Il matrimonio è una passeggiata di salute?

23 Giugno 2025 di Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

il matrimonio è una passeggiata di salute relazioneÈ un’idea comune che il matrimonio possa allungare la vita e migliorarne la qualità. Ma è davvero così? Diversi studi indicano che le persone sposate, in media, godono di una salute fisica e mentale migliore rispetto a chi è single, divorziato o vedovo [1]. Sembrano più attente a uno stile di vita sano, fumano meno, bevono meno alcol e si sottopongono con maggiore regolarità a controlli medici.

Tuttavia, gli effetti positivi non valgono per tutti allo stesso modo: contano l’età, il sesso e soprattutto la qualità della relazione. Un matrimonio infelice può addirittura trasformarsi in un fattore di rischio per la salute.

Dottore, il matrimonio migliora le abitudini di vita?

il matrimonio è una passeggiata di salute stressSì, in generale le persone sposate tendono ad avere abitudini di vita più sane. Dati raccolti dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) mostrano che gli adulti sposati hanno meno probabilità di fumare o eccedere con l’alcol rispetto agli adulti non sposati e che, in generale, hanno tassi di mortalità inferiori [2,3].

Inoltre, varie ricerche indicano che il matrimonio favorisce una maggiore attenzione alla prevenzione: chi è sposato si sottopone più spesso a visite mediche di routine e screening preventivi rispetto ai single [4]. La stabilità e il supporto sociale ed economico che spesso derivano dalla vita matrimoniale possono incoraggiare comportamenti più salutari e protettivi per la salute.

Sposarsi aiuta anche la salute mentale?

In molti casi sì. Uno studio pubblicato su Nature Human Behaviour ha evidenziato che le persone non sposate presentano un rischio significativamente maggiore di soffrire di sintomi depressivi rispetto a quelle sposate [5]. Anche chi ha alle spalle un divorzio o è rimasto vedovo mostra, in media, livelli di depressione più elevati rispetto ai coetanei coniugati.

Il sostegno emotivo fornito dal partner può infatti svolgere un ruolo importante nel ridurre lo stress e migliorare il benessere psicologico. Tuttavia, è la qualità del rapporto a fare la differenza: un’unione serena e solidale protegge la salute mentale, mentre una relazione conflittuale può alimentare ansia e disagio.

Dottore, uomini e donne ottengono gli stessi benefici dal matrimonio?

il matrimonio è una passeggiata di salute vita di coppiaNon in egual misura. Gli uomini sembrano trarre un beneficio più marcato dal matrimonio: diversi studi suggeriscono che gli uomini sposati godono di migliori condizioni di salute e tassi di mortalità più bassi rispetto ai loro coetanei non sposati [6]. In altre parole, l’assenza di un legame coniugale può “costare” più caro alla salute maschile.

Per le donne, invece, il vantaggio è meno evidente e dipende maggiormente dalla qualità della relazione. Studi longitudinali indicano che le donne in matrimoni soddisfacenti sviluppano meno fattori di rischio cardiovascolare (come ipertensione e colesterolo alto) rispetto sia alle single sia a quelle intrappolate in matrimoni infelici [7].

Al contrario, una donna sposata ma inserita in una relazione conflittuale può sperimentare livelli di stress anche superiori a quelli di una donna sola, con possibili ripercussioni negative sulla salute fisica e mentale.

Dottore, un matrimonio infelice può nuocere alla salute?

il matrimonio è una passeggiata di salute litigiPurtroppo sì. Studi recenti indicano che un matrimonio costellato di litigi e tensioni croniche può provocare effetti negativi paragonabili a quelli di uno stress prolungato sul nostro organismo. In una relazione coniugale infelice si riscontrano infatti livelli più elevati di ormoni dello stress (come il cortisolo) e di infiammazione, disturbi del sonno e pressione sanguigna più alta. Nel lungo termine, queste alterazioni possono aumentare il rischio di problemi seri, in particolare a carico del sistema cardiovascolare.

Non a caso, un matrimonio infelice è stato associato a un maggior rischio di disturbi cardiaci: il conflitto frequente tra coniugi può innescare risposte fisiologiche (infiammazione, appetito alterato, rilascio di ormoni dello stress) che finiscono per compromettere la funzionalità cardiaca e indebolire il sistema immunitario [8]. In sintesi, la relazione coniugale può rappresentare un fattore protettivo oppure un elemento di rischio a seconda della sua qualità.

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Autore Fabio Ambrosino (Pensiero Scientifico Editore)

Fabio Ambrosino ha conseguito un master in Comunicazione della Scienza presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste. Dal 2016 lavora come Web Content Editor presso Il Pensiero Scientifico Editore/Think2it, dove collabora alla creazione di contenuti per siti di informazione e newsletter in ambito cardiologico. È particolarmente interessato allo studio delle opportunità e delle sfide legate all’utilizzo dei social media in medicina.
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