaminate, oltre i limiti di legge, di materiale fecale proveniente dalle acque reflue (cioè dai bagni domestici), da letame o da piogge intense. Questo aumento è normale in alcuni periodi, soprattutto d’estate. Ulteriori minacce alla salute sono causate dalla presenza di residui di catrame o da un eccesso di rifiuti, dalla plastica al vetro [1, 2].
Quali sono i rischi per la salute?
Infezioni di questo tipo si sono verificate, per esempio, durante le Olimpiadi 2024 a Parigi, quando gli atleti di triathlon hanno nuotato nella Senna. La qualità dell’acqua del fiume non era sicura per gli elevati livelli di batteri, nonostante le rassicurazioni degli organizzatori e delle autorità sanitarie: diversi nuotatori hanno manifestato sintomi di infezione [3].
Ingerire acqua contaminata da batteri patogeni causa soprattutto gastroenteriti, cioè infezioni di stomaco e intestino. I disturbi si manifestano con [4]:
- diarrea;
- nausea e vomito;
- a volte, febbre;
- gonfiore e dolore addominale;
- infezioni agli occhi (congiuntivite).
Generalmente, non si tratta di sintomi persistenti e l’infezione scompare rapidamente. Per favorire la guarigione è importante garantire un’adeguata idratazione, riposare e seguire una dieta leggera. L’assunzione di probiotici può contribuire al ripristino dell’equilibrio della flora intestinale in caso di diarrea. In presenza di sintomi più intensi o persistenti è raccomandato consultare il medico, che valuterà l’eventuale necessità di una terapia farmacologica mirata, come l’impiego di antibiotici specifici.
Dottore, è vero che anche le alghe sono pericolose?
Quelle che comunemente chiamiamo alghe, di colore verde-azzurro, sono in realtà i cianobatteri. Sono presenti soprattutto nelle acque di lago, in prossimità di scarichi urbani e agricoli. Quando si nota una schiuma colorata sulla superficie dell’acqua, è probabile una contaminazione batteriologica di questo tipo.
I cianobatteri rilasciano tossine che sull’uomo agiscono con effetti irritanti sulla pelle e agli occhi e possono creare disturbi respiratori e gastrointestinali se si inala o ingerisce acqua. La maggior parte di questi sintomi regredisce in poche ore senza alcun trattamento. In rare occasioni, però, le tossine possono colpire reni, fegato e sistema nervoso [5].
Allora, cosa possiamo fare per evitare rischi in vacanza?
Le informazioni aggiornate sulla qualità delle acque di balneazione sono disponibili – oltre che sul luogo – anche online sul Portale Acque del Ministero della Salute [6]. Il sito consente di consultare in tempo reale i dati ufficiali dei monitoraggi effettuati lungo le coste, nei laghi e nei fiumi italiani, verificare eventuali divieti temporanei e accedere alle mappe interattive dei punti di campionamento.
Occorre rispettare il divieto, anche se l’acqua sembra pulita. E fare attenzione, dopo il bagno, alla comparsa di disturbi che interessano la pelle, gli occhi, lo stomaco.
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