I figli dei fumatori hanno più probabilità di iniziare a fumare?

13 Marzo 2023 di Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

La risposta a questa domanda è sì. I genitori trasmettono ai propri figli non solo materiale genetico, ma anche i comportamenti legati allo stile di vita, come dipendenza da fumo e da alcol, cattiva alimentazione, sedentarietà.

I figli dei fumatori hanno più probabilità di iniziare a fumare da grandi?Esiste una scienza che si chiama epigenetica, che spiega come i fattori ambientali abbiano una profonda influenza sul comportamento dei geni. In sostanza un bambino nato in una famiglia che conduce una vita poco sana rischia di condurla a sua volta. Ma possono esserci differenze anche a seconda di dove nasce, dell’età in cui i comportamenti vengono visti e percepiti, di quale sia il genitore che li compie: si tende spesso, infatti, a identificarsi con il genitore dello stesso sesso.

Dottore, esistono ricerche su questo?

I figli dei fumatori hanno più probabilità di iniziare a fumare da grandi?Negli anni sono stati condotti diversi studi sull’argomento. I risultati sono simili: i figli di fumatori hanno più probabilità di iniziare a fumare. Lo ha confermato anche una campagna lanciata recentemente dal governo britannico, che ha l’obiettivo di incentivare tutti i genitori a smettere di fumare [1]. “Ci sono tanti buoni motivi per smettere di fumare per sé stessi, ma ci auguriamo che questa nuova campagna – evidenziando il legame intergenerazionale tra il fumo e i genitori che influenzano i propri figli – sia un motivo in più per abbandonare le sigarette”, ha dichiarato la ministra della salute Maggie Throup.

La ricerca del governo inglese ha mostrato che gli adolescenti i cui genitori o tutori fumavano hanno una probabilità quattro volte maggiore di iniziare a fumare a loro volta. Inoltre hanno più del doppio delle probabilità di provare le sigarette (26% contro 11%) e quattro volte più probabilità di diventare un fumatore regolare (4,9% contro 1,2%).

“Anche se non esponiamo direttamente i bambini al fumo passivo, o crediamo di tenerglielo nascosto non fumando davanti a loro, i bambini possono percepirlo senza che tu ne sia consapevole”, spiega Bettina Hohnen, medico. “I bambini emulano i comportamenti dei loro genitori, quindi è importante comportarsi come si vuole si comportino i figli. Le azioni contano più delle parole, quindi se non fumi ridurrai significativamente le possibilità che inizino a fumare in futuro”.

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Dottore, vale anche per l’alcol?

I figli dei fumatori hanno più probabilità di iniziare a fumare da grandi?Come abbiamo visto in apertura della scheda, i comportamenti che vengono emulati riguardano lo stile di vita. Dunque, anche l’abitudine a consumare alcolici. Se i genitori sono consumatori abituali di birra, vino e superalcolici, i figli hanno più probabilità di entrare a contatto con l’alcol a partire dall’età infantile e, con il passare degli anni, sono più esposti a bere alcolici.

Lo ha confermato anche una recente revisione sistematica – che ha incluso 29 pubblicazioni riguardanti 16.500 bambini e oltre 15mila adulti – secondo cui i figli di genitori più avvezzi al consumo di bevande alcoliche hanno maggiori probabilità di assumerle a loro volta. Anche un atteggiamento più permissivo da parte dei genitori è risultato correlato all’attitudine a consumare alcolici da parte dei giovani [2].

Dunque, meglio evitare di portare in tavola abitualmente bevande alcoliche. Anche perché già a due anni i bambini sono in grado di riconoscerle e dai quattro anni iniziano a capire che sono una prerogativa degli adulti. “Se si diffonde l’abitudine ad avvicinare gradatamente i più piccoli al consumo di alcolici, in loro può maturare l’idea che i loro genitori siano più indulgenti”, spiega Stephen Sutton, docente di psicologia del comportamento all’Università di Cambridge [3].

Può sembrare solo un goccio di spumante a Capodanno, ma una volta divenuti adolescenti i ragazzi possono risultare più propensi a mettere a repentaglio la loro salute.

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Autore Rebecca De Fiore (Pensiero Scientifico Editore)

Rebecca De Fiore ha conseguito un master in Giornalismo presso la Scuola Holden di Torino. Dal 2017 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per riviste online e cartacee di informazione scientifica. Fa parte della redazione del progetto Forward sull’innovazione in sanità e collabora ad alcuni dei progetti istituzionali con il Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio.
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