Dottore, ma è vero che… Gli integratori per la disfunzione erettile sono pericolosi?

4 Settembre 2025 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Avere problemi di erezione saltuari non è sempre preoccupante. Se diventano frequenti, invece, possono causare stress, abbassare l’autostima, compromettere la relazione di coppia e segnalare problemi di salute, incluso un maggiore rischio cardiovascolare. L’occasione per affrontare questo tema complesso è la Giornata internazionale del benessere sessuale (World Sexual Health Day), che ricorre il 4 settembre.

La disfunzione erettile è molto comune: interessa circa il 40% degli uomini sopra i 50 anni e la metà degli over 70. In Italia riguarda oltre 3 milioni di persone (il 13% della popolazione maschile adulta) e negli ultimi anni il fenomeno si osserva anche tra i più giovani [1]. Secondo l’Agenzia Italiana del Farmaco, le vendite ufficiali dei farmaci per la disfunzione erettile superano i 200 milioni di euro l’anno, e l’Italia è seconda al mondo per consumo [2]. Pensare di risolvere la disfunzione senza il necessario controllo medico aumenta il rischio di trascurare le cause reali del disturbo e di ricorrere a integratori o prodotti contraffatti acquistati online, senza garanzie di efficacia né di sicurezza.

Quando si può parlare di disfunzione erettile?

La disfunzione erettile, o impotenza, è la difficoltà a raggiungere e mantenere un’erezione sufficiente per avere rapporti sessuali. Non riguarda solo la sfera intima: può compromettere la relazione di coppia, la procreazione e, in generale, la qualità della vita. Inoltre, è spesso associata a fattori di rischio per altre malattie e per questo merita attenzione medica. Il primo passo per risolvere le difficoltà è comprenderne le cause. Possono essere fisiche (malattie cardiache, metaboliche o endocrine, alcuni farmaci e interventi chirurgici), psicologiche (ansia, depressione, stress, problemi di coppia) oppure una combinazione di entrambe [1, 3].

Dottore, sembrano situazioni complesse, difficili da risolvere…

L’erezione dipende dall’interazione tra mente, corpo, ormoni, muscoli e circolazione. Per questo, prima di ricorrere a farmaci, spesso sono utili modifiche dello stile di vita o la psicoterapia, soprattutto per i giovani. I farmaci sono indicati principalmente per cause fisiche o ormonali e, naturalmente, solo se la disfunzione non è occasionale. In tutti i casi, è fondamentale essere seguiti dal medico, soprattutto per gestire le interazioni tra farmaci, la presenza di altri problemi di salute e i rischi della terapia. Occorre sapere che ogni medicinale per la disfunzione erettile è soggetto a prescrizione medica [1, 3].

Quali sono questi farmaci?

I più diffusi, da assumere per bocca, hanno lo stesso obiettivo: aumentare l’afflusso di sangue ai vasi del pene e quindi l’erezione. Questi farmaci non inducono un’erezione artificiale, ma agiscono in presenza di desiderio sessuale. La prescrizione avviene solo dopo la diagnosi, che può richiedere alcuni esami: oltre alla visita medica, analisi del sangue e delle urine e, in alcuni casi, ecografia per controllare i vasi sanguigni. Spesso è utile anche un consulto psicologico. Secondo quanto raccomandato dalle linee guida dell’European Association of Urology, questi farmaci sono ugualmente efficaci e ben tollerati. Sono possibili effetti indesiderati, come arrossamento cutaneo, mal di testa o di schiena, mal di stomaco, naso chiuso e alterazioni della vista.

Esistono anche altri trattamenti farmacologici, meno diffusi, che si assumono con un’iniezione o in supposte. E, se la causa è il livello basso di testosterone, si può rimediare con la terapia sostitutiva. Se queste soluzioni non sono efficaci, c’è l’alternativa chirurgica [1, 3].

Dottore, so che ci sono rimedi naturali contro l’impotenza: sono meno rischiosi?

Questo è un tema molto pericoloso. In rete, nei negozi online, ma anche in quelli fisici, sono disponibili molti integratori che promettono di risolvere la disfunzione erettile. Le tipologie sono diverse. Ci sono gli integratori a base di erbe, vitamine e minerali, ed è possibile anche acquistare medicinali non autorizzati o contraffatti al di fuori dei luoghi ufficiali. Gli integratori, a differenza dei farmaci, non sono sottoposti a studi rigorosi di efficacia e sicurezza. Per questo, assumerli può essere inutile, nel migliore dei casi, oppure può determinare effetti inattesi, dall’intossicazione all’interazione con altri medicinali [1, 4].

Come possiamo riconoscere, invece, i farmaci contraffatti?

Sul mercato non ufficiale sono disponibili alternative ai farmaci che prescrive il medico, ma si tratta di falsi. Dai controlli delle autorità sono emerse una varietà di prodotti che richiamano il nome dei farmaci oppure che contengono effettivamente i principi attivi senza dichiararlo. In tutti i casi, l’acquisto porta al consumo di ingredienti non conosciuti, non controllati e potenzialmente molto dannosi. Frequente è anche la contaminazione batterica. Per riconoscerli, la Food and Drug Administration, l’agenzia che negli Stati Uniti si occupa della regolamentazione dei farmaci, consiglia di evitare prodotti che promettono risultati rapidi, imitano confezioni autorizzate, hanno etichette straniere o sono troppo economici [5]. È fondamentale, infine, ricordare che acquistare medicinali autorizzati ma con ricette intestate ad altri o falsificate è un reato.

Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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