Fumare meno sigarette diminuisce il rischio di cancro al polmone?

4 Maggio 2022 di Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

La cosa migliore sarebbe certamente smettere di fumare, ma alcuni studi hanno dimostrato che, specialmente nei fumatori forti (più di quindici sigarette ogni giorno), ridurre il numero di sigarette potrebbe avere alcuni effetti positivi sul rischio di cancro al polmone.

Dottore, fumare di meno fa la differenza?

fumare meno sigarette diminuisce il rischio di cancro al polmoneIl modo più efficace per diminuire i rischi delle malattie legate al fumo è dire addio alle sigarette una volta per tutte, ma per alcune persone è più facile fumare meno invece che smettere. Quali sono i benefici in questo caso? Gli studi scientifici al riguardo sono pochi e spesso portano a conclusioni contraddittorie.

Per esempio, uno studio danese realizzato su circa ventimila persone aveva dimostrato, nel 2002, che i fumatori forti (più di quindici sigarette al giorno) che riducono il consumo giornaliero di tabacco di almeno il 50% continuano ad avere le stesse probabilità di morire di infarto o a causa di altre malattie causate dal fumo [1]. Secondo i dati pubblicati dall’università di Tel Aviv nel 2009 e nel 2012, invece, rinunciare ad almeno cinque sigarette tutti i giorni sarebbe associato, nei fumatori sopravvissuti a un infarto, a un calo della mortalità di circa il 20%. Chi diminuisce il consumo giornaliero di sigarette prima dei cinquant’anni avrebbe maggiori probabilità di sopravvivere fino a un’età avanzata [2,3].

Dottore, nello specifico come cambia il rischio di cancro al polmone se si fuma di meno?

fumare meno sigarette diminuisce il rischio di cancro al polmoneUno studio realizzato nel 1989 su circa mille fumatori aveva effettivamente riscontrato una diminuzione del rischio di cancro al polmone in coloro che riducevano di almeno il 25% il consumo giornaliero di tabacco [4]. Ma si trattava di un calo non significativo dal punto di vista statistico, cioè che poteva essere spiegato (almeno in teoria) da altri fattori. Lo studio aveva preso in considerazione anche altri cambiamenti nelle abitudini dei fumatori, come passare dalle sigarette senza filtro a quelle con filtro, alternare varietà diverse di tabacco e smettere completamente di fumare, ma solo in quest’ultimo caso i dati raccolti evidenziavano un calo significativo del rischio di cancro al polmone.

Questi risultati sono stati confermati anche dallo studio dell’università di Copenaghen del 2002, che sottolineava come soltanto negli ex fumatori il rischio di sviluppare un tumore a causa del fumo fosse sensibilmente più basso [1]. I ricercatori danesi hanno poi ripreso gli stessi dati, allungando il periodo di osservazione dei partecipanti alla ricerca (follow-up) fino al 31 dicembre 2003 e concentrandosi nello specifico sul rischio di cancro al polmone. Nell’articolo pubblicato due anni dopo sulla rivista scientifica JAMA dimostrarono che nei fumatori che passavano da una media di 22.2 grammi di tabacco al giorno (1 grammo di tabacco equivale a circa una sigaretta) a una media di 8.5 grammi si registrava un calo significativo del rischio di cancro al polmone rispetto ai fumatori che continuavano a consumare un pacchetto al giorno [5].

Quindi, fumare meno sigarette diminuisce la probabilità di avere un cancro al polmone?

Secondo i risultati di quest’ultimo studio, sì. Una riduzione nel consumo di sigarette pari al 62%, l’equivalente di fumare otto sigarette se prima se ne fumavano venti, corrisponde a un abbassamento del rischio di circa il 27%. Più di recente anche uno studio coreano, realizzato su circa novecentomila persone e pubblicato sulla rivista scientifica Cancer, ha confermato i possibili benefici sul rischio di cancro, e in particolare del cancro al polmone, ottenuti dai fumatori forti che decidono di fumare meno della metà delle sigarette a cui erano abituati [6]. Ma in entrambi gli articoli gli autori continuano a sottolineare come sia meglio puntare a smettere di fumare anziché fumare poco.

Dottore, perché è meglio smettere?

fumare meno sigarette diminuisce il rischio di cancro al polmoneFumare meno non significa necessariamente ridurre la quantità di sostanze tossiche a cui si è esposti. I fumatori forti che iniziano a consumare un minor numero di sigarette di quelle cui erano abituati potrebbero avere la tendenza ad aspirare più intensamente e più a lungo, inalando una quantità maggiore di nicotina e di sostanze cancerogene. Infatti, uno studio clinico randomizzato ha misurato la relazione fra la diminuzione del consumo di sigarette e la concentrazione nelle urine di un marcatore biologico specifico del cancro al polmone, scoprendo che i livelli dell’agente cancerogeno calavano in maniera modesta, non riflettevano il minor numero di sigarette fumate e in alcuni casi tendevano ad aumentare nuovamente [7].

Tuttavia, capire se e in che modo ridurre il numero di sigarette influenza il rischio di sviluppare malattie legate al fumo è una questione molto complessa. Probabilmente sarà necessario rivedere la letteratura scientifica e condurre nuovi studi, anche alla luce di nuove scoperte, per cercare di arrivare a una conclusione che sia più completa possibile [8].

Argomenti correlati:

CancroFumoMedicina

Autore Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

Sara Mohammad ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Si occupa principalmente di ricerca, neuroscienze e salute mentale. Scrive su MIND, LeScienze, Rivista Micron, Il Tascabile, e collabora con Mondadori Education e Il Pensiero Scientifico Editore. Oltre a lavorare nell'ambito della comunicazione scientifica, insegna scienze alle scuole superiori.
Tutti gli articoli di Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

Bibliografia