Le donne hanno meno problemi cardiaci degli uomini?

4 Luglio 2025 di Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Le donne hanno meno problemi cardiaci degli uomini?Per molti anni si è pensato che le malattie cardiovascolari colpissero soprattutto gli uomini, ma oggi sappiamo che non è così. Le patologie del cuore rappresentano la prima causa di morte anche tra le donne. Tuttavia, spesso i sintomi sono diversi e meno riconoscibili, e per questo il rischio viene sottovalutato sia dalle pazienti che dai professionisti sanitari.

Le donne possono non essere adeguatamente informate sui segnali d’allarme, e questo ritardo nella consapevolezza può avere conseguenze serie. Inoltre, le differenze biologiche e ormonali tra uomini e donne influenzano l’evoluzione della malattia e la risposta ai trattamenti. Per questo, è importante adottare un approccio di genere nella prevenzione e nella cura.

Dottore, è vero che le donne hanno meno infarti degli uomini?

Non proprio. È vero che prima della menopausa il rischio di infarto è minore nelle donne rispetto agli uomini della stessa età, grazie alla protezione offerta dagli ormoni femminili come gli estrogeni [1]. Questa protezione, però, non è assoluta e può variare a seconda della presenza di altri fattori di rischio come ipertensione, diabete o familiarità.

Dopo la menopausa, poi, quando i livelli di estrogeni diminuiscono drasticamente, il rischio cardiovascolare aumenta rapidamente, fino a superare in alcuni casi quello degli uomini [2]. In questa fase, le alterazioni ormonali si combinano con i normali processi di invecchiamento e con eventuali patologie preesistenti, aggravando la situazione.

Inoltre, le donne tendono a sviluppare l’infarto in età più avanzata, spesso con sintomi meno evidenti o atipici [3]. Anche l’autopercezione del rischio è più bassa tra le donne [4], contribuendo a ritardi nella richiesta di aiuto o nell’accesso ai servizi sanitari.

Dottore, quali sono i sintomi dell’infarto nelle donne?

Le donne hanno meno problemi cardiaci degli uomini?Nelle donne l’infarto può manifestarsi in modo diverso rispetto agli uomini, con un quadro clinico spesso meno eclatante e più difficile da riconoscere. Mentre negli uomini è più frequente il dolore intenso e localizzato al petto, spesso descritto come una morsa, le donne possono avvertire:

  • affaticamento improvviso;
  • mancanza di respiro;
  • nausea;
  • vertigini;
  • dolore alla mandibola;
  • dolore al collo;
  • dolore alla spalla;
  • dolore alla schiena [5].

Talvolta i sintomi si presentano in modo graduale o intermittente, e non necessariamente durante uno sforzo fisico. Questi segnali possono essere confusi con problemi gastrointestinali, stress o ansia e per questo è importante non sottovalutarli, soprattutto se compaiono in modo improvviso o sono diversi dal solito. Una maggiore consapevolezza da parte delle donne e dei professionisti della salute può aiutare a identificare più tempestivamente un infarto e a intervenire in modo efficace.

Dottore, le donne si ammalano di cuore per cause diverse?

Le donne hanno meno problemi cardiaci degli uomini?In parte sì. Alcune condizioni tipicamente femminili come la gravidanza, la menopausa precoce o alcune complicanze ostetriche (come la preeclampsia, il diabete gestazionale o l’ipertensione in gravidanza) possono aumentare il rischio di sviluppare malattie cardiache nel corso della vita [5,6].

Anche alcune patologie autoimmuni, più frequenti tra le donne, come il lupus o l’artrite reumatoide, sono associate a un maggior rischio cardiovascolare. È quindi essenziale adottare una valutazione più attenta e personalizzata del rischio nelle donne, tenendo conto di tutti questi fattori.

Dottore, cosa si può fare per proteggere il cuore delle donne?

La prevenzione è fondamentale: mantenere una dieta equilibrata, non fumare, fare attività fisica regolare e controllare la pressione e i livelli di zuccheri e colesterolo nel sangue sono strategie efficaci per tutti, uomini e donne. A questo si aggiunge l’importanza di dormire a sufficienza, gestire lo stress e monitorare il proprio stato di salute generale con regolarità.

È importante che le donne non trascurino i segnali del corpo, anche se lievi o insoliti, e si sottopongano a controlli periodici, anche in assenza di sintomi evidenti o fattori di rischio conclamati [7]. La consapevolezza del rischio cardiovascolare è il primo passo per ridurre i danni, perché permette di intervenire tempestivamente e adottare comportamenti più sani nel lungo periodo.

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Autore Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Fabio Ambrosino ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Dal 2016 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per siti di informazione e newsletter in ambito cardiologico. È particolarmente interessato allo studio delle opportunità e delle sfide legate all’utilizzo dei social media in medicina.
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