Quando si pensa alle possibili condizioni che aumentano il rischio di contrarre forme gravi di infezione da SARS-CoV-2 è meglio tenere in considerazione anche l’ipertensione. Fin dalle prime fasi della pandemia, infatti, dai primi studi sembrava emergere che in chi ha la pressione alta Covid-19 potesse essere più temibile, tanto da condurre più facilmente al ricovero. E un nuovo studio sembrerebbe confermarlo.
Ma andiamo per ordine.
Dottore, sa dirmi qualcosa in più sull’ipertensione?
L’ipertensione arteriosa consiste nell’elevata pressione del sangue nelle arterie e interessa circa il 30% della popolazione adulta di entrambi i sessi. Bisogna tenere presente che non è una malattia ma un fattore di rischio, ovvero una condizione che aumenta la probabilità che si verifichino altre cardiovascolari come l’ictus o l’infarto [1]. Per questo è importante individuarla e curarla: per prevenire i danni che può provocare.
Tornando alla pandemia di Covid-19, sappiamo come fin da subito è apparso evidente che gli adulti più anziani e con problemi di salute avevano maggiori probabilità di ammalarsi gravemente rispetto alle persone più giovani e più sane. Come abbiamo visto, la pressione alta è una delle condizioni più comuni nella popolazione generale e sembrava essere una delle condizioni più comuni tra i pazienti Covid-19.
Secondo una ricerca pubblicata sullo European Heart Journal, i pazienti con ipertensione corrono un rischio elevato di morire a causa di Covid-19 rispetto ai pazienti senza pressione alta [2]. In Italia il primo Rapporto dell’Istituto Superiore di Sanità sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 – uscito il 13 marzo 2020 – sottolineava che l’ipertensione era la condizione principale, presente in ben il 76,5% delle persone [3]. I Rapporti si sono susseguiti nei mesi e i dati non sono cambiati molto. L’ultimo Rapporto, ad esempio, uscito il 5 ottobre del 2021, mostrava che l’ipertensione era presente nel 65,8% dei pazienti deceduti [4].
In questi mesi sono usciti nuovi studi sui rischi correlati a Covid-19 che corrono le persone con pressione alta?
Sì, e secondo un nuovo studio, uscito a novembre del 2022, le persone con ipertensione avrebbero un rischio del 22% maggiore di essere ricoverate in ospedale o di morire a causa del virus rispetto alle persone senza pressione alta [5].
I ricercatori hanno utilizzato i dati della UK Biobank, un database di ricerca contenente informazioni genetiche e sanitarie approfondite di circa mezzo milione di volontari britannici. Lo studio ha poi incluso più di 16.000 di queste persone risultate positive a Covid-19. I ricercatori – che hanno preso in considerazione i dati tra marzo del 2020 e l’inizio del 2021 – hanno verificato se avere la pressione alta aumentasse il rischio di avere Covid-19 grave, tenendo in considerazione possibili fattori confondenti come l’età, lo stato socioeconomico, l’abitudine al fumo e non solo.
Gli stessi ricercatori, però, hanno evidenziato un limite dello studio: la popolazione volontaria della Biobanca del Regno Unito è generalmente più sana della popolazione del Regno Unito nel suo insieme e ha pochi partecipanti appartenenti a minoranze etniche [6]. Ciò significa che dobbiamo essere cauti nel fare generalizzazioni.
Perché avere la pressione alta potrebbe aumentare il rischio con Covid-19?
Un’ipotesi riguarda il modo in cui SARS-CoV-2 fa ingresso nelle nostre cellule. Il virus, infatti, entra tramite un recettore chiamato ACE2. L’ACE2 è un enzima di conversione dell’angiotensina 2, uno degli ormoni coinvolti proprio nei meccanismi di regolazione della pressione sanguigna [7]. Per questo motivo si pensa che possa esserci un nesso tra la gravità di Covid-19 e l’ipertensione, ma ancora possiamo solo fare ipotesi. Avremo bisogno di ulteriori ricerche per capire il meccanismo preciso.
Posso continuare a prendere i farmaci per la pressione?
Per questo motivo all’inizio della pandemia c’è stata molta incertezza su quali farmaci per la pressione sanguigna dovessero essere prescritti: in particolare si temeva che un tipo di farmaco chiamato ACE inibitore potesse rendere le persone che lo assumevano più suscettibili a malattia grave. Ma non è stata trovata nessuna associazione tra il tipo di farmaco per la pressione assunto e il rischio di sviluppare Covid-19 grave [5]. Dunque, come sottolineava anche la Società Italiana dell’Ipertensione Arteriosa, il paziente iperteso non deve assolutamente sospendere o modificare la terapia antiipertensiva senza consultare il proprio medico [8].
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