La morte viene stabilita con certezza prima della donazione degli organi?

30 Aprile 2025 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

la morte viene stabilita con certezza prima della donazione degli organi incidenteNei primi tre mesi dell’anno sono diminuite le dichiarazioni di consenso alla donazione di organi e tessuti. Quasi il 40% dei cittadini, durante il rinnovo della carta di identità, ha espresso la volontà di opporsi al prelievo di organi dopo la morte. È la prima volta, negli ultimi dieci anni, che i “no” sono così tanti e in aumento. Le attività dei centri trapianti invece proseguono con dati positivi [1].

Scegliere ed esprimere il consenso a donare organi e tessuti è l’unico modo per garantire i trapianti a scopi terapeutici, cioè salvare vite umane. Nel nostro Paese la donazione degli organi è regolata dalla legge e si svolge in strutture pubbliche con criteri trasparenti e oggettivi.

Dottore, quando vengono presi gli organi dai donatori?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stabilito i percorsi clinici per la donazione dopo la morte, recepiti anche dal nostro Sistema Sanitario Nazionale. La regola generale, condivisa a livello internazionale, è che la donazione è legittima solo quando il donatore è dichiarato morto prima dell’espianto [2,3]. La donazione quindi può avvenire solo dopo il decesso, accertato secondo due precisi criteri [4,5]:

  • Morte a seguito di un danno al cervello. Il decesso è dichiarato dopo 6 ore di assenza di attività cerebrale, rilevata con elettroencefalogramma. È una condizione diversa dal coma: il risveglio non è possibile [6].
  • Morte a seguito di arresto cardiaco, accertata da un elettrocardiogramma piatto per almeno 20 minuti. In questo caso si parla di donazione “a cuore fermo”.

Cosa succede dopo la morte di una persona che ha autorizzato la donazione?

la morte viene stabilita con certezza prima della donazione degli organi consensoIl decesso è accertato da tre medici, diversi da chi ha curato il paziente o da coloro che faranno l’espianto e il successivo trapianto:

  • un medico legale o della direzione sanitaria,
  • un anestesista-rianimatore,
  • un neurofisiopatologo (o altro specialista in neurologia o neurochirurgia).

Tutto si svolge sotto il controllo del Centro Nazionale Trapianti (CNT) e dei centri di coordinamento regionali, che si attengono alla legge. Ogni dato sugli espianti e sui trapianti è gestito e pubblicato da una rete informatizzata, il Sistema Informativo Trapianti.

Nessuna decisione viene presa prima che siano trascorsi i tempi stabiliti per legge, e la dichiarazione di decesso non è in alcun modo influenzata dal fatto che il deceduto sia un donatore. Con queste regole e nel rispetto della deontologia dei medici, che obbliga a curare finché possibile, si è certi che nessun espianto possa essere effettuato prima della morte [5,7].

Se il paziente non era un donatore, i familiari possono comunque autorizzare l’espianto?

la morte viene stabilita con certezza prima della donazione degli organi leggeSì. Se il defunto non aveva espresso la volontà di donare i suoi organi e tessuti, e se ci sono le condizioni per farlo, i medici interpellano i familiari più stretti. La decisione, libera, spetta a loro; i medici hanno l’obbligo di fornire informazioni sulle procedure e chiarire i dubbi, rispettando i tempi e la sensibilità di ognuno. Non occorre temere azioni illegali all’interno delle strutture sanitarie. Sebbene sia vero che esiste il fenomeno criminale del traffico di organi, in Italia questa eventualità è oggi impossibile [6,7].

Se invece il defunto aveva espresso la volontà di non donare i suoi organi e tessuti, la sua volontà viene rispettata a prescindere da quella dei familiari.

Quali sono gli organi e i tessuti che si possono donare?

Gli organi prelevabili sono:

  • il cuore,
  • i polmoni,
  • i reni,
  • il fegato,
  • il pancreas
  • l’intestino.

I tessuti sono:

  • le cornee degli occhi,
  • le valvole cardiache,
  • il tessuto osseo,
  • le cartilagini,
  • i tendini,
  • la cute,
  • i vasi sanguigni.

L’età del donatore è indifferente, è fondamentale però che quanto espiantato sia funzionante e sano. Non è possibile, per esempio, donare in presenza di malattie infettive, come epatite o Hiv, tumori maligni in corso e altre malattie che coinvolgono il sistema nervoso centrale.

Dottore, è vero che si possono donare organi anche in vita?

In vita si può donare un rene o parte del fegato a familiari o a persone legate da rapporti stretti, garantendo la gratuità e la volontarietà della scelta [6]. Un’altra possibilità di donazione in vita riguarda il midollo osseo. Altre forme di donazione in vita sono la donazione del sangue e la donazione del sangue del cordone ombelicale.

Dottore, come si può esprimere il consenso alla donazione di organi e tessuti?

la morte viene stabilita con certezza prima della donazione degli organi documenti patente carta d'identità tessera sanitariaOgni cittadino maggiorenne può comunicare il proprio consenso o dissenso con diverse modalità [8]:

  • al rinnovo della carta di identità;
  • compilando un modulo presso la propria ASL, in qualsiasi momento;
  • iscrivendosi gratuitamente all’Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule online o presso le sue sedi;
  • conservando tra i documenti che si portano con sé una dichiarazione firmata (esiste un tesserino stampabile).

La dichiarazione, sia di consenso sia di opposizione, non sarà mai alterata e i medici sono tenuti a rispettarla. Solo il donatore può cambiare idea e dichiararlo in qualsiasi momento.

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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