Negli ultimi tempi sono giunti agli onori della cronaca alcuni episodi in cui un semplice controllo effettuato in farmacia ha permesso di individuare un problema cardiaco serio, come un infarto miocardico.
Questi casi, per quanto fortunatamente risolti, possono indurre a pensare che in presenza di dolore al petto si possa fare a meno del pronto soccorso. Ma davvero in questi casi basta un controllo in farmacia?
Dottore, è sufficiente andare in farmacia se sento dolore al petto?
No. Il dolore toracico è un sintomo che non va mai sottovalutato. Può essere causato da problemi minori, come una contrattura muscolare o un reflusso, ma anche da condizioni gravi e potenzialmente fatali, come un’aritmia o un infarto miocardico. Le linee guida raccomandano di trattare ogni dolore toracico sospetto come un’emergenza medica [1]. In presenza di dolore al petto, soprattutto se accompagnato da alcuni sintomi specifici, è quindi fondamentale chiamare subito un’ambulanza o recarsi immediatamente al pronto soccorso [2, 3].
Quando devo preoccuparmi per un dolore al petto?
Come avevamo spiegato nella scheda “Conoscere i sintomi dell’infarto aumenta le probabilità di salvarsi?”, sono diversi i sintomi che possono essere indicativi di un infarto miocardico in corso. Nell’80% dei casi però il sintomo più frequente è una sensazione negativa a livello del petto, spesso descritta dai pazienti in termini di dolore, pressione, rigidità, pesantezza o bruciore.
Ecco alcuni segnali che devono far scattare l’allarme [4]:
- dolore intenso o persistente (oltre 15 minuti);
- sensazione di peso, oppressione, costrizione al torace;
- dolore che si irradia a spalle, braccia, schiena, collo o mandibola;
- dolore associato a sudorazione, difficoltà a respirare, nausea, capogiri, senso di svenimento.
Questi sintomi possono indicare una sindrome coronarica acuta, come l’infarto, o altre emergenze cardiovascolari. Anche se i sintomi sono lievi, è meglio non aspettare che peggiorino: il dolore è spesso un sintomo ingannevole e la sua intensità non è un indice della gravità della situazione [5]. Il tempo, invece, è un fattore decisivo per la prognosi [1, 2].
Cosa rischio se sottovaluto un dolore toracico?
Il rischio più grande è quello di ignorare un infarto o un’altra condizione grave. In questi casi un trattamento tempestivo può salvare la vita e ridurre i danni al cuore. Ritardare l’intervento o affidarsi a soluzioni non adeguate può invece peggiorare drasticamente le probabilità di sopravvivenza.
Anche se alcuni casi si risolvono fortunosamente grazie a controlli eseguiti altrove, la regola generale resta una: in caso di dolore toracico improvviso o sospetto, è sempre meglio attivare subito il sistema di emergenza [2, 3, 4].
Dottore, che ruolo hanno le farmacie nella salute del cuore?
Le farmacie possono offrire servizi come il monitoraggio della pressione, l’esecuzione di elettrocardiogrammi (ECG) o Holter pressori/cardiaci su prenotazione, e il supporto nella gestione di patologie croniche. In alcuni casi, questi strumenti hanno aiutato a individuare situazioni sospette e a indirizzare tempestivamente le persone verso il pronto soccorso.
Tuttavia, questi servizi non sono pensati per gestire le emergenze [6]. L’ECG, ad esempio, è utile ma non sempre sufficiente per diagnosticare un infarto: servono anche esami del sangue (come la misurazione della troponina) e una valutazione clinica completa [1].
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