Allattare peggiora la miopia?

24 Agosto 2023 di Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

“Se sei miope, è meglio che rinunci ad allattare”, si diceva in passato alle mamme con problemi alla vista. Questa raccomandazione è priva di evidenze scientifiche, ma ancora oggi, quando alcune neomamme accusano un piccolo disturbo visivo, torna a galla. Succede che una donna in gravidanza, o che abbia allattato, lamenti di vedere più sfocato di prima e magari, sulla scia di quanto sentito dalle proprie madri, attribuisca la causa di questo indebolimento della vista alla gravidanza o al fatto di aver allattato al seno. Ma come stanno le cose? È proprio il caso di vederci chiaro.

Dottore, perché alcune neomamme dicono di avere la vista sfocata?

I piccoli disturbi visivi che lamentano alcune neomamme possono essere la conseguenza dei cambiamenti ormonali che si verificano nel corpo femminile durante la gravidanza e nel periodo successivo al parto. Come si legge sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, il grado di elasticità e di idratazione dei tessuti che compongono l’occhio cambia già nei primi mesi della gravidanza [1].

A volte questi cambiamenti provocano una diminuzione dell’acuità visiva, cioè della capacità di vedere nitidamente. Ma, lo precisiamo subito, si tratta di variazioni temporanee: in generale l’occhio riprende le caratteristiche che aveva prima della gravidanza subito dopo il parto. Tuttavia, se la mamma allatta, può succedere di dover aspettare ancora qualche mese prima che la vista torni alla normalità.

Quali sono i disturbi visivi più comuni in gravidanza e allattamento?

Uno dei motivi più frequenti per cui le neomamme si rivolgono all’oculista è la vista sfocata [2]. Il corpo delle donne in attesa e delle mamme che allattano ha una ritenzione idrica maggiore: di conseguenza, la cornea e il cristallino tendono ad aumentare di spessore, rendendo più difficoltosa la messa a fuoco da lontano.

Il risultato è che le donne incinte possono effettivamente sviluppare un peggioramento della miopia che, lo ripetiamo, è solo temporaneo. Sempre in seguito ai consistenti cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza, se si utilizzano lenti a contatto, è possibile che ora si faccia fatica a rimuoverle.

In questo caso l’oculista può suggerire di sostituire le lenti con gli occhiali da vista, almeno fino a quando la cornea non avrà ripreso il suo normale spessore (di solito intorno alla trentunesima settimana di gestazione) [3].

Rinunciare alle lenti a contatto può essere utile anche in presenza di “occhio secco”, un altro disturbo molto comune, il cui sintomo più frequente è la sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio [4]. Fortunatamente basta sbattere le palpebre più volte per migliorare questa fastidiosa sensazione [2].

Quindi, dottore, la miopia non è peggiorata dall’allattamento?

A eccezione di piccole variazioni nella capacità visiva, che però si risolvono spontaneamente, l’allattamento non provoca un peggioramento della miopia. Anzi, uno studio di un gruppo di ricercatori spagnoli sembra suggerire che la gravidanza potrebbe avere un effetto protettivo sulla vista.

Seguendo a lungo nel tempo (anche fino a 14 anni) più di diecimila studentesse universitarie, i ricercatori hanno ipotizzato che le donne con almeno un figlio avrebbero meno probabilità delle coetanee senza figli di diventare miopi o, se già lo erano prima della gravidanza, di sviluppare un peggioramento della miopia [5]. La spiegazione potrebbe risiedere nel fatto che, in genere, trascorrendo più tempo all’aperto, le neomamme hanno meno occasioni di affaticare la vista.

Allora, perché in alcune donne la miopia peggiora dopo aver allattato?

Alcune donne constatano, al termine dell’allattamento, che la loro miopia è peggiorata. Può succedere, ma dare la colpa all’allattamento sarebbe un errore. La miopia è una malattia degenerativa dell’occhio, che tende a peggiorare nel tempo in tutte le donne, non solo nelle mamme che allattano.

Per non confondere eventuali peggioramenti della miopia con le variazioni temporanee che riguardano le strutture dell’occhio e che sono dovute ai cambiamenti ormonali innescati dalla gravidanza, alle neomamme viene consigliato di eseguire un controllo della vista solo alcune settimane dopo il parto o, se allattano, dopo l’ultima poppata. Fra questo e la visita oculistica precedente, prima che la donna rimanesse incinta, possono trascorrere molti mesi, se non qualche anno: riscontrare un peggioramento della vista è del tutto naturale.

Autore Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)

Sara Mohammad ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Si occupa principalmente di ricerca, neuroscienze e salute mentale. Scrive su MIND, LeScienze, Rivista Micron, Il Tascabile, e collabora con Mondadori Education e Il Pensiero Scientifico Editore. Oltre a lavorare nell'ambito della comunicazione scientifica, insegna scienze alle scuole superiori.
Tutti gli articoli di Sara Mohammad (Pensiero Scientifico Editore)