Si sono diffuse notizie e video riguardanti una presunta cura efficace per la malattia da Coronavirus usata in paesi come la Russia e la Cina. In base ai video che hanno pubblicizzato la notizia, questa cura sarebbe un farmaco presente nel mercato dei due Paesi, l’Arbidol. Il farmaco esiste e fa parte del gruppo ben conosciuto dei farmaci antivirali.
Cosa sono i farmaci antivirali?
I farmaci antivirali sono quei farmaci che hanno come obiettivo quello di impedire a un virus di replicarsi e causare la malattia o i sintomi della malattia. La cura delle malattie virali è molto difficile quando non impossibile e spesso la medicina si deve limitare a diminuirne i sintomi. Questi farmaci, la cui efficacia è discussa e spesso dubbia, agiscono sui meccanismi di replicazione dei virus diminuendone la diffusione nelle cellule dell’organismo. Spesso, accanto a questo meccanismo, riescono anche a stimolare la risposta immunitaria, così da rendere più resistente l’organismo all’attacco del virus. Questo sembra valere anche per l’Arbidol.
Cos’è l’Arbidol?
L’Arbidol è un farmaco il cui principio attivo è l’Umifenovir con azione antivirale e il suo scopo è proprio quello di mitigare o abbreviare i sintomi delle malattie da virus, in particolare di quelli che causano l’influenza. In Italia (e negli Stati Uniti) il farmaco non è in vendita e ne esistono altri simili, uno dei quali (l’Oseltamivir) è stato usato in occasione delle ultime pandemie influenzali con risultati dubbi. Non si tratta certamente di prodotti “segreti” o sconosciuti, il farmaco fa parte di una categoria precisa, studiata e alla quale appartengono numerosi farmaci in vendita in Europa e in Italia. La discussione verte sulla sua efficacia che, pur studiata, non è così chiara. In queste settimane il suo uso è stato proposto anche per Covid-19, la malattia causata da SARS-Cov-2 (popolarmente detto “Coronavirus”).
L’Umifenovir è una cura efficace?
Il Servizio Federale Antimonopolio russo ha riconosciuto come ingannevole la pubblicità dell’Arbidol come mezzo per il trattamento del Coronavirus, diffusa a gennaio per radio [1]. Inoltre, l’Accademia russa di Scienze mediche ha affermato che non ci sono sufficienti prove scientifiche che sostengano l’efficacia del farmaco e gli studi che abbiamo a disposizione sono molto discutibili. In uno per esempio, il farmaco confrontato con un placebo ha ridotto solo di un giorno i sintomi dell’influenza nei soggetti testati e in un altro, confrontandolo con altri farmaci antivirali noti, i risultati sono stati simili [2,3]. Non ci sono quindi particolari motivi per ritenere che questo farmaco sia preferibile ad altri già utilizzati o che abbia effetti particolarmente favorevoli, e non si può ritenere questo farmaco come “la cura” per la malattia causata da SARS-Cov-2. Si deve aggiungere che gli studi in proposito sono pochi e in genere su riviste scientifiche di basso impatto.
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