Bisogna correggere i mancini?

15 Settembre 2025 di Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Circa il 10% della popolazione italiana è mancina, con una prevalenza di maschi. Nel passato la preferenza per la mano sinistra veniva corretta con metodi oggi discutibili, ma in occasione del ritorno a scuola può essere utile ricordare ancora una volta che i bambini mancini non necessitano di “correzioni”.

C’è bisogno piuttosto di accorgimenti specifici per facilitare l’apprendimento. La scuola dovrebbe offrire un ambiente inclusivo, con postazioni adeguate e materiale scolastico per mancini (forbici, righelli).

Dottore, mancini si nasce o si diventa?

La preferenza per l’uso della mano sinistra o della destra, chiamata lateralità, non è casuale. Il processo che porta a svilupparla è influenzato da diversi fattori, alcuni ancora misteriosi. Sappiamo che c’è una base biologica legata al DNA e allo sviluppo del cervello che inizia già prima della nascita. Nel feto, infatti, si possono notare comportamenti, come la suzione del pollice, e movimenti che mostrano una preferenza per l’uso della mano destra o sinistra.

Essere mancini non è una scelta, anche se successivamente entrano in gioco alcune abitudini. Quando, per esempio, un bambino comincia a disegnare con la sinistra, i genitori possono decidere di intervenire, oppure no, per correggere il gesto. In passato, come si sa, le correzioni, con metodi a volte traumatici, erano la norma [1].

La preferenza per la mano sinistra, allora, non è ereditaria?

Molti studi condotti su milioni di persone e soprattutto sui gemelli hanno dimostrato che la genetica influisce solo in parte. Per questo, da genitori mancini non sempre nascono figli con la stessa caratteristica; e tra gemelli, anche identici, capita spesso che solo uno dei due sia mancino [1].

Ci sono segnali dai quali possiamo capire che nostro figlio è mancino?

Di solito, la preferenza per l’uso della mano destra o sinistra si stabilizza nei primi due anni di vita ma diventa evidente solo verso i quattro o cinque anni, quando i bambini cominciano a impugnare la penna o altri strumenti con intenzionalità. In genere si osserva quale mano prediligano per compiere gesti precisi, come scrivere e disegnare, o che richiedono forza, come svitare un tappo o ruotare le maniglie delle porte. Tuttavia, non è possibile prevedere se un bambino sarà mancino o destrimano.

Molte analisi statistiche hanno cercato di capire se i fattori non genetici, come l’anno di nascita, l’origine geografica o le abitudini della madre (fumo, tipo di parto, allattamento), potessero influire sulla lateralità. Questi dati, però, non sono sufficienti per elaborare delle previsioni. In ogni caso, la preferenza di un bambino per la destra o la sinistra non ha alcun impatto significativo sulla crescita [2].

Allora non è vero che i mancini siano precoci nel parlare o migliori nello sport?

Il mito che i mancini siano più dotati in campo artistico e intellettuale, o più precoci nello sport, non ha alcuna base scientifica. Sebbene in passato si credesse che l’emisfero destro del cervello, più sviluppato nei mancini, controllasse sia il linguaggio che la creatività, oggi sappiamo che le funzioni cerebrali sono più articolate e interconnesse.

Non è sufficiente citare grandi personalità storiche, artisti o atleti mancini per dimostrare la superiorità. Esistono altrettanti geni e campioni tra i destrimani che, tra l’altro, rappresentano quasi il 90% della popolazione [3].

Dottore, i mancini hanno problemi di salute particolari?

Anche questa è una credenza che in passato ha creato pregiudizi, specialmente sui più piccoli. Si pensava che i mancini fossero meno longevi e presentassero maggiori rischi di sviluppare malattie neurologiche, come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer, o psichiatriche, come la schizofrenia. Non esiste, invece, alcun legame di causa-effetto. E, in ogni caso, costringere un mancino a utilizzare la mano destra non potrebbe cambiare la sua predisposizione genetica.

Essere mancini, quindi, non rende più vulnerabili alle malattie. Potrebbero sorgere, invece, svantaggi pratici e difficoltà nelle relazioni sociali se si colpevolizza e si tenta di correggere il bambino che preferisce usare la sinistra [4].

Costringere un bambino mancino a usare la mano destra, allora, può essere dannoso?

Obbligarlo a preferire la destra può causare ansia, frustrazione, fino a creare difficoltà nell’apprendimento. In fondo, non si tratta di un difetto da correggere, ma di una predisposizione da supportare.

Chi scrive con la mano sinistra tende a sporcare il foglio di inchiostro oppure non riesce a utilizzare strumenti progettati per destrimani come il righello, le forbici, il mouse. Oggi questi oggetti, così come gli strumenti musicali, si possono trovare anche nella versione adatta ai mancini. I più piccoli, inoltre, imparano ad affrontare le sfide quotidiane in autonomia; per questo, è sconsigliabile forzarli e considerare sbagliate le loro strategie di adattamento.

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Autore Maria Frega (Pensiero Scientifico Editore)

Maria Frega è sociologa, specializzata in comunicazione, e scrittrice. Si occupa di scienza, innovazione e sostenibilità per un'agenzia di stampa e altri media. Sugli stessi temi cura contenuti per testi scolastici e organizza eventi di divulgazione con associazioni ed enti pubblici. È inoltre editor di saggistica e tiene corsi di scrittura anche nelle scuole e in carcere. I suoi ultimi libri sono Prossimi umani e Filosofia per i prossimi umani, con Francesco De Filippo per Giunti Editore.
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