Posso curare l’herpes labiale senza farmaci?

7 Giugno 2024 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Chi ne ha sofferto almeno una sola volta lo sa: l’herpes labiale può tornare a colpire con una recidiva. Sebbene di breve durata, questa infezione provoca molto fastidio, disagio e, spesso, dolore. Nel mondo ne sono colpiti, periodicamente, circa 3,7 miliardi di persone, cioè il 67% della popolazione [1]. Al momento non esiste una cura definitiva, né un vaccino per prevenire il risvegliarsi del virus responsabile. Esiste però un trattamento antivirale gold standard, cioè universalmente riconosciuto come efficace, per evitare lo sviluppo dell’infezione e lenire i sintomi, senza pericoli. Ricorrere a cure alternative, tentate perché naturali e perché “male non fa”, può invece peggiorare il decorso della malattia.

Dottore, davvero non c’è una cura definitiva contro l’herpes labiale?

Purtroppo no, non ancora. Se si viene a contatto una volta con questa infezione, è molto probabile che diventi ricorrente. Di solito il primo contatto avviene durante l’infanzia, mentre le recidive possono manifestarsi per tutta la vita.

L’herpes labiale è una delle malattie infettive causate dal virus herpes simplex tipo 1 (HSV-1). Esistono, poi, l’herpes simplex di tipo 2 (HSV-2) che causa un’infezione simile che colpisce però i genitali, e altre tipologie simili che si manifestano con la varicella (VZV), l’herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio (HZV) e la mononucleosi (EBV) [2,3]. Attenzione, però, perché negli ultimi anni una proporzione sempre maggiore di casi di infezione genitale è attribuibile al virus HSV-1 e, in caso di infezione in corso occorre dunque prendere le dovute precauzioni [4].

Una caratteristica comune a tutti questi virus è proprio la recidività. La guarigione è perciò solo apparente, perché alcune particelle virali migrano dalle mucose in alcune strutture del sistema nervoso dette gangli neuronali locali e qui possono restare per sempre. A volte silenti, quindi senza sfociare in sintomi, altre risvegliandosi.

I sintomi dell’herpes labiale sono molto fastidiosi e, naturalmente, vorremmo trattarli definitivamente, ma per il momento possiamo solo tenerli a bada [5].

Come si possono riconoscere i primi segni dell’herpes labiale?

L’HSV-1 colpisce le labbra e, in misura minore, anche l’interno della bocca e la zona intorno al naso. I primi deboli sintomi dell’infezione sono bruciori e pizzicori. Dopo poche ore, cominciano a formarsi delle vescicole rosse, minuscole e raggruppate in una piccola zona. Al loro interno contengono del liquido chiaro. In pochi giorni le vescicole si trasformano: si sviluppa infatti una crosticina umida che man mano si secca.

Potrebbe però accadere che le vescicole si lesionino, lasciando libero il liquido – che fa ampliare l’infezione – o comincino a sanguinare. Quando non accadono queste complicazioni, i sintomi dell’herpes labiale scompaiono in pochi giorni. Se infatti la crosta si secca e cade, la pelle sottostante è già guarita e non restano cicatrici. Occorre ricordare che finché le vescicole sono piene di siero c’è un alto rischio di contagio [3,6].

So che bisogna evitare di i baci quando questa infezione è in corso…

Giusto, ma non solo. Ogni contatto orale, anche indiretto, è da evitare. Quindi meglio fare attenzione con le posate e i bicchieri, gli asciugami, le lenzuola. È inoltre raccomandato lavarsi spesso e bene le mani. E non utilizzare i prodotti cosmetici quando l’infezione è in corso: si corre il rischio di auto-contagiarsi nuovamente [3,7].

Dottore, diceva che ci sono alcune cause scatenanti che provocano la recidiva. Quali sono?

Intanto è più probabile che l’herpes labiale ricompaia quando il sistema immunitario è più debole.
Esistono poi svariati fattori scatenanti:

  • febbre o raffreddore;
  • squilibri ormonali, quindi anche durante il ciclo mestruale;
  • momenti di particolare stress;
  • esposizione al sole o ai raggi ultravioletti artificiali;
  • l’utilizzo di steroidi.

Allora, qual è il miglior rimedio contro l’herpes labiale?

Esiste una terapia efficace e rapida che prevede il ricorso a farmaci antivirali specifici. Nel caso di herpes labiale sono disponibili pomate contenenti l’aciclovir. L’applicazione di questa molecola sull’infezione non impedisce il suo decorso, ma allevia i sintomi, impedisce che il virus si estenda e previene la trasmissione ad altre persone.

Per trattare al meglio l’herpes labiale occorre cominciare a utilizzare l’antivirale il prima possibile e riapplicarlo secondo le indicazioni del medico, di solito più volte al giorno. Per le forme più gravi e dolorose il medico può prescrivere un trattamento da assumere per bocca o per via endovenosa [3].

Dottore, ho visto che esistono anche dei cerotti alternativi alle pomate…

Su queste alternative occorre fare attenzione. Sono in commercio cerotti che si applicano sulla vescicola per impedire la fuoriuscita del liquido e per mantenerla asciutta e pulita. I cerotti più diffusi però non contengono il principio attivo antivirale. Non sostituiscono la terapia, quindi, pur rappresentando una buona protezione per la lesione [8].

E se volessi evitare il farmaco antivirale? È vero che alcune cure naturali funzionano?

Intanto non c’è motivo di temere l’antivirale che, lo ripetiamo, è l’unico trattamento per i sintomi dell’herpes labiale e per la guarigione, seppur temporanea. Gli effetti collaterali dell’aciclovir sono rari e trascurabili [8]. E raramente si sviluppa resistenza a questo farmaco, cioè non c’è il rischio che l’aciclovir diventi inefficace se utilizzato spesso [9].

Tra i farmaci da banco, tuttavia, si possono notare vari “rimedi” naturali. Importanti studi hanno esaminato questi trattamenti alternativi, smentendo però la loro efficacia. Ad esempio, l’ossido di zinco, una pomata comunemente utilizzata per le irritazioni, nel caso dell’herpes labiale può paradossalmente creare irritazione ed è perciò da evitare.

Come sono da evitare tutti i rimedi casalinghi come il dentifricio, ma anche l’applicazione del ghiaccio o, al contrario, di qualcosa di caldo: non aiutano la ferita a guarire e possono persino rallentare il decorso [2].

La propoli, sotto forma di unguento, viene suggerita da qualcuno come antinfiammatorio. E, in effetti, sono riportati casi di pazienti che traggono beneficio da questa sostanza naturale. Ricordiamoci però che antinfiammatorio non vuol dire antivirale, quindi non ci sono prove che il virus possa essere combattuto con la propoli [6].

Dottore, un’ultima domanda: c’è un modo per prevenire le recidive?

Sappiamo che è in via di sviluppo un vaccino contro l’infezione da herpes simplex, ma non si sa quando sarà disponibile e quanto sarà efficace [3]. L’uso di aciclovir in chiave preventiva, da assumere cioè quando l’infezione non è in corso, non ha dato sufficienti prove di efficacia. I farmaci oggi disponibili per il trattamento dell’herpes labiale, insomma, agiscono solo quando l’infezione è in corso [10].

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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